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Tocca i 3.2 milioni ed è già record su Mamacrowd: l’azienda guidata da Pasquale Polito e Davide Sarti punta a costruire un mulino collettivo in Abruzzo e a consolidare anche attraverso la digitalizzazione un modello intra-imprenditoriale condiviso e trasparente, per crescere insieme
Forno Brisa è fatto così, crede nelle alleanze e nei risultati da condividere. E crede nei progetti collettivi che crescono e danno corpo all’idea di autonomia, e nel fatto che se insieme ci si crede si può fare molta più strada. Oggi il tassello mancante di questa filiera autonoma e condivisa è un mulino? E allora mulino sia. Con il superamento dei 3.2 milioni di euro raccolti su Mamacrowd l’obiettivo di 4 milioni si fa sempre più vicino e permetterà la costruzione di un Mulino Collettivo in Abruzzo dove sarà macinato il grano coltivato nei loro terreni, che diventerà farina da usare nei laboratori di Brisa e delle bakery amiche coinvolte nella raccolta fondi. La campagna, infatti, rispecchia in pieno l’anima plurale del forno bolognese e vede coinvolti anche Davide Longoni, Panificio Moderno, Pandefrà, Mamm e il Mercato del Pane di Pescara. Ed è già record! Nella classifica su Mamacrowd è la migliore e più proficua di sempre (fatta eccezione per le campagne promosse da veicoli o fondi di investimento).
Il mulino d’altronde è il primo simbolo che ripeschiamo da immagini e ricordi quando si parla di panificazione, perché la mente corre d’istinto alla tradizione artigianale. Quello che fa Forno Brisa, però, è partire dal simbolo per eccellenza della tavola e della condivisione per cambiare il paradigma imprenditoriale del settore, puntando all’intra-imprenditorialità, ad un’integrazione della filiera che abbia forza anche in una struttura orizzontale estremamente trasparente e che vede nella digitalizzazione uno dei suoi nuovi punti di forza.
Forno Brisa tra evoluzione e rivoluzione
Nato fra i banchi dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, oggi Brisa è una realtà imprenditoriale con all’attivo un laboratorio centralizzato a Bologna e punti vendita concepiti come spazi di condivisione, incontri, luoghi tra arte e artigianato, aperti dalla mattina alla sera, frequentati da oltre mille bolognesi al giorno. Niente franchising, perchè Forno Brisa sin dai primi passi ha fatto squadra con un gruppo di “con-correnti” di alto livello. Ci sono Davide Longoni a Milano, Matteo Piffer di Panificio Moderno di Rovereto, Francesca Casci Ceccacci di Pandefra a Senigallia, Roberto Notarnicola di Mamm di Udine, Luigi Morsella del Mercato del Pane di Pescara. “La conoscenza del territorio è il loro punto di forza e di partenza. Ragioniamo in ottica di responsabilità condivisa per puntare ad una crescita organica, fare formazione e investire sulla scalabilità del progetto e in questo ecosistema la trasparenza è propedeutica, soprattutto per ogni nuovo progetto che nasce. Ma è anche la garanzia che offriamo agli investitori, che devono sapere dove investono”. Ci spiega il co-founder Pasquale Polito, collegato dalla roastery dove stanno tostando il caffè, uno dei nuovi progetti nati in seno a Forno Brisa. È il classico “modello garage” da cui sono partiti molti brand di successo.
Nel cambio di paradigma di Forno Brisa ci sono anche scelte strategiche che si sono rivelate vincenti, come la possibilità di panificare di giorno, rivoluzione che ha avvicinato tanti giovani al laboratorio stimolando la nascita di una nuova generazione di fornai. A contribuire a questo processo, tanti professionisti del settore e non, che in questa impresa orizzontale permette l’innesto di idee dei componenti del team e da imprenditori amici. Questo round 2022 tra i tanti nuovi soci vede coinvolte persone del mondo hi-tech bolognese di altissimo spessore, un gruppo di professionisti e imprenditori fortemente legati all’innovazione e ai valori della sostenibilità come Max Bergami, professore ordinario di Organizzazione aziendale all’Alma Mater e Dean della Bologna Business School, Max Ciociola fondatore della start up Musixmatch e da poco nella società del maxi-fondo d’investimento Tpg, Alec Ross docente alla Bbs, saggista e già consigliere di Obama per l’innovazione, Gianluca Settepani, partner dello studio Gnudi e Andrea Lipparini, ordinario di Economia all’Alma Mater. I diritti dei soci sono differenziati in base alle fasce di investimento, a partire da 240 euro, sopra i 30k, sopra i 100k e sopra i 500k.
Nuove assunzioni
Saranno 15 i nuovi assunti per realizzare il piano di sviluppo del finanziamento di 3,2 mln. Le nuove figure si occuperanno di panificazione, accoglienza nei negozi, torrefazione del caffè, digital marketing e agricoltura, seguiranno un percorso di formazione interno ed entreranno a far parte della squadra il cui il motto è Siamo tutti titolari, siamo tutti lavapiatti, slogan che riassume i valori della società di Bologna, valori secondo i quali la responsabilità delle scelte e dei risultati è condivisa. Il team oggi è composto da 45 ragazze e ragazzi con un’età media sotto i 30 anni, protagonisti di un modello produttivo con un impatto benefico per la terra, per chi la lavora e per chi si nutre.
Certificazioni e traguardi
Non si arresta la ricerca costante verso il miglioramento, dalle materie prime al modello imprenditoriale. Si punta al gusto e alla salubrità, ma altrettanto alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Certificata come PMI innovativa nel 2022, Forno Brisa è una Società Benefit, anche B Corp®, riconosciuta come Great Place to Work®. Dal fatturato di poco più di 350mila euro nel 2016, il forno punta a raggiungere nel 2023 i 4 mln € (a prescindere dal capitale raccolto con l’attuale campagna). La crescita ha consentito ai 357 soci che hanno aderito alla prima campagna di crowdfunding del 2019 una rivalutazione delle proprie quote ben oltre il 200%, sebbene si stia parlando di investimenti illiquidi.
Il Tour
Per raccontare questa visione a chiunque abbia interesse e spiegare come anche un forno possa concorrere nei record di crowdfunding italiani e incontrare investitori, Brisa realizzerà un tour a febbraio che toccherà varie città e coinvolgerà i panifici con cui sta condividendo questa campagna. Le città e i luoghi coinvolti sono Udine – da Mamm Ciclofocacceria (9/2), Milano – presso il Panificio Longoni (10/2), Senigallia – da Pandefrà (14/2), Pescara – al Mercato del Pane (16/2), Firenze – presso l’Accademia del Caffè Espresso Marzocco (21/2), e Pollenzo, presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food (27/2).