Come si fa a stabilire il grado di digitalizzazione del paese? Un modalità che bada al concreto è partire dal portafoglio, dai soldi. Quanto gli italiani si sono abituati negli ultimi anni a pagare in maniera digitale, sfruttando servizi innovativi spesso prodotti dalle startup? Per capire di più su questo fenomeno che tocca la quotidianità di ciascuno ci siamo fatti aiutare da Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. In una delle ultime ricerche due dati aiutano a inquadrare il trend: 397 miliardi di euro e +18%. Il primo indica il volume dei pagamenti digitali effettuati in Italia nel 2022, il secondo la crescita rispetto all’anno precedente.
Se parliamo di pagamenti digitali in Italia, mobile e wearable rappresentano le due componenti fondamentali della crescita: nel corso del 2022 gli italiani hanno infatti usato sempre di più smartphone e dispositivi indossabili per effettuare pagamenti in negozio, per un totale di 16,3 miliardi di euro di transato (+122% rispetto al 2021). «I trend nel settore sono diversi – spiega Asaro – a cominciare dal Buy Now Pay Later. Rilevante anche il tema dell’open API, ossia i casi in cui ad esempio le banche mettono a disposizione i dati dei clienti, col loro consenso, per sfruttare strumenti terzi di startup di modo da offrire nuovi servizi. C’è poi la sfida sulle Central Bank Digital Currency, con l’euro digitale».
Complice anche la pandemia e i conseguenti lockdown, gli italiani si sono abituati a nuove modalità di pagamento. «Notiamo l’evoluzione dell’IoT payment, ossia acquisti fatti tramite elettrodomestici connessi. Sull’identità digitale come strumento siamo ancora all’inizio, ma diverse startup sono attive su questo fronte». Così, per soffermarci su tecnologie in Italia non sempre così diffuse, l’Osservatorio Innovative Payments ha indicato a StartupItalia 10 startup nazionali ed estere che, ciascuna a proprio modo, raccontano un trend.
Leggi anche: Viaggio in Italia: la lista in aggiornamento delle Fintech startup, volano per unicorni (sì, stiamo parlando di ScalaPay e Satispay)
Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments
Sunday (USA-Francia)
Sunday è una startup fondata nel 2021 fra Stati Uniti e Francia ed è attiva per il settore alberghiero e commerciale. Il servizio permette di accettare i pagamenti direttamente dal tavolo, attraverso il QR code. I clienti lo inquadrando e da lì accedono al menu, ordinando dallo smartphone e, soprattutto, pagando senza passare dalla cassa.
Con Sunday i pagamenti si fanno direttamente al tavolo grazie al QR Code
SplittyPay (Italia)
SplittyPay è una startup italiana che opera nel settore del Buy Now Pay Later. Il suo servizio offre una opzione di pagamento a 3 rate sia in ambito B2C sia B2B. Il servizio può essere integrato in-store e nell’eCommerce. Ve ne avevamo raccontato qui – era il 2019 – in occasione di un’edizione del CES a Las Vegas.
Il team di SplittyPay
FlowPay (Italia)
FlowPay è una fintech autorizzata da Banca D’Italia per fornire a imprese e professionisti strumenti innovativi di incasso, di pagamento e di analisi finanziaria sfruttando le potenzialità dell’Open API (hanno autorizzazione AISP e PISP). Fondata nel 2019 con l’obiettivo di rivoluzionare il sistema dei pagamenti B2B, la startup ha puntato sulle potenzialità della normativa europea che regola i pagamenti digitali (PSD2). A inizio 2023 Crédit Agricole Italia e Agos sono entrati nel capitale sociale.
Il team di FlowPay
Flywallet (Italia)
Flywallet è una startup italiana fondata nel 2018 che condensa servizi di pagamento, mobilità, identità digitale e monitoraggio della salute in un dispositivo wearable. Tramite la biometria e tecnologie IoT proprietarie, l’utente abilita pagamenti contactless nei negozi, login passwordless ai servizi online, ticketing, loyalty card, accesso a palestre, uffici e abitazioni. Basta avere il bracciale sempre addosso per poter effettuare pagamenti.
Il wearable di Flywallet che consente di pagare contactless grazie a dati biometrici
Qromo (Italia)
Qromo è un servizio che nasce per i ristoratori. Nel suo pacchetto troviamo menù digitale, ordini e pagamenti direttamente dallo smartphone del cliente (senza scaricare applicazioni o dover effettuare la registrazione) con un modalità smart e veloce.
Il menu digitale della startup Qromo
Intuitivo (Argentina)
Intuitivo è una startup fondata nel 2019 in Argentina che propone frigoriferi smart in grado di riconoscere i prodotti prelevati dai consumatori. I clienti inquadrano il QR code sul frigorifero, lo aprono e prendono i prodotti che preferiscono. Le telecamere e i sensori sono in grado di riconoscere quanto scelto e, di conseguenza, addebitano il relativo prezzo sul wallet.
I frigoriferi smart di Intuitivo
Wink (USA)
Wink è startup statunitense fondata nel 2021. Permette di accettare pagamenti tramite riconoscimento facciale o vocale. La soluzione è device-agnostic ed è disponibile per i checkout online (siti desktop e app), per i pagamenti in negozio tramite POS, così come per pagamenti da automobili connesse. I consumatori possono effettuare l’accesso da ogni device dotato di videocamera e microfono.
I pagamenti attraverso riconoscimento facciale di Wink
My-Money (Italia)
My Money, startup italiana fondata nel 2017, fornisce una soluzione per accettare i pagamenti alla cassa tramite riconoscimento dell’impronta digitale.
Mara Vendramin, Ceo My-Money
Papernest (Francia)
Papernest è un’azienda francese che offre una soluzione per la gestione e l’ottimizzazione delle spese ricorrenti (come luce, gas, internet, e telefonia) per privati e imprese. Tramite open banking, la startup utilizza i dati delle transazioni bancarie per individuare le spese ricorrenti e proporre opportunità di ottimizzazione.
Il team di Papernest
Sheeva AI (USA)
Sheeva AI è una azienda statunitense che fornisce alle case automobilistiche un sistema per effettuare transazioni direttamente dal proprio veicolo, trasformando la vettura in un portafoglio digitale. Attraverso un sistema avanzato di geolocalizzazione integrato direttamente nell’infotainment system, chi guida può prenotare e pagare il parcheggio, fare rifornimento di carburante, ritirare e pagare la spesa e, ca va san dire, pagare il casello autostradale. Clicca qui per vedere il video della demo.