Un report di EY che aiuta a calcolare il valore economico di una startup. Potete scaricare da qui il Pdf
Oggi le startup innovative italiane iscritte negli appositi registri sono ormai stabilmente più di 11mila. Al 30 giugno 2020 se ne contano 11.496, rappresentando il 3,1% di tutte le società di capitali di recente costituzione.
Impossibile calcolare il valore complessivo/consolidato potenziale di tutte queste realtà che sicuramente costituiscono la base fondamentale per gli sviluppi di un paese come l’Italia sempre più interessato a mantenere una posizione di rilievo tra le prime economie globali.
Difficile anche valutare il cosidetto valore pre-money di ognuna di queste aziende prese singolarmente. Ci hanno provato in molti a dare un metodo scientifico di calcolo della valutazione pre-money di startup ed in rete sono tante le discussioni e dibattiti relativi alle metodologie di valutazione di una startup. Ma il metodo migliore Qual è? e, soprattutto, esiste davvero una metodologia mainstream per ottenere una valutazione pre-money coerente?
Come si calcola il valore di una startup?
Ne abbiamo parlato con Gianluca Galgano, Senior Manager di EY del team Strategy and Transactions che da anni lavora al fianco di realtà innovative e fondi di Venture Capital e Corporate Venture, che ha sintetizzato nel documento allegato le principali tecniche valutative utilizzate per analizzare il valore di una startup.
“La natura insista nelle startup stesse può far nascere in noi “tecnici-valutatori” lunghe discussioni e controversi dibattiti su quello che è il valore potenziale di una realtà giovane e innovativa. La causa di tutto ciò – lo avrete capito – è che nelle startup, soprattutto nelle fasi preseed e seed, non esistono dati oggettivi sui quali basare le valutazioni, anche utilizzando i metodi più quantitativi o empirici”
Per conoscere il valore economico di una startup in queste fasi di vita, quindi, si devono cercare dati di startup simili in fasi di crescita simili ed utilizzare la valutazione di queste per avere termini di comparazione coerenti idonei ed adeguati “Si ricorre, quindi, necessariamente all’utilizzo di metodologie di comparazione” continua Galgano.
“Il risultato è che noi tecnici, spesso abituati a valutare big firms con risultati storici e super-validati, tendiamo a suggerire, anche per le valutazioni delle startup, metodi quali il Discounted CashFlow, il Venture Capital Method, il Metodo dei Multipli, ecc. Tuttavia, anche una combinazione di queste metodologie offre un risultato comunque, paradossalmente, soggettivo.”
Innegabile, dunque, quanto il risultato di una valutazione pre-money adeguata possa garantire maggiore equilibrio in primis nei rapporti tra imprenditori e investitori di una startup, e infine, come conseguenza, per creare sempre più dati e track-record storici all’interno dell’ecosistema innovativo del Paese.
Il report di EY
EY ha pubblicato un paper che vi proponiamo qui sotto in versione PDF dal titolo: EY – Startup &Venture Capital
Framework metodologico per la valutazione pre-money di una start-up.