Viaggio tra le startup for kids: ogni settimana racconteremo le dinamiche realtà che si concentrano sulla generazione Alpha. In questa prima puntata parleremo di Ocarina, Faba e Joyeuse, che hanno ideato e messo sul mercato cantastorie interattivi per divertire i più piccoli
StartupItalia intraprende un nuovo viaggio, questa volta tra le startup che rivolgono le proprie attenzioni ai giovanissimi della Generazione Alpha. Ogni settimana seguiremo un filone che ci porterà a scoprire le numerose realtà, italiane e non solo, che operano in questo settore.
Capitan Harlock e l’amata Mayu che suonano l’ocarina per ricordarsi l’un l’altro, seppur distanti; le sigle dei cartoni animati con il mitico Penny, il mangiadischi arancione degli anni 70, ma anche le fiabe sonore nel mangianastri. Sono le fonti di ispirazione che hanno portato Gianluca Giannini a sviluppare l’idea di Ocarina, un lettore audio per bambini in età prescolare, pensato per spostare il più in là nel tempo possibile l’uso di tablet, smartphone e schermi.
“Ho tre figli e all’epoca, dieci anni fa, erano piccoli – racconta -. Avevo il desiderio di dare a loro uno strumento per l’audio, come il mangiadischi della nostra infanzia. C’erano gli ipod e altri device super miniaturizzati ma non adatti ai bambini. Trovai che c’era solo un canadese che stava facendo qualcosa, lo acquistai, ai miei figli piacque molto e gli chiesi di distribuirlo in Italia, lui non era interessato. Mi diede il contatto di chi lo produceva in Cina e iniziai a venderlo in Italia, nei negozi di giocattoli e in libreria”.
Visto il discreto successo, Gianluca decise di puntare sul settore e sulla qualità: “Volevo fare un dispositivo per l’ascolto Made in Italy – aggiunge – riprogettammo tutto e nacque l’attuale Ocarina, un lettore mp3 ma studiato per i più piccoli”. Le caratteristiche che lo differenziano da altri device sono portabilità ed ergonomia massima, sicurezza e resistenza.
Visti i costi di produzione più alti Gianluca decise di puntare esclusivamente sul canale di vendita online e in questo modo iniziò a vendere in tutta Europa con un riscontro particolarmente positivo sul mercato francese.
Ocarina oggi
Oggi le ocarine nel mondo sono circa 100.000 e la ex startup ne commercializza circa 10.000 all’anno. Il dispositivo viene venduto con 65 brani precaricati tra canzoni della tradizione italiana, fiabe classiche, racconti educativi in italiano, inglese, francese e spagnolo. Per rilassarsi ascoltando le storie con cui sono cresciuti i bambini di ieri, oggi genitori, o per scoprire nuove avventure, compagne di viaggio nel percorso di crescita. Il lettore può contenere fino a mille tracce e oltre cento minuti di registrazione (grazie ai suoi 8gb di spazio di memoria), facilmente gestibili collegando il device al computer. Infatti, è possibile aggiungere sempre nuove playlist, nelle lingue che si vogliono, e personalizzare la propria Ocarina con gli aggiornamenti disponibili nello shop del sito (come le playlist “Ocarina in tour” e “Alberi Favolosi”).
“L’attenzione alla base del progetto ci ha permesso di evolvere e sviluppare un’identità le cui basi teoriche si rifanno a un metodo di pedagogia ecologica che si ispira a Rousseau, passando per Pestalozzi e Steiner, fino a Montessori”, spiega il fondatore. Adatta ad ogni età fin dai primi mesi, non diffonde onde elettromagnetiche né emissioni luminose pericolose o inadatte al bambino, ed è sostenibile a 360° secondo il ciclo di riduzione, riutilizzo e riciclo dei materiali.
La sostenibilità è infatti un altro dei valori fondamentali portati avanti dalla azienda fiorentina: “Oltre a essere riparabile e completamente riciclabile, abbiamo iniziative come Ocarina Replayer: ricondizioniamo Ocarine usate e le doniamo a scuole, ospedali, centri per l’autismo”. In Francia e in dieci scuole della provincia di Torino, inoltre, Ocarina è utilizzata in maniera sperimentale per l’apprendimento.
Il successo di Faba
Ha recentemente chiuso un round d’investimento Series A da 3,7 milioni di euro Faba, startup trevigiana che ha ideato un cantastorie interattivo. Tra gli investitori Oltre Impact e CDP Venture Capital tramite il Fondo Acceleratori.
Co-fondata da Matteo Fabbrini, già fondatore di Maikii, Foodracers, Reward ed Exclama, Chiara Gava, Alessio Polo e Francesco Poloniato, Faba propone un raccontastorie composto da una cassa audio e da oltre 90 “personaggi sonori” che funzionano con la tecnologia NFC.
“Il nostro gioco educativo – raccontano – accompagna bambini e bambine nelle tappe della crescita, avvicinandoli all’esperienza dell’audiolibro, contrastando l’abuso di smartphone e tablet. Personaggi come Peppa Pig e Masha si affiancano a fiabe e contenuti educativi, come lezioni di yoga o musica classica. L’obiettivo è educare divertendo senza schermi. La nostra sfida è contrastare le conseguenze che l’abuso della tecnologia ha nella vita dei bambini nel lungo termine – come la miopia, la postura scorretta, le difficoltà di concentrazione”.
“Abbiamo lanciato il nostro raccontastorie e i Personaggi Sonori nel 2019, quando Faba era all’interno di Maiiki, e i numeri ci hanno dato ragione: Faba ha generato ricavi per 3,8 milioni di euro ed è presente in 65.000 famiglie, che – stando ai dati raccolti sulle più autorevoli piattaforme di recensioni – lo ritengono un prodotto eccezionale – spiega Fabbrini -. Ora stiamo lavorando al grande salto: un progetto di espansione che ci porterà, già da quest’autunno, a rafforzarci in Italia e nei paesi di lingua francese, a stabilire la nostra leadership nei mercati di lingua spagnola, per poi arrivare a quelli di lingua portoghese nel 2023. Il nostro obiettivo è quello di diventare il marchio di riferimento nel divertimento educativo per i bambini” prosegue Fabbrini. L’internazionalizzazione e la crescita del personale sono passi fondamentali nella strategia aziendale, che mira a portare la startup a decuplicare il fatturato entro il 2024, con una presenza consolidata in 10 paesi.
Il cubo cantastorie francese
Nasce in Francia, a Parigi, Joyeuse Cubo favoloso, un morbido cubo audio le cui sei facce sono dedicate ognuna a un universo: i racconti, le filastrocche, le storie della sera, un abbecedario. L’idea viene a Mathieu, papà dell’allora 3enne Victor, che un giorno si dice che bisognerebbe dargli qualcosa di più adatto e stimolante che possa diventare il suo tesoro. Il cubo ha 6 facce da scuotere: zero pulsanti e tre gesti magici. Scuotere, ruotare, dare dei colpetti per farlo cominciare a raccontare e 66 favole, storie, racconti, filastrocche e un abbecedario poetico un po’ matto, per stimolare la fantasia, trasmettere il gusto delle parole e molto altro ancora.
Valérie, una mamma scrittrice, si è aggiunta poi al duo per scrivere e far interpretare le 66 storie di questo cubo magico. In seguito Maria, una mamma esperta di marketing, è arrivata a completare la squadra dei fondatori per vendere il Cubo favoloso.