L’app che ci ha tenuti svegli, inchiodati alla TV nella settimana del Festival per capire come si sarebbe posizionata la squadra in gara al FantaSanremo, va davvero in pensione? L’annuncio è arrivato su X e ha destato lo stupore di migliaia di fan. Abbiamo voluto approfondire l’argomento con Giacomo Piccinini, uno dei fondatori della startup che soltanto pochi giorni fa ci aveva raccontato del grande successo ottenuto dopo il lancio della piattaforma, 5 anni fa. Ma prima facciamo un salto a ritroso nel tempo, alle origini della nascita della squadra che ha fatto tanto appassionare al Festival.
Come è nato FantaSanremo
La nota app, che quest’anno ha contato la partecipazione di oltre 4.2 milioni di squadre, è nata in un bar di Porto Sant’Elpidio, nella Marche, dove un gruppo di amici si dava appuntamento a ogni edizione del Festival per seguire, commentare, vivere e tifare la propria canzone preferita in gara all’Ariston. I 15 ragazzi – tutti millennial – lavorano nel mondo dello spettacolo: sono musicisti, fonici e stand-up comedian. A un certo punto, hanno deciso di lanciare la prima edizione del FantaSanremo che in pochissimo tempo ha scalato le vette raggiungendo tutta Italia, al punto che ha dovuto organizzarsi fondando una società che gestisse le varie attività, a cominciare dalla manutenzione di un sito: MK2. Chi sa se il prossimo FantaSanremo ci sarà, e come sarà. Nel frattempo, si apre una nuova pagina per questi giovani visionari, ancora tutta da scrivere. Ce lo ha raccontato uno dei co-founder di FantaSanremo, Giacomo Piccinini.
Giacomo, dal prossimo anno non si potrà più giocare al FantaSanremo?
Come abbiamo scritto su “X”, dopo quest’anno si chiude un ciclo. Un ciclo che è durato 5 anni ma che necessita di un cambiamento.
Questo significa che l’app non ci sarà più?
Potrebbe non esserci più, ma se ci sarà sarà completamente diversa. Cambieranno bonus, malus, punteggi. Assumerà una veste nuova, insomma, qualora, appunto, dovesse continuare a esistere.
Come mai questa scelta alla luce del grande successo ottenuto?
Siamo convinti che dopo 5 anni il nostro modello di business debba cambiare, e cambierà sicuramente.
La vostra scelta coincide con l’annuncio della fine della conduzione del Festival da parte di Amadeus, anche se non si ha certezza assoluta che sarà così. Una coincidenza?
Si, si tratta di una coincidenza. Anche se il prossimo anno non ci fosse più Amadeus a condurre il Festival, noi, comunque, avremmo cambiato il nostro business model. Su chi possa essere il prossimo conduttore del Festival, per il momento non si sa niente, ma noi restiamo fermi sulla nostra scelta.