Il Direttore Generale è intervenuto per discutere di agevolazioni fiscali e investimenti per l’ecosistema
Oggi, martedì 15 marzo, il Direttore Generale dell’Italian Tech Alliance, Francesco Cerruti, è intervenuto in audizione alla Commissione Finanze della Camera, dove è in corso l’esame della proposta di legge per la promozione e lo sviluppo delle startup e delle PMI innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. «La Proposta di Legge 107 relativa alle disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle startup mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti – ha commentato – va a nostro avviso nella giusta direzione, anche considerando che il Testo Unico sulle Startup risale al 2012 e necessita per forza di cose di essere aggiornato».
Nel corso del suo intervento il direttore Francesco Cerruti ha ricordato che il 2022 si è chiuso per l’Italia con con poco più di 1,8 miliardi di euro investiti nell’ecosistema. Cifre importanti, che però ci vedono ancora inseguire altri paesi come Spagna (oltre 6 miliardi) Francia (oltre 11 miliardi) e Germania (oltre 13 miliardi). «Molto si sta facendo – è di oggi la notizia dello sblocco del Fondo digital transition e del Fondo green transition previsti dal Pnrr, per un totale di 550 milioni – e anche per questo riteniamo necessario uno sforzo per una riorganizzazione complessiva delle norme, che oggi sono contenute in maniera non organica in diversi provvedimenti varati nel corso degli anni».
Il Direttore Generale dell’Italian Tech Alliance ha così avanzato alcune proposte in merito. «Mi riferisco in particolare alla razionalizzazione degli incentivi fiscali vigenti, possibilmente con il superamento del regime “de minimis”, alla necessità di accelerare il via libera che stiamo ancora aspettando dalle istituzioni europee sulla detassazione del Capital Gain». Ha poi citato la necessità di «varare un sistema di incentivi per attrarre investimenti sia da parte degli investitori istituzionali che corporate». C’è poi il capitolo del credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo «che così com’è non è attuabile da molte startup, in particolare da quelle che operano nel Biotech e nel Life Science». Per attrarre i talenti migliori, ha concluso Cerruti, «riteniamo opportuno insistere sullo Startup Visa e sul Digital Nomads oltre all’agevolazione delle assunzioni per giovani professionisti».