Dopo due anni di sperimentazione ecco i risultati della ricerca di Marco Iannacone, che grazie ad Editouch ha valutato l’efficacia psico-didattica di un tablet appositamente progettato come strumento compensativo per studenti DSA
Venerdì 19 settembre 2014 durante il XII Convegno internazionale sulla dislessia di San Marino, sono stati presentati i risultati del primo studio in Europa sull’efficacia degli strumenti compensativi presenti sul mercato a supporto degli alunni con Bisogni Educativi speciali. Le analisi dimostrano che il metodo di studio basato sul tablet, chiamato EdiTouch ha degli effetti di gran lunga superiori sull’apprendimenti dei ragazzi rispetto al metodo tradizionale e agli strumenti software finora utilizzati.
L’idea è nata da Marco Iannacone, papà di un bambino con Bisogni Educativi speciali, che ci ha spiegato gli obiettivi e tutti i risultati della ricerca.
Cos’è EdiTouch?
EdiTouch è il primo tablet per l’apprendimento a supporto di bambini con bisogni educativi speciali. Presenta funzionalità e strumenti che aiutano e incoraggiano i ragazzi ad apprendere e comprendere meglio argomenti visti a scuola. Attraverso un meccanismo di parental control l’insegnante o il genitore possono decidere quali di queste applicazioni siano di immediato accesso al bambino durante il momento di studio, riuscendo così a limitare le possibili distrazioni dall’attività. L’interfaccia di EdiTouch ricorda le dimensioni dei quaderni che i bambini utilizzano già dai primi anni di scuola, infatti è stato pensato per essere utile agli alunni a partire dalla scuola elementare. EdiTouch risulta un utile strumento integrativo al modello educativo tradizionale anche per i bambini non dislessici.
Come è nata l’idea?
Tutto è iniziato nel 2011. Volevo mettere a disposizione di mio figlio uno strumento efficace per aiutarlo a studiare meglio. Il mio metodo ha funzionato, lo studio sul tablet è stato una bella scoperta. Così, visti i miglioramenti, ho deciso di dar vita ad una startup, Digitally Different srl, e mettere a disposizione la mia intuizione anche per gli altri bambini dislessici.
Poi, nell’Agosto 2012 la ASL Roma D è venuta a conoscenza del tablet che stavamo testando in alcune scuole. La Dott.sa Debora Vilasi coordinatrice del servizio di prevenzione dell’ASL nonché anche lei mamma di una bambina dislessica, dopo aver visto cosa era stato sviluppato, ha convinto il Direttore del dipartimento Dott. Fantini proponendogli di avviare una sperimentazione che coinvolgesse tutti gli studenti DSA nella zona di loro pertinenza.
Da chi è formata è l’equipe?
Si tratta di un team multidisciplinare composto da medici, infermieri e logopedisti (ASL Roma D) insieme a metodologi della ricerca bio-psicosociale (Università dell’Aquila) e informatici (Digitally Different Srl di Milano). Insieme abbiamo condotto una sperimentazione per verificare l’efficacia psico-didattica in un ambiente consapevole e inclusivo di un tablet appositamente progettato come strumento compensativo.
I numeri della ricerca
La sperimentazione ha coinvolto circa 400 studenti di 8 scuole primarie e secondarie di primo grado dell’hinterland romano. Il gruppo dei studenti coinvolti nel progetto e’ quello tipico delle realta’ italiane: negli otto istituti comprensivi coinvolti solo stati forniti i tablet EdiTouch a 219 dislessici certificati che lo hanno utilizzato a casa e a scuola per tutte le loro attivita’ di studio. Il 52% dei DSA del gruppo target frequentava la scuola primaria mentre il 48% la scuola secondaria. Anche il gruppo degli oltre 70 insegnanti era rappresentativo della classe docente con una eta’ media di 49.7 anni ed una padronanza degli strumenti informatici molto di base.
I risultati
I dati raccolti e pubblicati dalla ASL Roma D mostrano che studiando con questo tablet gli studenti affetti da DSA sono meno stressati, più autonomi e più sereni nello svolgere le attività di studio rispetto agli anni precedenti. Inoltre dal punto di vista didattico, oltre il 70% di ogni gruppo (insegnanti, alunni e perfino i genitori) ha riconosciuto la maggior efficacia di questo strumento rispetto agli altri dispositivi compensativi tradizionali su PC.
Ecco i grafici dei risultati: