La storia di Elisa, 14 anni: si è trasferita da sola per frequentare una delle scuole più innovative d’Italia, l’Ettore Majorana di Brindisi. L’ha aiutata il dirigente scolastico Salvatore Giuliano, fondatore del progetto Book in Progress
“La scuola non è una cosa a parte dal resto della vita. Se la vita si innova, la scuola si deve innovare e stare al passo con la vita”. Elisa ha solo 14 anni, ma le idee chiare. C’è chi per costruire se stesso e lasciare il posto dove è nato aspetta la maturità dei 18 anni: lei l’ha fatto molto prima. Ha capito che il luogo dove abitava, Mantova, le stava un po’ stretto. Sentiva che la scuola che frequentava, il liceo scientifico, non le dava la formazione che avrebbe voluto. Aveva il desiderio di esplorare e così, a 14 anni ha fatto una scelta precisa. Lasciare la sua vita a Mantova e trasferirsi a Brindisi, per frequentare l’istituto “Ettore Majorana”, una delle scuole del Paese più attente in fatto di innovazione digitale. L’ha potuto fare grazie al dirigente scolastico dell’Istituto Salvatore Giuliano, che l’ha supportata nella scelta e l’ha aiutata a trovare una famiglia che l’accogliesse nella sua nuova città.
“Ho conosciuto Salvatore Giuliano qualche anno fa. Era a Reggio Emilia, per presentare il suo progetto Book in Progress. Mi ha subito colpito l’idea di far scrivere i libri direttamente ai professori. Ho pensato che spesso noi, a scuola, di un costoso libro di testo leggevamo sì e no dieci righe a capitolo, con un enorme spreco di denaro. Mi sono informata sulla scuola dove insegnava, il Majorana. Sono rimasta sorpresa: tablet a scuola, e una grande attenzione per l’innovazione. Un altro mondo rispetto alla mia scuola. Quella di Mantova non era la scuola che volevo io”. Così Elisa inizia a pensare di trasferirsi per frequentare la scuola dei suoi sogni.
“All’inizio sembrava una cosa lontana e irrealizzabile. In più, proprio nel momento in cui avevo più bisogno di sostegno, non l’ho trovato nei miei amici e professori. Tutti mi dicevano, che parti a fare?”.
Ma Elisa non demorde. Sente che ha bisogno di cambiare: “Mi sembra restrittivo pensare a un solo luogo, a una sola alternativa. Se io penso al mondo non posso che desiderare di vederne quanto più possibile. Ho trovato una scuola che faceva per me, era in un’altra città e mi sono trasferita. Forse non lo farebbero in tanti al mio posto, ma io non mi sento diversa dagli altri, anzi mi sento normalissima. A un giovane il cambiamento non dovrebbe spaventare. Se ho la possibilità di cambiare la mia vita perché non dovrei farlo? Secondo me oggi manca molto il coraggio ai giovani. Tendiamo a nasconderci dentro al gruppo, ma così facendo non riusciamo a portare avanti le nostre idee. Bisogna uscire dal gruppo e avere coraggio”.
Fortunatamente Elisa il sostegno l’ha trovato nella sua famiglia e in Salvatore Giuliano, un dirigente scolastico speciale che si è attivato affinché Elisa, una volta a Brindisi si sentisse come a casa. “E così è stato. I miei genitori, se avessero potuto, mi avrebbero seguita, ma naturalmente non potevano lasciare il lavoro. Qui a Brindisi sono stata accolta da una famiglia molto calorosa, dove ci sono anche ragazzi miei coetanei. Ci ha pensato Salvatore a trovare le persone disposte ad accogliermi, e ora mi trovo benissimo”. L’Istituto Majorana di Brindisi offre diversi indirizzi: Elisa ha scelto il liceo internazionale, “e sono molto felice della mia scelta”. Alla domanda che cosa vuoi fare da grande esita: ma non perché non sappia cosa rispondere, piuttosto perché ha tanti sogni e ancora non ha deciso quale seguire. “Sicuramente continuerò a studiare le materie scientifiche. Mi piacerebbe fare l’astronauta come Samantha Cristoforetti. Che grande che è!”.