Annunciata nei giorni scorsi, è stata presentata la nuova avventura – questa volta sportiva – di Giorgio Chiellini. L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Italiana ha fondato la piattaforma di investimenti in startup Akka.app insieme a Thomas Rebaud, founder di Meero e attivo nell’ambito investimenti. La popolarità del personaggio ha generato parecchio interesse, anche se Chiellini non è certo il primo sportivo in Italia e nel mondo a investire in startup.
Cosa fa Akka.app, la nuova startup di Chiellini?
L’obiettivo è quello di favorire una maggiore apertura del mondo degli investimenti in innovazione, coinvolgendo anche persone disposte a partecipare con ticket ridotti. Anzitutto per partecipare bisogna iscriversi e pagare una quota per la membership: dai 1000 (Bronze) a 10mila euro (Diamond). Più è preziosa la membership e maggiore è il limite di investimento annuale che si può fare nelle startup selezionate dalla piattaforma.
Come si legge sul sito ufficiale «il club investe ogni 2-4 settimane in una startup italiana accuratamente selezionata». A seconda del tipo di membership si paga una commissione tra il 3 e il 5%. L’iniziativa di Chiellini è rivolta anche alle aziende innovative che, tramite portale, possono inviare il proprio deck per essere valutate e, potenzialmente, divenire oggetto di un investimento.
Chiellini, perché fa discutere la sua piattaforma di investimenti?
Oltre al sostegno ricevuto sui social, LinkedIn in testa, l’iniziativa di Chiellini ha generato anche alcune critiche. L’investitrice Fausta Pavesio, in un post, ha spiegato: «Non è in questo modo che si aiuta l’ecosistema a crescere […] I post che si trovano in giro per i social (e la comunicazione che state facendo) contengono elementi che sono disinformati e disinformativi quando non proprio sbagliati nei concetti di base! Non si inventa un mestiere dall’oggi al domani!».