L’Assessore allo Sviluppo Economico Delli Noci: «Partiamo con due misure che hanno fatto la differenza, sostenendo la competitività della Puglia»
Sono attivi da oggi i primi due avvisi del Programma Fesr-Fse+ 2021-2027 di Regione Puglia: si tratta di TecnoNidi e dei Contratti di Programma. Rivolto alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative il primo e alle grandi imprese in collaborazione con Pmi e startup il secondo, hanno una dotazione iniziale complessiva di 65 milioni di euro, di cui 45 per i Contratti di Programma e poco meno di 20 per TecnoNidi. «La nuova programmazione – ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – parte con due Avvisi che pur con obiettivi differenti e rivolgendosi ad una platea di imprese diverse per dimensione, hanno fatto la differenza negli anni passati e la faranno ancora di più per il futuro».
I Contratti di Programma agevolano le grandi aziende a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. Gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo e, per le Pmi aderenti, anche investimenti in attivi materiali. I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da un minimo di 5 milioni di euro. Le domande potranno essere inoltrate a partire dall’11 dicembre.
TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’Avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico. L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, oltre a un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività. L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda preliminare, redatta e inviata unicamente in via telematica, attraverso la procedura online.