V-Must, il museo virtuale, dà un volto nuovo ai musei tradizionali, offrendo la sensazione ai visitatori di passeggiare nella Roma di duemila anni fa
L’impero Romano prende vita! Addio ai musei con gli interessanti ma polverosi resti archeologici. Chi nel mondo della scuola pensa ancora a questo tipo di museo cambierà presto idea, grazie a V-Must.Net, il Virtual Museum Transnational Network che dal 23 settembre ha aperto a Roma, Amsterdam, Sarajevo e Alessandria d’Egitto la mostra “Le chiavi di Roma”. Per la prima volta, in quattro città diverse del mondo, in occasione del bimillenario dalla morte di Augusto, andrà in scena questa mostra interattiva in quattro città diverse.
Cambieremo il volto dei musei
Archeologi, storici dell’arte, architetti, informatici ed esperti della comunicazioni per quattro anni hanno lavorato a questo progetto che è destinato a cambiare il volto dei nostri musei e anche l’idea che le scuole hanno di essi. A far scoprire l’impero romano ai ragazzi, presso i Fori imperiali di Roma, sono Gaius, un vecchio mercante e Marcus, suo nipote, che guidano i visitatori in un viaggio attraverso i segreti della loro famiglia, attraverso gli oggetti. Un percorso interrativo dove i ragazzi visitatori sono coinvolti: utilizzando un’applicazione mobile di nome Matrix, si crea una sorta di caccia al tesoro.
Una passeggiata nel passato
A Roma, inoltre, attraverso la tecnologia virtuale, i visitatori hanno la possibilità di camminare nella capitale di oggi e di duemila anni fa: il Foro di Augusto, il Mausoleo, l’Ara Pacis e tutti gli altri monumenti “emergono” dalla mappa. Due busti dei grandi personaggi della Repubblica Romana prendono vita per raccontare le strategie e gli eventi storici che hanno portato alla nascita di Augusto. Infine, una serie di pannelli video illustrano le notizie sugli ultimi scavi scientifici a testimonianza della continua ricerca. Una vera e propria rivoluzione: i musei virtuali sono infatti un nuovo modello di comunicazione che mira a creare coinvolgimento, interazione per migliorare la comprensione della storia e del mondo che ci circonda.
Non siamo gli unici (e neanche i primi)
Non siamo di fronte ad una novità assoluta: negli Stati Uniti d’America i musei virtuali esistono da anni ma ora l’Europa mira a diventare leader dei Vm. In quest’ultimi anni nel Vecchio Continente abbiamo già registrato diverse esperienze di questo genere: dall’ “Interfaccia Geografica tangibile” al parco nazionale di Breheimssenteret in Norvegia alla mostra su Nantes nel diciottesimo secolo, alla mostra in 3D sul paesaggio naturale e urbano di Matera nel 2012, al museo virtuale della Certosa di Milano. La mostra romana sulla città di Augusto (rimasta aperta purtroppo solo per pochi giorni, si è chiusa il 28 settembre) è il risultato concreto di uno sforzo che si sta proponendo come prototipo per il futuro che vedrà nei musei virtuali un modello espositivo educativo, piacevole e coinvolgente.
VillaDiLIviaTrailer low from Eva Pietroni on Vimeo.