Per alcune donne la maternità si presenta come un’occasione per inventarsi un lavoro e diventare imprenditrici. La testimonianza di due mamme che hanno creato una app per scambiarsi (di persona) consigli e esperienze
Diventare mamme è sicuramente un momento magnifico per ogni donna, un momento che cambia per sempre la vita e il modo di vederla. Ma a tutto ciò si affiancano troppo spesso grosse difficoltà: come coniugare il lavoro con un bimbo appena nato? E con chi confrontarsi se la propria famiglia d’origine vive lontano e non si conoscono altre mamme? Per rispondere a queste necessità due donne hanno creato un’app per mettere in contatto le mamme che si trovano in un determinato quartiere o in una piccola città. Si chiamano Vanessa Jameson e Julie Pezzino, rispettivamente CEO e fondatrice della app Covey, che in inglese significa “comitiva, gruppetto”. Per queste due donne l’essere mamma ha significato diventare imprenditrice.
1. La maternità ti fa aprire una startup
“Non sarei mai diventata un’imprenditrice se non fosse nata mia figlia”, racconta Jameson che, grazie alla maternità, si è scontrata con i problemi che una neomamma incontra sulla sua strada. “Oggi le mamme si rivolgono costantemente a internet e ai social network per ricevere consigli da altre mamme. Una cosa che non permette però di costruire dei rapporti sociali”. Con Covey, invece, si può entrare in contatto con mamme che vivono nei dintorni, un’opportunità che consente alla mamma di costruire nuove amicizie e di trovare compagni di gioco per i propri bambini.
2. La maternità ti fa rivalutare il tempo
La Jameson ha lasciato un lavoro a tempo pieno a Google dopo la nascita della sua prima figlia. Un cambiamento che le ha fatto scoprire aspetti e insicurezze fino ad allora sconosciuti che possono mettere in crisi una donna: “Mia figlia – continua la Jameson – mi ha fatto considerare in modo diverso il mio tempo durante la giornata”. Per Vanessa Jameson e Julie Pezzino l’imprenditorialità è stata il perfetto punto d’incontro fra l’essere mamma ed essere lavoratrice.
3. La maternità ti dà le priorità
“Essere genitori ti costringe a dover organizzare la giornata in base a delle priorità, così da poter gestire al meglio il proprio tempo” dice ancora la Jameson che, da quando è diventata mamma, scandisce le ore nel modo più efficiente possibile. Una sana abitudine che riversa nella sua attività imprenditoriale.
4. La maternità ti insegna il multitasking
Queste due donne concordano nel dire che l’essere diventate mamme ha fatto sviluppare loro delle capacità e delle competenze che non pensavano di avere prima, cosa che ha permesso al loro business di svilupparsi. “Una mamma deve essere capace di fare decine di cose nella stessa giornata – dice la Pezzino. Deve prendersi cura dei propri bambini, cucinare, pulire, guidare, andare incontro a esigenze diverse e così via”. Un’elasticità fisica e mentale richiesta anche nel lavoro, in particolar modo se si deve gestire un’attività in prima persona.
5. La maternità ti insegna l’intelligenza emotiva
Conosciuta anche come intelligenza emotiva, è una capacità sempre più richiesta e ormai ritenuta fondamentale per chi vuole guidare un’azienda. Consiste nel saper riconoscere i differenti bisogni delle persone, le loro inclinazioni, il loro background e porsi nei loro confronti di conseguenza.
6. La maternità ti prepara a aprire una tua attività
Per molte delle mamme che iniziano un’attività lavorativa tutta loro dopo essere diventate genitori, il proprio business è come avere un secondo figlio. “Le difficoltà iniziali sono le stesse – dice la Pezzino. Carenza di sonno, paura di sbagliare, costante ricerca di ricevere consigli e raccogliere informazioni per assicurarsi che il percorso che si sta facendo sia quello giusto”. Ecco perché, secondo le due ideatrici di Covey, non c’è nessuno meglio di una giovane mamma per far crescere e sviluppare un nuovo business. “Quando si diventa genitori non c’è un libro a cui affidarsi, ci si basa sull’esperienza – conclude la Jameson. E le giovani mamme sono alla ricerca di consigli da altri genitori così come i giovani imprenditori cercano di trarre insegnamenti da imprenditori più anziani e di successo”.