Tra le realtà selezionate c’è anche diFacile, l’italiana che fornisce agli avvocati uno strumento di automazione facile per incassare i crediti verso i clienti
LightSpeed Accelerator, l’acceleratore europeo di Lefebvre Sarrut dedicato alle startup che si occupano di legaltech, ha annunciato le 8 realtà che partecipano al suo percorso di accelerazione. Tra queste c’è anche l’italiana diFacile, piattaforma che fornisce alle PMI uno strumento di automazione facile da usare per i legali al fine di incassare i crediti verso i propri clienti. Abbiamo incontrato il suo co-founder, Corrado Blandini, durante la presentazione della nuova edizione dell’acceleratore nella sede di Giuffrè Francis Lefebvre a Milano.
Ma prima scopriamo qualcosa in più sull’acceleratore.
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Le startup del LightSpeed Accelerator
LightSpeed Accelerator è un’iniziativa di Lefebvre Sarrut, giunta alla sua terza edizione, e dedicata alle startup che si occupano di legaltech. Quest’anno il bando di LightSpeed si è concentrato su tre priorità: soluzioni ambientali, sociali e di governance (ESG), intelligenza artificiale generativa e soluzioni legali per il mercato aziendale. Otto sono le realtà che sono entrate a farne parte, su 57 candidature, provenienti da sei Paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna). Si tratta di giovani aziende che stanno sviluppando soluzioni innovative per aiutare le organizzazioni ad affrontare le sfide legali e normative, in particolare in merito agli adempimenti ambientali, sociali e di governance, spesso attraverso l’intelligenza artificiale. Tra queste ci sono:
- Artificieel (Belgio), che utilizza l’intelligenza artificiale avanzata che integra informazioni legislative e giurisprudenziali per ricercare documenti legali e semplificare i processi legali;
- AVA HR (Francia), che adopera l’intelligenza artificiale per assistere i team delle risorse umane nelle attività quotidiane con documenti pronti all’uso come contratti di lavoro, revisioni dei dipendenti e valutazioni delle competenze;
- diFacile (Italia), una piattaforma legale-tecnologica avanzata che semplifica il recupero dei pagamenti in sospeso sia in sede stragiudiziale che giudiziale attraverso l’automazione digitale;
- Govin (Paesi Bassi), che fornisce a VC, fondatori e membri del consiglio di amministrazione una soluzione per gestire la governance aziendale in modo semplice e trasparente con flussi di lavoro semplici e informazioni utili per gli accordi legali;
- Renaiss (Spagna), basato sull’intelligenza artificiale, che attinge a dati e documenti interni per migliorare le operazioni aziendali;
- Salacia (Paesi Bassi), che facilita la piena conformità ESG attraverso la sua piattaforma SaaS integrata per un sistema contabile completamente automatizzato per il reporting ESG;
- Suzan AI (Francia), una piattaforma di governance e sicurezza dell’AI per il monitoraggio delle risorse, la gestione dei rischi e l’allineamento dei sistemi alle normative e agli standard globali;
- Tucan (Germania), che rivoluziona l’intelligence strategica per le aziende offrendo approfondimenti AI specifici per il contesto e referenziabili e tranquillità da un punto di vista di privacy per flussi di lavoro complessi che vanno dall’analisi completamente automatizzata di documenti legali a note di riunione.
Il programma di accelerazione dura sei mesi e vede le startup selezionate affiancate da team provenienti dalle società del Gruppo Lefebvre Sarrut che le assistono con programmi di tutoraggio e workshop nelle diverse fasi di realizzazione del progetto, dal proof of concept alla partnership commerciale.
DiFacile, la legaltech italiana
«Ci occupiamo della vendita di software ai legali e risolviamo le loro esigenze – racconta il co-founder Blandini a StartupItalia – Siamo da poco sul mercato e vogliamo esplorare un business alternativo per i clienti degli avvocati. Nel futuro ci sarà una rivoluzione nel settore legale non solo per il soggetto che offre un servizio ma anche per quanto riguarda le funzionalità stesse che vengono proposte. Adesso puntiamo sulla scalabilità, per la quale stiamo facendo un grande lavoro anche di digitalizzazione».
Del team di diFacile, con sede a Milano fanno parte 4 cofounder e 2 sviluppatori e la startup ha già lanciato un round lo scorso anno. «Pensiamo di lanciarne un altro al termine di questo percorso di accelerazione con LightSpeed, che reputiamo essere un’importante occasione per contaminarci e creare sinergie a livello internazionale». La giuria di selezione dell’acceleratore ha intravisto nella startup italiana concretezza a livello di business da implementare nel breve e medio periodo con una soluzione chiara e con un metodo di recupero crediti efficiente e semplice, anche per quanto riguarda le tempistiche. La voglia di mettersi in gioco e la determinazione del team hanno, poi, fatto il resto.