Nel secondo trimestre 2023 sono stati dedicati 273 milioni di euro a startup e PMI innovative. Crescono le exit ma nessun mega round. I dati dell’Osservatorio trimestrale di Growth Capital e Italian Tech Alliance
Il mercato del venture capital italiano è in crescita. Con 273 milioni di euro destinati a startup e PMI innovative nel secondo trimestre di quest’anno, in 70 round d’investimento, di cui 13 round Serie A e 2 Serie B, si registra una crescita delle exit, che arrivano a quota 19. Ma sebbene il settore sia in crescita non arrivano mega round. I dati emergono dall’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance.
Leggi anche: Dal 2013 raccolti oltre 2.3 miliardi di euro dai Venture Capital italiani. Tutti i numeri dell’ecosistema
I settori più in crescita
Lifestyle è il settore che ha registrato più round, con 12 deal annunciati, seguito dalle Smart Cities con 10 deal. Quello delle Life Sciences è il comparto che ha raccolto più fondi, con 71 milioni di euro, seguito da Fintech (61 milioni) e Smart Cities (50 milioni). Ed è stata la startup biotech AAvantgarde Bio a chiudere il round con l’ammontare più alto del trimestre a 61 milioni di euro, seguita da Energy Dome (Serie B, 40 milioni), One Trading (Serie A, 30 milioni) e Banca AideXa (Serie A, 20 milioni). Sebbene, a differenza del primo trimestre 2023, sia tornata la presenza di investitori internazionali, l’assenza di mega round risulta la ragione principale di una raccolta limitata per il terzo trimestre consecutivo. «Nel primo semestre 2023, come avevamo previsto, l’Italia ha subìto l’impatto del generale contesto di incertezza macroeconomica in modo meno significativo rispetto all’Europa – ha commentato Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital – I risultati complessivi di quest’anno dipenderanno dalla presenza di mega round e dalla volontà degli investitori di impiegare l’elevato livello di Dry Powder attualmente a disposizione. Prosegue la tendenza di consolidamento nel Venture Capital in Italia, dove ci aspettiamo per il 2023 il record storico nelle operazioni di M&A».
L’assenza di mega round
Pur a fronte di una lieve diminuzione del numero di round (70 contro gli 89 del primo trimestre del 2023), in Italia il venture capital ha toccato quota 273 milioni, in crescita del 34% rispetto ai 204 dei primi tre mesi di quest’anno. Considerando l’intero primo semestre 2023, i round registrati sono stati 159, per una raccolta complessiva di 477 milioni, in linea con la media degli ultimi 5 anni. Nel periodo oggetto di analisi, i round Pre-seed e Seed si sono confermati la tipologia più frequente (55 round, pari a più del 78% del totale). I round di Serie A risultano invece la tipologia più rilevante per ammontare (59%), benché più di un terzo del totale investito sia riconducibile al solo round di AAvantgarde Bio. Rispetto al primo trimestre, si segnala l’aumento della raccolta a livello Pre-seed (+56%), Serie A (+93%) e soprattutto Serie B (+131%), ma una riduzione a livello Seed (-45%).
«Per provare a diminuire il gap esistente sarebbe importante un maggiore attivismo di soggetti che all’estero sono molto più presenti in questo ambito, fra cui grandi corporate e investitori istituzionali come casse di previdenza, fondi pensione, fondazioni bancarie e assicurazioni – ha commentato Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance – Inoltre, è sempre più necessario per sostenere l’ecosistema dell’innovazione sbloccare lo stallo creatosi nel rinnovo delle nomine dei vertici di CDP Venture Capital».