Si occupano di IA e architettura; produzione industriale innovativa; sostenibilità ambientale ed healthcare le quattro startup che hanno vinto il 20esimo Premio Nazionale per l’Innovazione all’Aquila. Le abbiamo intercettate per farci raccontare le loro storie
Quest’anno la 20esima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione di PNICube si è tenuta all’Aquila; terra che ha saputo reinventarsi e che, quotidianamente, porta avanti un percorso di rinascita anche da un punto di vista innovativo, come ci aveva detto poco più di un mese fa Alessandro Grandi, presidente dell’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari . In questa 20esima edizione sono state premiate quattro startup nei settori dell’Intelligenza Artificiale; della produzione industriale; della sostenibilità ambientale e dell’healthcare, oltre a una serie di premi speciali che sono stati assegnati a dieci startup. Tra le quattro vincitrici assolute, che si aggiudicano un assegno da 25mila euro ciascuna, ci sono: Archygram, già vincitrice di Start Cup Lombardia che si è anche aggiudicata il titolo di vincitrice assoluta del PNI; BiStems, che ha vinto Start Cup Liguria; AraBat, vincitrice di Start Cup Puglia e Iridea, che ha già vinto Start Cup Campania. I quattro team sono stati selezionati tra 64 finalisti sulla base di criteri quali: il valore del contenuto tecnologico o di conoscenza; la realizzabilità tecnica e la potenzialità di sviluppo; l’adeguatezza delle competenze del team, le attrattività per il mercato.
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Le abbiamo intercettare per farci raccontare quale è stato il loro percorso e come pensano di impiegare il grant ricevuto dal PNI.
Chi sono le quattro vincitrici del PNI
Archygram, vincitrice assoluta del PNI, ha sviluppato una web app basata sull’intelligenza artificiale che rende automatico il rilievo e la classificazione architettonica usando le immagini di uno smartphone, con la mission di automatizzare il processo più oneroso di un progetto: quello del rilievo e della classificazione architettonica. Semplicemente scattando foto dell’edificio con uno smartphone e caricandole sulla piattaforma, in poche ore, si ottiene come output il disegno dell’edificio contenente le misure e le informazioni necessarie al progettista. “Archygram è fortemente innovativa perché permette di aumentare la qualità dei progetti architettonici riducendo tempi e costi – ha commentato la CEO, Francesca Condorelli – Il nostro team è giovane e internazionale e possiede tutte le competenze necessarie per portare avanti il progetto: fotogrammetria, intelligenza artificiale e sviluppo software. La nostra idea è già stata sviluppata nei mercati dell’arte, con una tecnologia deeptech. Grazie al grant ricevuto dal PNI completeremo il primo prototipo della piattaforma. Per noi, rappresenta una svolta perché nei prossimi mesi metteremo in piedi le vere basi per il nostro futuro. Tra i nostri obiettivi c’è quello di validare il nostro prodotto nel settore dell’edilizia a livello internazionale; partendo dall’Italia ma guardando, poi, anche all’Estero, sia In UE che negli USA”.
“Grazie al grant ricevuto dal PNI completeremo il primo prototipo della piattaforma”
BiStems si è aggiudicata il premio “Industrial” con la sua tecnologia di gassificazione ad ossigeno-vapore adatta alla produzione di biocarburanti avanzati alla piccola scala. Si tratta di una startup nata dall’esperienza di ricerca di tre PhD della Libera Università di Bolzano, impegnati nello studio di processi di gassificazione di biomasse legnose. La soluzione in fase di sviluppo è una tecnologia di gassificazione ad ossigeno-vapore a reattore singolo che produce un gas di sintesi ad alto tenore di idrogeno e bassissimo tenore di azoto, adatto a processi di conversione a biocarburanti avanzati o a idrogeno verde. “La compattezza e l’efficienza del sistema sono adatte alle piccole scale, dove la logistica dei materiali residuali soggetti a doppio incentivo risulta più economica che alle grandi scale, dove il solo trasporto può generare fino al 75% dei costi della materia prima – afferma Daniele Antolini, co-founder e responsabile R&D – Ma ci servono fondi per mettere a punto il prototipo e i reattori. Questo grant ci sarà, senza dubbio di grande aiuto. Abbiamo fatto domanda per realizzare l’impianto per la trasformazione di biomasse in gas e adesso siamo sul banco di prova; ci serve una piccola macchina per testare i parametri dopodiché potremo scalare su un impianto reale. La Liguria è una Regione molto interessante anche da un punto di vista delle risorse, e a forte connotazione industriale, pertanto sviluppiamo l’idea di essere operativi su Bolzano ed esecutivi su Genova. Tra i nostri prossimi obiettivi c’è anche quello di allargare il team; scherzando diciamo che siamo una “multiregionale”.
“Ci servono fondi per mettere a punto il prototipo e i reattori. Questo grant ci sarà, senza dubbio di grande aiuto”
Il premio IREN CLEANTECH & ENERGY, per il miglioramento della sostenibilità ambientale, è stato assegnato ad AraBat, già vincitrice di StartCup Puglia. E’ una startup innovativa pugliese che ricicla batterie al litio esauste, recuperandone i metalli preziosi, attraverso le bucce delle arance. Il progetto di business consiste nell’offerta di un servizio di riciclo sostenibile delle batterie eseguito attraverso un sistema totalmente innovativo a base di scarti degli agrumi e nella conseguente commercializzazione delle materie prime seconde recuperate. La tecnologia implementata da AraBat, con il supporto dello STAR Facility Centre dell’Università di Foggia, consiste in un processo di riciclo idrometallurgico innovativo e sostenibile. “La soluzione di circular urban mining della startup permetterebbe di avere una nuova fonte di metalli preziosi con le stesse proprietà di quelli vergini grazie al potere degli scarti del food – spiega il CEO Raffaele Nacchiero – Questa è l’occasione giusta per fare network, verso qualcosa di fantastico che sinora abbiamo mai immaginato. AraBat è nata in piena pandemia, in momento collettivo di ripensamenti e creatività da me e altri quattro ragazzi pugliesi che abbiamo maturato un progetto di impresa vincendo le più prestigiose competizioni di startup e aprendoci a partnership scientifiche e industriali. Il progetto prevede la realizzazione di uno dei primi impianti di batterie a litio e la prima mossa che adesso dobbiamo compiere è quella di conferire una credibilità non solo tecnologica ma anche istituzionale, creando un network di istituzioni e partner locali. I nostri orizzonti sono anche proiettati verso l’America, alla ricerca di capitale, e la nostra forza è quella di voler rivoluzionare l’intero settore del riciclo; non solo delle batterie ma anche quelle degli scarti agrumari”.
“I nostri orizzonti sono proiettati verso l’America, alla ricerca di capitale”
A vincere il premio LIFE SCIENCES-MEDtech, per il miglioramento della salute delle persone, è stata Iridea, che già aveva vinto Start Cup Campania. La startup ha sviluppato una piccola molecola di nuova generazione per contrastare gli effetti della retinopatia diabetica; una patologia molto grave che può presentarsi nel 30% dei pazienti diabetici e che può portare alla perdita della vista. Le attuali terapie farmacologiche sono altamente invasive, poiché si basano su iniezioni intraoculari di farmaci. Tali trattamenti sono difficilmente accettati dai pazienti e richiedono strutture ospedaliere e medici specializzati. In un approccio farmacologico alternativo, IRIDEA ha sviluppato IRIANT, una molecola di nuova generazione in grado di contrastare efficacemente la malattia mediante iniezione sottocutanea. “Questa modalità di somministrazione, familiare ai pazienti RD, permette l’assunzione del farmaco in assoluta autonomia – ha commentato Maria De Fenza, CEO di IRIDEA – In studi preclinici, IRIANT ha dimostrato un’eccezionale capacità nel ripristinare l’acuità visiva in modelli animali. Sinora abbiamo condotto investimenti; ora si deve portare avanti la fase preclinica in larga scala sulla molecola con studi di farmacocinetica e lo sviluppo di un dispositivo che contenga un principio attivo. Il problema della retinopatia diabetica è un problema globale e i trattamenti oggi in circolazione sono altamente invasivi. Noi puntiamo a cambiare le cose per quanto riguarda questa malattia e prevediamo di avere l’autorizzazione alla sperimentazione sull’uomo entro due anni. Per fare questo abbiamo bisogno di investimenti importanti; si deve anche trovare un accordo con le big pharma per poter affrontare le fasi successive. Questo grant ci consente di portare avanti il nostro progetto”.
“Questo riconoscimento ci consente di portare avanti il nostro progetto”
Chi sono i vincitori dei premi speciali del PNI
Tra i premi speciali assegnati dal PNI ci sono:
- Il Premio Speciale Green&Blue Climate Change è stato vinto da REHUB* (StartCup Veneto), che si è aggiudicata 20.000 euro per la migliore soluzione innovativa e ad alto impatto indirizzata al contrasto del cambiamento climatico. Il Premio è stato conferito dal Gruppo GEDI;
- Il Premio Speciale Babylon Cloud, società specializzata nella gestione dei dati in cloud, è stato assegnato a MESPAC* (StartCup Piemonte/Valle d’Aosta) e consiste in un investimento di 50.000 euro nel campo della data economy;
- Il Premio Speciale LIFTT è stato vinto da ENIGMA* (Start Cup Lombardia), e consiste nella possibilità di entrare a far parte del portafoglio di investimenti del fondo di Venture Capital guidato dall’imprenditore-scienziato Stefano Buono, attraverso un investimento in equity e il supporto del team di Project Management di LIFTT;
- Il Premio Speciale UniCredit Start Lab è stato vinto da IMPAVID* (Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta) e dà accesso alla piattaforma di business di UniCredit che include anche un’ampia gamma di servizi specializzati: un mentor scelto tra professionisti, consulenti, imprenditori, partner di UniCredit; la partecipazione alla Startup Academy 2023; il programma di coaching da parte del team di UniCredit Start Lab; l’assegnazione di un Relationship Manager di UniCredit;
- Il Premio speciale EIT Health è stato vinto da IRIANT (StartCup Campania), che si è anche aggiudicata un voucher per accedere al Mentoring and Coaching Network di EIT Health e usufruire di una consulenza selezionando tra un’ampia gamma di esperti, partner, istituzioni e aziende in tutta Europa;
- Il Premio speciale “WMF – We Make Future – Il Festival sull’Innovazione Digitale” ha assegnato ad Archygram, Iriant, Protein Italy, Rehub, Robosect, Wordly uno spazio espositivo all’interno del Premio Nazionale per l’Innovazione, con incontri B2B con investitori internazionali e pitch nell’ambito dello Startup Stage dedicato ai progetti provenienti dalla ricerca scientifica;
Menzioni Speciali Encubator sono state assegnate a Arabat, Bistems, FiberEUse Tech, e-CO2-Synth, Rehub, Sieve. Le menzioni danno l’accesso diretto alla fase semifinale dell’edizione 2022 di Encubator, programma di accelerazione promosso da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, PoliHub e Politecnico di Milano, e rivolto a progetti tecnologici in ambito sostenibilità e Climate Tech.