Questa nuova puntata con “Il glossario dello startupper” guarda ai casi più gravi: quelli di crisi, di cui tutti gli startupper ma, più in generale, gli imprenditori, almeno una volta nella vita hanno avuto paura. Fallimento, decrescita, rosso sono termini che spaventano chi si occupa di gestire un’attività ma esiste un modo per prevedere una crisi imminente? E come cercare di gestirla?
Come capire se la tua azienda sta fallendo?
Prevedere un imminente fallimento aziendale non è impossibile. Si tratta di individuare una possibile insolvenza e un modo per cercare di salvare capitale (nel caso di un investimento in obbligazioni o in azioni) o di evitare fatture non pagate (nel caso di vendita di beni o servizi ad aziende prossime al fallimento). Le tecniche per prevedere un fallimento aziendale sono diverse: ce ne sono alcune basate su metodi intuitivi e altre su analisi per indici. Scopriamole assieme.
Quali sono le tecniche basate su metodi intuitivi?
Tra le tecniche basate su metodi intuitivi rientrano aspetti oggettivi e soggettivi.
Tra gli aspetti oggettivi: l’appartenenza di un’impresa a settori maturi, decadenti o in difficoltà, una continua perdita di quote di mercato, inefficienze produttive, commerciali, amministrative, organizzative e finanziarie, scarsi o sbagliati investimenti in ricerca, bilanci in perdita, scarso rinnovo dei prodotti e rigidità dei costi.
Tra gli aspetti soggettivi: le capacità e comportamenti del management e dei soci dell’azienda.
Tecniche basate sull’analisi per indici
Analizzando il bilancio della società, è possibile estrapolare informazioni utili per la previsione di un imminente fallimento. Un indicatore concreto è la somma di una serie di operazioni che è possibile effettuare tenendo a mente l’indice di Altman. Sostanzialmente, uno dei più noti indicatori per valutare la crisi finanziaria e patrimoniale di un’impresa. Sviluppato dall’economista Edward I. Altman, attraverso la formula “Z-Score”, l’indice di Altman indicherà la probabilità di fallimento di una società.
I dati di bilancio utilizzati per il calcolo dello Z-Score sono:
- Ricavi
- Risultato ante imposte
- Riserve (utili non distribuiti)
- Capitale circolante netto
- Totale attività
- Totale passività (al netto del patrimonio netto)
- Valore di mercato della società
Ma come calcolare la probabilità di rischio?
- X1: Capitale circolante netto/Totale attività;
- X2: Riserve (utili non distribuiti)/Totale attività;
- X3: Risultato ante imposte/Totale attività;
- X4: Valore di mercato della società/Totale debiti;
- X5: Vendite/Totale attività.
Se la somma di X1, X2, X3, X4 e X5 è superiore a 1,8 l’impresa è sana, altrimenti al contrario. Un valore inferiore a 1,8 contraddistingue una impresa con alte probabilità di insolvenza. Più è basso e più il rischio sarà alto.