Tra i temi oggetto di studio dell’economista ci sono la forza lavoro femminile, il divario di genere nei guadagni e la disuguaglianza di reddito, il cambiamento tecnologico, l’istruzione e l’immigrazione
Il Nobel per l’Economia è andato a Claudia Goldin, storica dell’economia ed economista del lavoro americana, che è stata premiata per i suoi studi sul gender gap. Goldin ha scoperto «i fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro» e «ha fornito il primo resoconto completo su quanto guadagnano le donne e sulla loro partecipazione al mercato del lavoro nel corso dei secoli. La sua ricerca evidenzia sia le ragioni del cambiamento, sia le principali fonti del rimanente divario di genere». Queste le motivazioni alla base del riconoscimento che le è stato assegnato dalla Reale Accademia delle Scienze svedese.
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La carriera di Claudia Goldin
L’economista è stata la prima donna professoressa di Economia all’Università di Harvard. Nata il 14 maggio 1946, ricevette l’incarico ad Harvard nel 1990, e oggi è la terza premiata di genere femminile a ricevere un Nobel per l’Economia nella storia. Lo scorso anno, il premio era stato assegnato a Ben Bernanke, ex presidente della Federal Reserve statunitense, e ai suoi colleghi Douglas Diamond e Philip Dybvig per i loro studi sulle operazioni di salvataggio delle banche durante le crisi finanziarie. Attualmente, Claudia Goldin è condirettrice del Gender in the Economy Study Group dell’NBER (National Bureau of Economic Researched) ed è stata direttrice del programma Development of the American Economy, sempre dell’NBER, dal 1989 al 2017. Il suo ultimo libro è “Career & Family: Women’s Century-Long Journey into Equity”, pubblicato nel 2021 dalla Princeton University Press. Goldin da tempo è impegnata negli studi di genere; la sua ricerca copre un’ampia gamma di argomenti: primo fra tutti la forza lavoro femminile, il divario di genere nei guadagni e la disuguaglianza di reddito, ma anche il cambiamento tecnologico, l’istruzione e l’immigrazione. Goldin è stata anche presidente dell’American Economic Association nel 2013-2014.