In Italia il mercato del cibo a domicilio sfiora i 2 miliardi di euro. Eppure l’azienda turca ha abbandonato il nostro Paese
Da 11,8 miliardi di dollari a 2,5 miliardi. Dal 2022 a oggi la valutazione di Getir, il gigante turco del food delivery, è crollata. Le ultime cifre sono arrivate insieme ai rumor di un probabile round da 500 milioni di dollari che si dovrebbe chiudere entro fine mese. A scriverne è stato anche il Financial Times, che ha rimarcato una situazione non facile per quella che resta comunque una delle realtà di riferimento del settore nel vecchio continente. Ricordiamo che meno di un anno fa l’azienda ha acquisito per oltre 1 miliardo di dollari l’unicorno berlinese Gorillas, startup specializzata nella spesa in dieci minuti grazie a una fitta rete di magazzini (dark store). Come ricorda il Guardian, la valutazione di Getir era già stata corretta nell’aprile scorso: dopo aver raccolto 500 milioni di dollari era scesa da 11,8 (marzo ’22) a 6,5 miliardi.
La drastica rivalutazione di un gigante come Getir si inserisce in un contesto che resta lo stesso di crescita per il food delivery. Se nel 2015 in Italia il giro d’affari era di 70 milioni di euro, nel 2020 è salito a 700 milioni a seguito dei lockdown e della chiusura degli esercizi commerciali al pubblico. Le stime più recenti di The European House – Ambrosetti parlano di un mercato che solo nel nostro Paese si aggira intorno ai 2 miliardi di euro. Dal 2017 Getir ha raccolto quasi 2 miliardi di dollari in investimenti da VC del calibro di Sequoia e Tiger Global. Nonostante ciò negli ultimi mesi l’azienda ha rivalutato la propria posizione sul mercato europeo, abbandonando alcuni Paesi come Portogallo, Spagna e Italia.