La startup di Maximilian Richter e Henrik Jobczyk ha sviluppato un sistema che sfrutta l’aeroponica per far crescere vegetali e ortaggi in piccoli ambienti. NeoFarms è parte del programma di accelerazione di StartBootCamp FoodTech a Roma
NeoFarms è una startup, di origine tedesca, che ha sviluppato un sistema in grado di introdurre la tecnologia NASA nelle case di tutti per avere sempre verdura fresca nel proprio frigo. Come ci sono riusciti Maximilian Richter e Henrik Jobczyk, co-founder del progetto accelerato a StartupBootCamp FoodTech a Roma? Sfruttando le potenzialità dell’idroponica, NeoFarms permette, infatti, di fare home gardening riducendo il consumo di acqua e velocizzando i tempi di crescita. La startup è già in contatto con i maggiori produttori di cucine professionali italiani ed europei, con l’obiettivo di aggredire questi due mercati entro 1 anno. Ne abbiamo parlato con Henrik Jobczyk, che nel progetto si occupa della parte legata all’industrial design, mentre Maximilian Richter sviluppa gli aspetti bio.
Henrik, di che si occupa NeoFarms?
«NeoFarms cerca di risolvere un problema di fondo: avere verdure e ortaggi freschi e nutrienti. Il nostro sistema ha l’obiettivo di produrre il cibo più locale che si possa immaginare, che cresce proprio nella vostra cucina».
In che modo?
«Fornendo alle piante le condizioni ottimali per crescere, si consente loro di produrre un alto contenuto di vitamine. La raccolta immediata assicura poi che nessuno dei nutrienti venga perso durante il trasporto o lo stoccaggio. Stiamo inoltre cercando di risolvere il problema più grande dei sistemi domestici idroponici che si stanno sviluppando in questo momento. Utilizzano infatti molta acqua, soprattutto sulle radici, sono difficili da scalare e raramente possono fornire all’utente più di alcuni vegetali».
Che sistema avete sviluppato?
«Il nostro sistema evita il problema della grande quantità di acqua, grazie ad una tecnologia sviluppata dalla NASA, chiamata aeroponica. Non usa acqua intorno alle radici ma fornisce alle piante una nebbia sottile costituita da acqua e sostanze nutritive. In questo modo si evita un problema di peso e sono in grado di crescere in un modo veramente verticale. Siamo riusciti a semplificare questa complessa tecnica di coltivazione in modo che rientri in un prodotto semplice e intuitivo. In questo modo il nostro prodotto sarà in grado di fornire ad una famiglia media europea insalata fresca durante tutto l’anno».
Prima di entrare nel mondo delle startup, io e Max, il co-founder di NeoFarms, eravamo studenti universitari in Germania. Max sta attualmente ultimando la sua laurea e la sua tesi si occupa del nostro prodotto. Io invece ho messo in stand-by i miei studi di biotecnologia per concentrarmi sulla nostra startup. Insoddisfatto per la situazione attuale della produzione e distribuzione di verdure fresche, ho iniziato a pensare a possibili soluzioni, nell’autunno del 2015.
Che intuizione hai avuto?
«Stava prendendo la verdura dal mio frigo e ho pensato al potenziale che poteva nascere dalla combinazione di tecnologie future, come la coltura idroponica, l’agricoltura verticale e il giardinaggio urbano. A questo punto è nata l’idea di base di una serra completamente automatica per la cucina. Ad aprile 2016 io e Max ci siamo conosciuti, scoprendo la nostra comune passione per l’idea. Abbiamo hanno deciso di unire le forze e sviluppato la tecnologia nella prima metà del 2016. Poi, da settembre 2016 abbiamo iniziato a lavorare al progetto a tempo pieno».
Poi?
«Da allora negli ultimi cinque mesi abbiamo ottenuto molto. Nel mese di ottobre costruiamo il nostro secondo prototipo presentato ai Selection days di Startupbootcamp FoodTech, dove, da novembre siamo ufficialmente parte del programma di accelerazione. La rete che ci sta fornendo Startupbootcamp è incredibile».
Come vedete NeoFarms nel 2017?
«Il nostro obiettivo principale per il 2017 è sviluppare la nostra tecnologia. Non vediamo l’ora di rendere disponibile il nostro prodotto, condividere le sue possibilità con il pubblico. Il passo successivo per raggiungere i nostri obiettivi è legato al Demo Day di Startupbootcamp FoodTech. Siamo così orgogliosi di quello che abbiamo fatto finora che non vediamo l’ora di chiudere un seed e trovare un investitore che entusiasta delle possibilità della nostra soluzione».