Si occupano di IA, blockchain, NFT nel Web e nella Salute le startup che hanno preso parte al 20esimo batch di accelerazione di Luiss Enlabs
“L’anno scorso, il venture capital ha raggiunto alte vette in Europa, con più di 100 miliardi di euro di investimenti, e il trend nel 2022 sembra crescere anche se, in questo momento, gli investimenti sono rallentati specialmente nel settore startup – con queste parole il CEO di LVenture Group, Luigi Capello ha aperto il Demoday di LVenture Group durante il quale sono state presentate le startup accelerate da Luiss Enlabs – In Italia, sta crescendo l’opportunità di investire in startup e credo che stiamo assistendo a una nuova era disruptive con l’apertura al mondo della blockchain, degli NFT e del metaverso, oltre alle idee innovative nei settori del Green e del Climate Change. Con ENI e Cassa Depositi e Prestiti abbiamo deciso di investire in 10 startup che si occupano di decarbonizzazione e climate change. Anche il settore del Food e dell’Agricoltura sono da tenere d’occhio. Da un lato, vantiamo incredibili tecnologie ma, poi, sono gli imprenditori stessi a costruire il futuro“.
L’evento è stata l’occasione per presentare sette startup che hanno partecipato al ventesimo batch del programma di accelerazione LUISS EnLabs, l’acceleratore di startup della società nato da una joint venture con l’Università Luiss e supportato dai partner Accenture, Intesa Sanpaolo assieme a Intesa Sanpaolo Innovation Center, Meta e Sara Assicurazioni.
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LUISS Enlabs: l’acceleratore di startup
Giunto alla XXª edizione, LUISS EnLabs ha accelerato, dal 2013 ad oggi, più di 130 startup, che hanno raccolto 125 milioni di euro, di cui 22 milioni di euro investiti direttamente da LVenture Group, e creato oltre 1.800 nuovi posti di lavoro. Sette le startup presentate durante il convegno, in cui ha investito LVenture Group, che hanno sviluppato soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, la blockchain e gli NFT, cogliendo le nuove opportunità di mercato nell’ambito del Web3 e della Salute, e innovando il settore legale e immobiliare. Tra queste ci sono:
- Full Audits, piattaforma web e mobile che aiuta le aziende a digitalizzare e automatizzare i processi di controllo e audit, consentendo una raccolta dati completa e sempre aggiornata. “Siamo nati in America Latina e siamo cresciuti del 400% acquisendo nuovi clienti in 14 Paesi come Mc Donald’s; Starbucks, Acquachile. Da poco siamo sul mercato europeo, dove vogliamo crescere”, ha affermato il CEO, Salvador Becciu;
- HEU, piattaforma LegalTech che consente ai professionisti di creare documenti legali più chiari e comprensibili e alle aziende di gestire i contratti più rapidamente. “Ci piacerebbe scoprire nuovi mercati e nuove aree di impiego del nostro prodotto implementando anche la nostra piattaforma traducendola in diverse lingue”, afferma il CEO, Luca Visconti;
- Hopp, marketplace che mette in contatto le aziende alla ricerca di soluzioni di lavoro ibrido per i loro dipendenti con una rete di co-working, accessibili on demand e che vengono pagati soltanto quando utilizzati, distribuita in tutto il mondo;
- Houseplus, nata in Molise, propone un software proptech di analisi predittiva per il real estate che consente l’ottimizzazione della gestione del patrimonio immobiliare predicendo il momento e il prezzo migliore di lancio sul mercato. “Vogliamo diventare una scaleup e investire nel mercato dei data, nelle startup e nell’intelligenza artificiale e, anche grazie alle partnership, replicare questo modello anche in altri Paesi europei”, ha affermato il CTO, Alberto Baccari;
- InGeno, piattaforma che, combinando test del DNA con algoritmi proprietari, elabora soluzioni personalizzate a problemi di salute ed esigenze di bellezza e benessere. “Nel nostro settore, il potenziale mercato globale è enorme”, commenta Flavio Garoia;
- Playerself, marketplace per il Web3 in ambito gaming che consente ai content creator di monetizzare i loro asset digitali tramite NFT, interagendo con gli appassionati. “Il nostro headquarter si trova in Francia – commenta il CEO Joseph Kosiara – Dove il mercato del gaming è 3 volte più grande che in Italia”;
- Storykube, piattaforma che facilita e velocizza la scrittura di contenuti online di qualità grazie a un’intelligenza artificiale proprietaria. “Rendiamo possibile la stesura di un testo in 30 minuti – afferma la content specialist, Elena Sabbatini – riducendo il 90% del tempo rispetto a una media, stimata in 6 ore, per la stesura di articoli o contenuti per il web che rispondano a una SEO accurata. La piattaforma è disponibile in 7 lingue”.
«LUISS EnLabs è, oggi, sempre più attrattivo per le startup early-stage e siamo molto soddisfatti di questo ultimo batch, che ha visto la partecipazione sia di startup internazionali che di realtà imprenditoriali lanciate da founder italiani all’estero. Grazie al contributo dei partner del Programma e dell’intero ecosistema di LVenture supportiamo concretamente la crescita delle startup – ha affermato Giulio Montoli, Head of Acceleration and Pre-Seed di LVenture Group – Basti pensare che il 50% delle startup accelerate nel 2021 ha già raccolto investimenti successivi. Investire nei trend di mercato del futuro è la leva necessaria per lanciare la nuova generazione di imprese tecnologiche del nostro Paese».
Qonto: da piccolo team a unicorno europeo
Al Demo Day ha partecipato anche Alexandre Prot, co-founder e CEO di Qonto, “unicorno” europeo leader nelle soluzioni di business finance management, che ha raccolto 622 milioni di euro. “Qonto è un’azienda creata da imprenditori per imprenditori, e ogni giorno lavoriamo per creare il miglior prodotto per soddisfare le loro esigenze quotidiane nella gestione finanziaria aziendale – ha spiegato il CEO di Qonto – Ci impegniamo a sostenere la crescita dell’ecosistema imprenditoriale europeo, in particolare quello italiano, e vogliamo essere vicini alle community tech locali dei Paesi in cui operiamo, non solo per offrire la migliore soluzione su misura, ma anche per fornire valore aggiunto all’ecosistema locale. Siamo cresciuti tantissimo da un punto di vista di organizzazione strutturale, del sistema operativo e di business market. All’inizio abbiamo pensato che fosse molto rischioso, ma c’era un target potenziale molto alto e abbiamo rischiato. L’Italia rappresenta, anche per noi, un grande mercato anche se far crescere qua un’azienda è molto difficile. Puntare sul talento e conoscere bene il mercato di riferimento sono, per noi, due tra le priorità di crescita”.
Fondata nel 2017 da Steve Anavi e Alexandre Prot, Qonto conta, oggi, 250.000 clienti business in quattro mercati (Francia, Italia, Germania e Spagna) e un team di 600 persone a Parigi, Milano, Berlino e Barcellona ed è stata inserita dal governo francese nell’indice Next40, che riunisce le 40 scale-up più promettenti in Francia con il potenziale per diventare un leader globale.