Poco meno di quanto raccolto dall’intero ecosistema italiano nel 2022
La startup francese Verkor, fondata nel 2020, ha annunciato la chiusura del round Serie C da 2 miliardi di euro, risorse che utilizzerà per costruire una gigafactory per produrre batterie elettriche a Dunkirk, nel nord del Paese (l’azienda ha valutato in tutto una quarantina di località in Europa). Come riportato dal Financial Times, nell’aumento di capitale ha giocato un ruolo importante anche il governo di Parigi, che ha messo sul piatto 650 milioni di euro (sui quali si attende però l’ok della Commissione Europea). Secondo il Ceo di Verkor Benoit Lemaignan la presenza di un investitore pubblico ha generato una maggiore attenzione da parte degli investitori privati.
Dei 2 miliardi di euro raccolti nel Serie C da Verkor 850 milioni provengono da capitali privati, 600 dalla Banca Europea degli Investimenti e i restanti, appunto, da sussidi statali. Cifre simili rendono l’idea di quanto l’ecosistema d’Oltralpe sia tra i più sviluppati in Europa. Il confronto con il nostro Paese è eloquente: 2 miliardi di euro di un solo round sfiorano la cifra raccolta da tutte le startup italiane nel 2022 (2,3 miliardi) come riportato nel nostro paper pubblicato alla fine dello scorso anno.
Del round di Verkor si è occupato anche il sito del Nasdaq, dove si legge che l’investimento per costruire una gigafactory a Dunkirk dovrebbe garantire 1.200 posti di lavoro diretti e 3mila nell’indotto, con una produzione stimata in avvio dal 2025 e una capacità di 16 GWh all’anno. La startup ha intanto siglato un accordo con Renault Group per fornire batterie alla flotta delle elettriche. Dal 2021 a oggi Verkor ha raccolto in investimenti oltre 3 miliardi di euro.