I 13 finalisti di MakeToCare si presentano al Tempio di Adriano a Roma. I due migliori progetti si aggiudicheranno un viaggio nella Silicon Valley
Raccogliere idee e soluzioni innovative e utili a dare risposte a bisogni reali delle persone affette da disabilità. E’ questa la mission di MakeToCare, il contest di Sanofi Genzyme, la divisione dell’azienda farmaceutica Sanofi che si occupa di malattie rare, in collaborazione con Maker Faire Rome. Tredici finalisti, selezionati tra gli oltre 100 che hanno partecipato al contest, accedono alla serata di oggi organizzata al Tempio di Adriano, alle 18: qui presenteranno il proprio progetto al Comitato di Valutazione presieduto da Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
I due migliori progetti si aggiudicheranno un viaggio nella Silicon Valley e la possibilità di visitare alcune realtà nel cuore dell’innovazione: aziende già affermate nella prototipazione rapida e produzione di stampanti 3D, oppure startup innovative che operano in ambito di salute e benessere.
Tutti i finalisti, inclusi i vincitori, potranno poi esporre il loro progetto alla Maker Faire Rome (dal 14 al 16 ottobre alla Fiera di Roma) in uno spazio a loro assegnato e vicino allo stand Sanofi Genzyme (Padiglione 6). È possibile seguire l’evento anche in live streaming QUI, sulla pagina Facebook di Sanofi Italia e sui social con #MaketoCare.
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I progetti saranno giudicati secondo i sei criteri: il bisogno che si va a colmare, il beneficio atteso in termini di qualità della vita di pazienti o familiari, il grado di innovatività/originalità, lo stato di avanzamento e quindi di maturità, l’eventuale scalabilità intesa come possibilità di applicare l’idea anche in altri ambiti e l’eventuale coinvolgimento diretto di pazienti o loro rappresentanti, quali appunto associazioni.
I 13 PROGETTI FINALISTI
Ecco i 13 finalisti, ognuno dei quali potrà contare sul supporto di ambasciatori d’eccezione, come influencer, blogger, docenti, esperti del mondo della rete e delle nuove tecnologie:
1. TooWheels – Opensource wheelchair
TooWheels è una carrozzina per disabili progettata per essere completamente auto-producibile con normali tecniche do-it-yourself o di digital fabrication.
L’autore Fabrizio Alessio in questi anni ha sviluppato un’ampia rete di collaborazioni in tutto il mondo con altri FabLab, Makerspace e con la FabLab Foundation, con lo scopo di replicare il progetto in diverse parti del mondo e co-progettare nuove soluzioni. TooWheels ha vinto nel 2016 il premio Compasso d’Oro ADI design, uno dei riconoscimenti più autorevoli in Italia e nel mondo in questo ambito. Autore: Fabrizio Alessio.
2. PD-Watch
PD-Watch è un dispositivo medico indossabile per i pazienti con morbo di Parkinson, che effettua un monitoraggio quantitativo dei sintomi della malattia, per supportare la diagnosi e la valutazione clinica del morbo di Parkinson. Autore: Luigi Battista.
3. dbGLOVE
dbGLOVE è un dispositivo indossabile che digitalizza alfabeti tattili esistenti, quali Malossi e Braille, per consentire alle persone cieche e sordo-cieche di utilizzare tutte le caratteristiche di un dispositivo mobile per comunicare con gli altri e interagire con il mondo. Gli utenti devono semplicemente digitare messaggi sul dbGLOVE con l’altra mano. Autori: Nicholas Caporusso, Gianluca Lattanzi (Intact Healthcare).
4. Click4all
Click4all consente di accedere a computer, tablet e smartphone costruendo il proprio ausilio personalizzato. Con gli accessori del kit, è possibile costruire pulsanti touch, interfacce wearable, scegliendo il materiale, le dimensioni e la posizione dei pulsanti. Il kit è pensato anche per la costruzione di attività inclusive per le persone disabili utilizzando oggetti multimediali riabilitativi, per stimolare le capacità cognitive, il movimento e la comunicazione, collegando le attività di riabilitazione al gioco. Autori: Luca Enei, Nicola Gencarelli (Fondazione ASPHI Onlus).
5. IntendiMe
IntendiMe è un sistema innovativo per le persone con deficit uditivo, capace di rilevare ogni suono e avvisare l’utente sul proprio bracciale. Si propone di migliorare la vita delle persone sorde, facendole sentire più indipendenti e al sicuro, perseguendo la sua missione di “far suonare un mondo così silenzioso” attraverso un sistema innovativo che permette alle persone con deficit uditivo di essere avvisate dei rumori della vita quotidiana. Autori: Alessandra Farris, Giorgia Ambu, Antonio Pinese, Riccardo Arciulo, Leonardo Buffetti.
6. Glassense
Glassense è un dispositivo assistivo indossabile: smart glasses progettati per aumentare le capacità di discriminazione spaziale dei suoni nelle persone affette da ipoacusia. Gli occhiali sono in grado di diminuire il volume dei suoni indesiderati che circondano l’utente, lasciando inalterate le sorgenti sonore che si trovano di fronte e aumentando le capacità di comprensione della voce. Il dispositivo dispone inoltre di una piccola camera fissata alla montatura, che può essere utilizzata da persone ipovedenti per semplificare alcune tipiche attività della routine quotidiana. Autori: Luca Giuliani, Luca Brayda, Francesco Diotalevi (Istituto Italiano di Tecnologia).
7. SoundSight Training
SoundSight Training è un progetto di realtà virtuale acustica che insegnerà alle persone non vedenti a utilizzare la ecolocalizzazione (la tecnica utilizzata dai pipistrelli per orientarsi). Attraverso l’esperienza diretta, si potranno visitare virtualmente diversi spazi e, all’interno di questi, si dovranno evitare gli ostacoli capendo come questi modifichino l’eco di uno schiocco di lingua. Autori: Irene Lanza, Marco Manca, Henrik Kjeldsen.
8. Molbed
Molbed è un progetto per un display Braille, pensato per essere economico, accessibile e open-source. Il progetto, auto-finanziato, ha dato vita ad un sistema modulare, Maker-friendly e breadboard compatibile: si può avere un solo carattere e controllarlo con Arduino e alcuni componenti aggiuntivi, si possono montare diversi moduli carattere su un PCB “di riga” che integra l’elettronica per controllarli, per poi montare queste righe su una “pagina” su cui poter aggiungere altre righe in un secondo momento. Autore: Davide Marin.
9. Unico – The other design
Unico – The other design sono prodotti su misura e ausili di design che consentono un miglioramento della qualità di vita di bambini con disabilità. Oggetti unici co-progettati da maker e terapisti con le famiglie e i bambini disabili all’insegna di utilità, specificità, sostenibilità e bellezza, dove la qualità di progettazione e la componente estetica diventano veicolo e valore per favorire l’inclusione sociale. Co-progettazione, design e digital fabrication diventano strumenti al servizio delle necessità individuali, accorciando la distanza tra progettista e utente finale. Autore: Opendot e Fondazione TOG. Exhibitor: Alessandro Masserdotti.
10. Cucina modulare
Progetto per risolvere la mobilità in cucina: aiuta il disabile nel recuperare la propria indipendenza e libertà. Cucina modulare è un arredo multimodale girevole e modulabile in altezza, in grado di consentire a qualsiasi utente di svolgere le normali operazioni d’impiego in modalità facilitate, in condizioni di massima sicurezza. Autore: Valerio Monticelli.
11. Disability Mouse
Disability Mouse è un progetto realizzato per semplificare l’autonomia all’utilizzo del pc a persone con disabilità motoria degli arti superiori, viene governato totalmente con la bocca per la direzionalità e con aspirazione d’aria per il click. Il contenitore del prodotto è stato realizzato totalmente in stampa 3D, così come il beccuccio, al cui interno si trova una scheda Arduino con un modulo Joystick modificato per alloggiare il sensore per la direzionalità. Per il click è stato utilizzato un sensore d’aria a membrana. Autore: Fortunato Domenico Nocera.
12. Talking Hands
Talking Hands è un dispositivo indossabile capace di tradurre la lingua dei segni (LIS) in voce: rileva i movimenti delle mani, li traduce e trasferisce il testo a uno smartphone che emette il suono dai suoi altoparlanti. Una persona sorda segnante potrà così parlare facilmente con tutti. Più nel dettaglio è un guanto capace di tradurre la LIS in voce, tiene traccia dei movimenti delle mani durante l’utilizzo del linguaggio dei segni, li traduce e li trasferisce a un dispositivo dotato di altoparlanti, sia esso uno smartphone o una cassa bluetooth. Autori: Francesco Pezzuoli, Dario Corona, Simonetta Boria, Simone Sileoni.
13. Hubotics, Robotics for Human Beings
Hubotics, Robotics for Human Beings è un esoscheletro per arti superiori, indossabile, pensato per utenti con disabilità motorie, interamente realizzato con componenti stampati in 3D e hardware open-source. Il sistema è stato sviluppato per quelle persone che necessitano una riabilitazione costante mediante movimenti ripetitivi ma non possono recarsi giornalmente presso centri di fisioterapia per cure specializzate o permettersi i costosi strumenti attualmente disponibili sul mercato. Grazie all’uso di stampa 3D, componenti commerciali, hardware e software open-source, il sistema può essere facilmente personalizzato in funzione delle esigenze di ogni singolo utente, sia in termini di design sia in termini di programmi di riabilitazione. Autori: Luca Randazzo, Chiara Randazzo.