Per sopravvivere e decollare le startup fin-tech devono essere fondate da persone che hanno già una profonda conoscenza del settore. L’ambito dell’equity crowdfunding rispetta perfettamente questo dettame.
Assiteca Crowd, secondo portale autorizzato dalla Consob a raccogliere fondi per le giovani imprese, è nato – anzi, sta nascendo – come iniziativa del Ceo Tommaso D’Onofrio, manager nel campo del corporate finance e già consigliere di Confindustria per i servizi innovativi e tecnologici, e di un gruppo di manager a cui fa capo il 40% della Srl nata lo scorso 18 ottobre tramite Asteroide Srl. Il 25% è invece della società di brokeraggio Assitec e il 15% della società di attività gestionali Millennium Partecipazioni. Le restanti fette da 10% sono di Roberto Russo, amministratore delegato di Assiteca Sim, e Marcello Nocera del gruppo Assiteca.
“Abbiamo fatto richiesta di iscrizione al registro a metà novembre, il 26 febbraio è arrivata l’approvazione”, spiega D’Onofrio a SmartMoney. Visto lo stretto legame con Assiteca Sim, il gruppo avrebbe potuto chiedere l’iscrizione d’ufficio, come accaduto a Unicaseed di Unicasim, ma ha preferito la via tradizionale, andandosi ad aggiungere a StarsUp, prima realtà investita dalla Consob. Sono quindi tre al momento le piattaforme autorizzate a operare. Consob ci anticipa che una quarta arriverà in aprile.
Classe 1967, D’Onofrio ritiene che il primo ostacolo da superare sia quello culturale: “Vogliamo partire con una campagna di comunicazione sul territorio per promuovere l’equity. Non siamo un paese anglosassone e non sarà un percorso facilissimo. D’altra parte bisogna considerare che il mercato di riferimento non è solo quello italiano, ma anche quello europeo. Le possibilità sono buone, quindi”. Un fattore sul quale il manager tiene a soffermarsi è quello degli aspetti del crowdfunding classico, quello alla Kickstarter per capirci, che devono sopravvivere in un piattaforma di equity. Invece di imporre la registrazione per visualizzare i progetti, come fa Unicaseed, Assiteca darà la possibilità di accedere subito “al materiale sulla startup e a un’intervista video all’imprenditore. Deve essere anche un momento di Web community, altrimenti diventa solo un altra versione della raccolta fondi classica”, spiega.
La piattaforma è ancora in lavorazione e dovrebbe andare online “in aprile”. “Abbiamo già incontrato una quindicina di startup, 3 ci sembrano potenzialmente adeguate”, anticipa D’Onofrio a SmartMoney, “sono attive nel campo del sociale e delle biotecnologie applicate all’agricoltura”. Come deve distinguersi una startup per fare breccia nel gruppo di professionisti di Assiteca? “Con caratteristiche tecniche innovative e tecnologicamente avanzate che non siano copiabili da un grande gruppo, un management solido e in grado di portare avanti il progetto e deve andare incontro a una domanda già esistente da parte di consumatori o aziende”.
Intanto sugli altri due portali le campagne procedono, ma non si può parlare di esplosione. Diaman Tech, che ha chiesto agli utenti di Unicaseed 147mila euro, è a meno di 20 giorni dalla chiusura della raccolta iniziata a fine dicembre e non è andata oltre il 27,7%. Cantiere Savona ha ancora 74 giorni di visibilità su StarsUp ed è arrivata al 10% dei 380mila euro richiesti.
Per le startup fin-tech italiane c’è la possibilità fino al 21 maggio di iscriversi al GrandPrix. Qui tutte le informazioni.