La startup barese nota per aver brevettato una bevanda salutistica a base di legumi e cereali, ad etichettatura biologica, gluten e lactose free, ha chiuso un round da 2,5 milioni di euro. L’operazione di round è stata guidata dal venture capital Siryo
Dopo oltre 15 anni di attività di R&S in collaborazione con il team di ricerca guidato dal Prof. Carlo Rizzello, ordinario in Microbiologia degli Alimenti presso l’Università di Roma La Sapienza, Celery ha sviluppato una gamma di prodotti volti ad offrire soluzioni nutrizionali avanzate in grado di favorire ottimi benefici per la salute. La startup ha brevettato un processo innovativo di fermentazione di matrici vegetali, in grado di generare una bevanda simile allo yogurt a base di legumi e cereali, ad etichettatura biologica, gluten e lactose free, senza zuccheri e grassi. Un prodotto piattaforma fermentato, idoneo in più formati (liquido, polvere, cremoso) e declinazioni (gelato artigianale e industriale, yogurt-like da cucchiaio e da bere, shake). A partire dal processo fermentativo sviluppato, Celery, che spazia nei settori dei functional foods, alternative proteins e plant-based, sta anche mettendo a punto processi e prodotti in campo nutraceutico e medicale.
Con l’aumento di capitale di 2,5 milioni di euro guidato dal venture capital di Bari Siryo, Celery potrà rafforzare lo sviluppo della propria attività ed in particolare realizzare il primo impianto produttivo, continuare le attività di R&S e avviare la commercializzazione dei primi prodotti (gelato artigianale, yogurt e shake) con l’apertura di alcuni punti vendita a proprio marchio.
Celery, la bevanda della salute
Celery, ha sviluppato una gamma di prodotti volti ad offrire soluzioni nutrizionali avanzate e salutistiche in grado di favorire ottimi benefici per la salute. Si tratta una bevanda a base di legumi e cereali simile allo yogurt, a etichettatura biologica, senza lattosio, glucosio, zuccheri e grassi. La startup è stata fondata nel 2019 a Polignano a Mare (Bari) da Domenico Centrone e Vito Emanuele Carofiglio. Dopo più di 15 anni di ricerche condotte in collaborazione con il team guidato dal senior advisor prof. Carlo Rizzello (ordinario in Microbiologia degli Alimenti presso l’Università di Roma La Sapienza).
Si tratta di un prodotto piattaforma fermentato, idoneo in più formati (liquido, polvere, cremoso) e declinazioni (gelato artigianale e industriale, yogurt-like da cucchiaio e da bere, shake). A partire dal processo fermentativo sviluppato, Celery, che spazia nei settori dei functional foods, alternative proteins e plant-based, sta anche mettendo a punto processi e prodotti in campo nutraceutico e medicale.
L’operazione di round e i commenti
La piattaforma tecnologica brevettata è stata valutata positivamente da Siryo Spa – investitore specializzato sulle tecnologie dirompenti nel settore Salute dell’Uomo e dell’Ambiente (ONE HEALTH) – che ha sostenuto il progetto sin dalla costituzione della startup, avvenuta a dicembre 2019, con l’apporto di un primo aumento di capitale che sarà utilizzato per lo sviluppo della tecnologia e della pipeline di prodotti.
“Con l’aumento di capitale di 2,5 milioni di Euro”, afferma Domenico Centrone, co-fondatore e CEO, “Celery potrà rafforzare lo sviluppo della propria attività ed in particolare realizzare il primo impianto produttivo, sostenere le attività di R&S e avviare la commercializzazione dei primi prodotti (gelato artigianale, yogurt-like e shake) con l’apertura di alcuni punti vendita a proprio marchio, in linea con il Business Plan 2022 – 2024”.
“Questa operazione pone le basi per un futuro di grande prospettiva e si inserisce in un momento di importante crescita della domanda di soluzioni nutrizionali salutari, sostenibili e funzionali. Un evento di grande crescita di valore del progetto di cui siamo davvero orgogliosi” aggiunge Vito Emanuele Carofiglio, co-fondatore e CTO.
Per Siryo, l’operazione rappresenta una grande opportunità di finanziare lo sviluppo di una promettente startup innovativa nell’ambito di una specifica strategia, che mira a selezionare progetti innovativi, legati al trasferimento tecnologico, che rappresentino l’eccellenza della ricerca di settore del nostro Paese. Siryo si pone come nuovo operatore nel settore degli investimenti di rischio in una fase iniziale o intermedia di sviluppo traslazionale, con un focus sulle tecnologie dirompenti nel settore Salute dell’Uomo e dell’Ambiente . L’operazione è stata realizzata da Siryo, attraverso la propria holding di partecipazioni “Holding S1 SpA”, finanziando un importante e strutturato piano di sviluppo.
“Il supporto ai percorsi traslazionali – spiega il Prof. Alessandro Sannino, Presidente ed anima scientifica del Team di Siryo SpA – rappresenta un obiettivo strategico per la società e per il nostro territorio, che ha sicuramente gli strumenti tecnologici e finanziari, una interessante unicità di risorse naturali ed oggi anche la consapevolezza di poter svolgere un ruolo importante nello sviluppo industriale high tech, sul piano non solo europeo. Ci sono molti più soldi che buone idee, e Siryo vuole aggiungere un ulteriore tassello al percorso di valorizzazione, sul territorio, di questa risorsa scarsa, preziosa e frutto dell’investimento in formazione che tanti giovani intraprendono con serietà, competenza e determinazione nei Centri di Ricerca sud Europei.
Siamo convinti della validità del progetto, che ha solide basi scientifiche ed un team di eccellenza, che oltre ai due fondatori, il Dott. Vito Emanuele Carofiglio e l’Ing. Domenico Centrone, si avvale della preziosa collaborazione del Prof. Carlo Giuseppe Rizzello e nuovi strategici innesti con una incredibile esperienza manageriale internazionale”.