Spaziano dalla produzione di “cioccolato non cioccolato” a sistemi di prevenzione contro lo stress idrico per finire a soluzioni di AI per gli allevamenti estensivi, olio ozonizzato, tracciabilità dei prodotti industriali, materiali innovativi per il packaging
Sono 7 le startup Made in Italy entrate a far parte di FoodSeed, il programma di accelerazione in ambito Agrifood Tech della rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital gestito da Eatable Adventures. Su oltre 250 candidature, i progetti scelti hanno ricevuto un investimento iniziale di 170mila euro ciascuno, con possibilità di ottenere fino a 500mila euro ulteriori per le startup più performanti, e hanno partecipato a un percorso di accelerazione di 6 mesi per consolidare la propria proposta imprenditoriale. L’obiettivo del progetto è quello di accelerare le realtà più promettenti nel settore dell’innovazione agro-alimentare, sia a livello nazionale che globale, mettendo in primo piano sostenibilità, tecnologia ed etica e supportando le startup nel costruire relazioni in un’ottica di open innovation, facilitando la ricerca di investitori. FoodSeed, che vede il con il contributo dei corporate partner Amadori, Cattolica Business Unit di Generali Italia, Axxelera, Veronafiere e del partner scientifico Università degli Studi di Verona, selezionerà – ogni anno – per tre anni di fila, fino a 10 startup in grado di costruire ecosistemi e sinergie di valore che portino innovazione in tutto il comparto. La call per le startup che parteciperanno alla 2^ edizione di FoodSeed si aprirà a febbraio 2024.
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Le 7 realtà selezionate
Tra le startup che hanno iniziato il programma con Food Seed ci sono:
- Foreverland, che porta sul mercato un prodotto rivoluzionario, alternativo, sostenibile e Made in Italy: il cioccolato senza cacao. Freecao, utilizzando la carruba – un legume tipico dell’area mediterranea di cui l’Italia è tra le maggior produttrici al mondo – può produrre un cioccolato a basso impatto ambientale e sociale per sostenere il nostro sistema, pesare meno sulla coltivazione del cacao e aiutare l’ecosistema di imprese locali del settore riducendo dell’80% le emissioni di CO2 e del 90% il consumo di acqua rispetto alla produzione di cacao tradizionale. Privo dei 9 principali allergeni, tra cui latte e frutta a guscio, non contiene glutine, caffeina né ingredienti artificiali, oltre a contare il 50% in meno di zuccheri rispetto al cioccolato al latte tradizionale.
- Regrowth si occupa del monitoraggio da remoto degli allevamenti per le aziende di produzione estensiva. Regrowth propone un sistema in grado di ridurre di circa il 60% le perdite di animali grazie a un’identificazione precoce delle malattie e attraverso specifici protocolli è in grado di rilevare precocemente anche il sovra-pascolamento causato da una cattiva gestione del gregge e dei pascoli. Per facilitare la comunicazione sulla gestione del proprio allevamento, Regrowth rende i dati delle aziende agricole trasparenti e protetti da protocolli antimanomissione.
- Soonapse, startup romana che combatte lo stress idrico e lo spreco di acqua, ha sviluppato il primo Decision Support System (DSS) progettato specificamente per l’IoT. Un sistema AI Dual in grado di interpretare il cambiamento climatico e fornire previsioni con un grado di accuratezza molto elevato, consentendo agli agricoltori di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e di prevederne lo stato in qualsiasi suolo/coltura per i 5 giorni successivi. Un modello predittivo che considera tutte le coltivazioni agricole, in grado di dare consigli anche sulla migliore coltivazione in base alla stagionalità. Con esperienza nel settore vitivinicolo, Soonapse sta portando le sue tecnologie anche a servizio degli enologi.
- Agreen Biosolutions produce un olio ozonizzato per un’agricoltura più sostenibile. Entro il 2030, le normative italiane ed europee ridurranno del 50% l’uso di pesticidi chimici e aumenteranno del 60% la superficie agricola coltivata con strumenti biologici rispetto a oggi. Da Udine, Agreen Biosolutions propone una soluzione per aiutare la transizione verso un’agricoltura più sostenibile con un olio ozonizzato da applicare nei campi agricoli, in grado di garantire un effetto preventivo e/o curativo. Questo olio, certificato come “corroborante” e dall’effetto biostimolante e fitosanitario, consente di eliminare l’utilizzo di pesticidi chimici oltre che garantire un notevole risparmio economico agli agricoltori.
- Trusty, di Pescara, è operativa nella trasparenza sulla tracciabilità dei prodotti industriali. Con una piattaforma basata su blockchain, e una dashboard personalizzabile per ogni industria, il sistema può essere utilizzato anche per integrare le informazioni provenienti dalle autorità ed emettere certificazioni di tracciabilità. Trusty segue l’intero ciclo di vita dei prodotti alimentari: from Farm to Fork, fornendo agli stakeholder della filiera informazioni affidabili e accurate sull’origine, la qualità e la sicurezza dei prodotti
- AgreeNET, contro lo spreco alimentare, propone un materiale innovativo a base biologica e biodegradabile per l’imballaggio alimentare. La startup ha ideato un POD da inserire all’interno del packaging dei prodotti: grazie alle sostanze naturali che emette – componenti funzionali normalmente prodotte dalle piante per proteggersi da microrganismi patogeni – è in grado di allungare la shelf life dei prodotti anche di 20 giorni, aiutando così i produttori alimentari a risolvere o a limitare il problema dello spreco alimentare.
- Hypesound propone una fermentazione avanzata grazie alle onde sonore. La startup ha sviluppato So’Sweep, un dispositivo che riproduce onde sonore per la fermentazione avanzata, in grado di accelerare la crescita dei microrganismi, aumentandone la produzione fino al 300%, riducendo tempi e costi.
Al momento, Hypesound si sta concentrando nell’ottimizzazione della produzione di alghe, in particolare in Spirulina e Chlorella, ma le applicazioni della tecnologia coinvolgono l’intero settore delle biotecnologie.