La startup certifica la compravendita di opere d’arte digitali con NFT (Non Fungible Token) tramite tecnologia blockchain, chiude il suo primo round guidato dall’imprenditore e collezionista di arte Rosario Bifulco e da LVenture Group
Reasoned Art, la startup di cryptoart che certifica la compravendita di opere d’arte digitale tramite NFT (Non Fungible Token) e tecnologia blockchain, ha chiuso il suo primo round di investimento di 310 mila euro. Hanno partecipato all’aumento di capitale l’imprenditore e collezionista di arte contemporanea, nonché presidente della casa d’aste Finarte S.p.A., Rosario Bifulco e LVenture Group, che ha selezionato la startup per il suo Programma di Accelerazione LUISS EnLabs.
L’investimento permetterà al team guidato dai founder Giulio Bozzo (studente di Arte, valorizzazione e mercato dell’Università IULM di Milano) e Andrea Marec (laureato in Economics and Social Sciences all’Università Bocconi di Milano e all’Università Keio di Tokyo) di programmare i prossimi step di crescita.
Il doppio colpo di Reasoned Art
“Siamo orgogliosi di poter essere parte attiva dello sviluppo del sistema dell’arte e della cultura digitale in Italia e in Europa. Crediamo fermamente, dopo un periodo buio come quello che abbiamo affrontato, nella rinascita del nostro Paese attraverso un nuovo modo di fruire e vivere l’arte in cui gli spettatori diventano parte attiva del processo di generazione del valore. L’utilizzo consapevole della blockchain rappresenta un punto di svolta per il futuro della nostra società. Ringraziamo LVenture e Rosario Bifulco per il sostegno e per aver condiviso la nostra visione”, hanno affermato Giulio Bozzo, CEO & Founder di Reasoned Art, e Andrea Marec CFO & CO-Founder di Reasoned Art.
Che cos’è la cryptoart?
Reasoned Art, lanciata lo scorso giugno al MEET – Digital Culture Center di Milano, è la prima galleria italiana dedicata alla criptoarte: seleziona i migliori artisti digitali sul panorama nazionale ed internazionale, organizza e cura mostre fisiche e virtuali, certifica le opere d’arte digitale consentendone la compravendita attraverso NFT, che svolgono il ruolo di certificato di autenticità, salvato su blockchain.
Reasoned Art ha organizzato e curato la prima mostra decentralizzata di criptoarte in Italia lo scorso 10 Giugno esponendo le opere di Annibale Siconolfi, fuse* e Giuseppe Ragazzini negli schermi di 30 edicole di Milano. Le opere sono state successivamente vendute nel corso della prima asta di criptoarte in Italia.
La blockchain e i Non Fungible Token, nel mondo dell’arte
“La blockchain e i Non Fungible Token stanno aprendo nuove frontiere nei settori dell’entertainment e di tutte le produzioni artistiche, catalizzando sempre più l’attenzione degli investitori. Siamo convinti che, grazie al digitale e alle nuove tecnologie, la ripartenza del settore artistico e culturale post Covid-19 potrà non solo valorizzare al meglio l’esistente, ma produrre nuova cultura generando valore. Reasoned Art affronta il nostro Programma di Accelerazione con un posizionamento ottimale su questo trend e con un primo aumento di capitale importante per la fase pre-seed”, ha affermato Giulio Montoli, Head of Acceleration di LVenture Group.
“Per un appassionato del mondo dell’arte di lunga data, come me, l’ingresso nel mondo della cryptoarte è una naturale evoluzione. L’introduzione dei token NFT sta determinando cambiamenti nel mercato dell’arte in termini di fruizione ma anche di creazione stessa, aprendo enormi possibilità a tutti quegli artisti nuovi e non che sapranno coglierne le molteplici potenzialità. La decisione di appoggiare Reasoned Art nasce dalla volontà di sostenere un progetto innovativo, ponte tra il mondo dell’arte “tradizionale” e il mondo dell’arte “che verrà”, fin dai suoi primi passi. Mi piace l’idea di voler coniugare il fisico ed il virtuale in un unico luogo dove amanti e collezionisti d’arte possano avere uno sguardo rivolto verso il futuro, senza dimenticare l’enorme tradizione artistica che ci accompagna”, ha affermato Rosario Bifulco.
L’investimento si è realizzato tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi convertibili in quote. I profili legali dell’operazione sono stati curati da Pavesio e Associati with Negri-Clementi, studio leader nel mercato legale e con una specifica specializzazione in diritto dell’arte, con un team composto dal partner Annapaola Negri-Clementi e dall’associate Arianna Leonardelli, e con il contributo di Giorgia Ligasacchi, art consultant.