L’uso del tablet in classe permette di realizzare una lezione multitasking dove il docente riesce a cercare materiale sui motori di ricerca, video e produrre file utili agli alunni
Il tablet in classe è utile o no? Può servire a motivare gli studenti o è una fonte di distrazione? E che ne pensano i genitori? A dare una risposta a questa domanda potrebbe essere qualsiasi insegnante con punti di vista diversi a seconda della propria esperienza personale e, forse, dell’anno di nascita. Chi scrive, avendo un tablet, ed essendo abituato ad usarlo anche in classe per lavorare con i suoi alunni non ha alcun dubbio sull’ efficacia dello strumento anche per la didattica. Ma a dare un punto di vista oggettivo è un’indagine dell’Università Cattolica di Milano sull’utilità del tablet in classe. La ricerca è partita nell’ottobre del 2013 ed è stata condotta su un campione di 199 genitori, 157 docenti (64% donne e 36% uomini) e 16 dirigenti scolastici.
La ricerca
Le scuole coinvolte sono state 25 tra primarie e secondarie di tutt’Italia. Un campione che può essere considerato buono. I risultati sono positivi e non solo per l’apprendimento ma anche per l’inclusione di studenti migranti e diversamente abili. Chi conosce i tablet non può assolutamente dubitare di questi dati. Secondo la ricerca il tablet è servito per sostenere l’apprendimento di conoscenze e metodi spendibili nella didattica (18,42% delle risposte), produrre strumenti e materiali in classe (11,62%) e persino aumentare la motivazione degli studenti (10,53%) nonché a recuperare materiali e contenuti utili per l’attività con gli alunni (7,24%), ricevere supporto nella progettazione del percorso (6,38%) e infine confrontarsi e collaborare tra colleghi (5,92%).
Le lezioni multitasking
Numeri che tracciano la fotografia di una lezione multitasking dove il docente riesce attraverso il tablet a cercare materiale sui motori di ricerca, video, produrre file che possono essere utili ai suoi ragazzi. Ma se il tablet è utile per l’apprendimento, non va usato per sostituire la didattica ma per affiancarla: il 35,49% degli insegnanti gli attribuiscono un ruolo di aggregante per l’inclusione degli studenti stranieri (60%) e dei diversamente abili (80%).
Secondo i docenti la tecnologia rende gli studenti maggiormente responsabili (46%) e può incidere sul rendimento (46%) e l’aggregazione (58%). In effetti anche gli studenti in genere più ai margini con il tablet in mano riescono a trovare maggiore entusiasmo e provano curiosità al punto da spingerli ad un impegno maggiore.
I genitori cosa ne pensano?
Per mamme e papà intervistati, il tablet serve soprattutto “a fare squadra” in classe (53,68%) e il 23,44% è convinto che la tecnologia aiuterà i figli ad acquisire competenze diverse o a beneficiare di una didattica innovativa. In sostanza possiamo dire che l’uso del tablet è promosso e con esso anche gli insegnanti che lo usano in classe!