La startup adesso punta a commercializzare un dispositivo per il trattamento di tumori senza incisioni ed esente da effetti di tossicità
SoundSafe Care, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nato nei laboratori di ricerca dell’Istituto di BioRobotica, dopo essersi aggiudicato quattro riconoscimenti al Meet in Italy for Life Sciences – Startup Breeding 2023, ha chiuso un primo round di investimenti a un milione e 750mila euro.
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Il round
Il finanziamento, guidato da RoboIT, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Robotica e l’Automazione Industriale nato su iniziativa di CDP Venture Capital SGR, arriva al termine di un percorso di trasferimento tecnologico per SoundSafe Care avviato nel 2022, quando lo spin-off era stato selezionato per un primo finanziamento pre-seed e nel programma di incubazione tecnologica di RoboIT. All’operazione hanno partecipato anche il Fondo Toscana Next, nato per sostenere le startup e le iniziative di innovazione sul territorio toscano, istituito e gestito da CDP Venture Capital SGR e sottoscritto dalle Fondazioni CR Firenze, Cassa di Risparmio di Lucca, Caript e Monte dei Paschi di Siena, e Pariter Robotics srl, veicolo di investimento dedicato alla robotica promosso da Pariter Partners.
Cosa fa SoundSafe Care
Lo spin-off fondato da Andrea Mariani e Laura Morchi lavora nel settore del Medtech combinando robotica e ultrasuoni. Nato all’interno della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Soundsafe Care punta a commercializzare un dispositivo per il trattamento di tumori senza incisioni ed esente da effetti di tossicità. Il dispositivo messo a punto dalla startup permette di trattare in modo localizzato il tessuto oggetto dell’intervento senza effetti collaterali per i tessuti circostanti. Tramite un un braccio robotico, il medico riesce a puntare il fascio di ultrasuoni in modo preciso, automatizzato ed intuitivo. Così si produce l’ablazione del tessuto e la conseguente necrosi cellulare.