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Un incontro a un pranzo di lavoro e poi la fondazione di una startup innovativa. Così è nata Nextamina che ora, in collaborazione con TiburTecHub, lancia Call4Startup, contest per finanziare nuove realtà in ambito AI e ESG. Intervista al fondatore Alessandro Bartoli
La storia delle startup a volte è la storia di un allineamento di pianeti. È questo il caso di Nextamina, realtà che nasce dall’incontro di due persone. Un giorno, a Roma, per pranzo. In quell’occasione Alessandro Bartoli, co-founder, convinse Danilo Troncarelli, il secondo co-founder, a partire per una nuova avventura. Erano anni che non si vedevano, ma avevano mosso i primi passi insieme nel mondo della consulenza strategica in ambito business, finanza e tecnologie. Insieme avevano lavorato per le più importanti società di consulenza al mondo come Bain & Company e lì si erano conosciuti. Da quell’incontro, dopo due anni, nacque la prima società in Svizzera, paese all’epoca all’avanguardia sul mondo blockchain. Poi fu il tempo del Covid. La strada li riportò in Italia. E qui parte un altro pezzo della loro storia. Trasferirono la società dalla Svizzera in Italia. Oggi Nextamina è una startup innovativa che agisce su diversi livelli, che conta su 10 senior professional tutti ex consulenti strategici, banker o professori universitari e che è in rapida crescita.
Alessandro Bartoli ci ha raccontato qualcosa di più in vista dell’evento che il 5 dicembre si terrà presso lo Spazio Eventi TiburTecHub, via Giacomo Peroni, 452 zona Tecnopolo Tiburtino, Roma. Anche quest’anno, infatti, si riconferma l’appuntamento e il tema conduttore sarà il rapporto tra ESG e AI. Nelle prossime settimane sarà definita l’agenda. Nelle edizioni precedenti sono stati molti gli speaker e i relatori intervenuti, appartenenti ad aziende e istituzioni come Azimut, BNL BNP Paribas, SACE, BCC Risparmio & Previdenza SGR, Banca Intesa San Paolo, ENEA, Associazione Italiana CEO, Aeroporti di Roma, Maire Tecnimont, Cotral, Politecnico Bari, Veolia-Suez, ESG European Istitute, Oltre Impact Venture e il fondo Equiter.
Alessandro Bartoli, in proposito, ci ha detto «L’AI, insieme ai principi ESG, non solo sta rivoluzionando il mondo del business, ma sta offrendo nuove soluzioni per affrontare le sfide globali, dall’efficienza energetica alla gestione delle risorse. Il mondo del lavoro e delle imprese ha bisogno di nuove prospettive, di menti fresche e di persone pronte a cogliere le opportunità che nascono in questo nuovo ecosistema». Le sue osservazioni sono anche un suggerimento: «Il mio consiglio ai giovani è di non avere paura di rischiare, di esplorare nuovi orizzonti e di credere nel proprio potenziale. Le competenze tecniche, specialmente legate all’AI, saranno fondamentali, ma saranno il coraggio e la passione a determinare il vero successo. Il futuro è nelle mani di chi saprà innovare e sono certo che le nuove leve del mondo del lavoro sapranno cogliere questa sfida con entusiasmo e visione. Il vostro momento è adesso».
Intervista a Alessandro Bartoli, CEO e co-founder di Nextamina
Di cosa si occupa Nextamina, la vostra startup?
Di molte attività, fondamentalmente consulenza di business, finanza e innovazione oltre all’avvio di iniziative innovative proprietarie. Prima di tutto aiutiamo altre startup clienti ad accelerare i loro programmi di sviluppo tecnologico e di business supportandole a 360°. Lavoriamo sulla messa a fuoco della strategia, testiamo il business model, supportiamo la go-to-market ed infine curiamo lo sviluppo concreto del loro business. Siamo inoltre molto attivi nella ricerca di risorse finanziarie che sostengano i loro programmi di innovazione e scale-up, siano queste sotto forma di investimenti in capitale di rischio, debito o finanza agevolata. Scegliamo, poi, di investire direttamente con capitali propri e work-for-equity in alcune delle startup quando riteniamo che ci sia un forte potenziale e si crei una empatia con il team dei fondatori.
In alcuni casi sviluppiamo progetti innovativi proprietari facendo leva principalmente sulle tecnologie AI e blockchain come, ad esempio, il progetto Dedalus, la piattaforma fintech per il supply e trade financing.
C’è poi il supporto a favore delle aziende che vogliono fare open innovation, giusto?
Sì, supportiamo multinazionali, grandi aziende, PMI e fondi di investimento nella ricerca di startup in cui investire o nel test di soluzioni tecnologiche interne e lo facciamo anche con modalità di co-venturing.
Infine facciamo consulenza di direzione combinando quattro aree di competenza: tecnologia (non solo digitale), ESG, finanza e business, networking e advocacy. Assistiamo i nostri clienti con diversi tipi di servizi professionali: progetti di consulenza, attività di formazione e talent management, consulenze molto tecniche e verticali su temi specialistici.
Adesso è tempo di un nuovo progetto con TiburTecHub. Vuole raccontarcelo?
TiburTecHub è un nostro partner. Insieme da tempo seguiamo importanti progetti infrastrutturali in Italia e all’estero. Con loro adesso abbiamo lanciato la Call4Startup. In questo caso specifico la figura di Marco Flammini, che è a capo di TiburTecHub per il digitale, le startup e l’innovazione, è stata strategica.
La call prevede un investimento di 40mila euro su startup che ci convinceranno del loro valore nell’ambito ESG e/o AI. Questo permetterà loro di avere adeguato supporto per la crescita. Ci sarà anche l’opportunità di avere una sede presso i nostri bellissimi uffici al Tecnopolo Tiburtino. Ai nostri spazi teniamo molto, come luogo che incarna il concetto di smart office. Essi raccontano bene il modo in cui ci coalizziamo tra aziende per cercare, sviluppare e proporre soluzioni congiunte su molti mercati, assemblando competenze multidisciplinari e mettendo a fattore comune il network relazionale dei partner.
Entriamo nel merito di Call4Startup: perché cercate startup innovative in ambito ESG e AI?
Perché crediamo fermamente che entrambe queste due forme di innovazione nella società, sia prese singolarmente e sia in sinergia tra di loro, avranno un impatto straordinario sul modo di condurre le aziende di tutto il mondo nel futuro. Ispireranno nelle imprese e nei consumatori la transizione verso la sostenibilità e saranno alla base dell’innovazione tecnologica, aziendale e sociale. Questa è la nostra visione per il futuro prossimo delle imprese e della società.
L’impatto di questi cambiamenti è già visibile in diversi settori prioritari dell’economia globale come ad esempio quello energetico, quello del food e quello del comparto finanziario. L’innovazione finanziaria stessa inoltre avrà un ruolo nell’indurre una accelerazione nella transizione ESG e nell’adozione dei nuovi valori. Sia la supply chain delle materie fisiche e sia il deep digital ne saranno profondamente trasformati.
Sono transizioni che porteranno opportunità?
Sia opportunità che rischi che si estenderanno ben oltre i tipici cicli di pianificazione aziendale (di solito due o tre anni). Si delineeranno nuove tipologie di domanda dei consumatori, nuove opportunità di sviluppare vantaggi competitivi e nuovi spazi di opportunità di profitto.
Non possiamo dimenticare il fatto che gli sviluppi politici, sociali e tecnologici, come la crescente domanda di energia per l’intelligenza artificiale, genereranno disagi e discontinuità. Per alcune aziende queste sfide saranno difficili da affrontare mentre per altre rappresenteranno un’opportunità di crescita significativa.
In tutto questo, l’ESG e l’AI non sono in contraddizione tra loro? Basti pensare all’elevato consumo energetico previsto per supportare le capacità computazionali dell’AI. O anche alle nuove infrastrutture necessarie per garantire una maggiore resilienza e capacità nella gestione dei dati
Integrare AI ed ESG rappresenta una delle più grandi sfide. È fondamentale superare timori e frustrazioni sin da ora. L’Intelligenza Artificiale e i principi ESG sono pilastri essenziali per tutte le catene del valore, ma mentre l’AI progredisce rapidamente, vi è il rischio che l’attenzione verso l’ESG diminuisca. In realtà, entrambe le aree sono ancora agli inizi. Risultano però imprescindibili. Combinando AI ed ESG in un approccio che potremmo definire “ESGAI”, le aziende possono sviluppare un potente motore di progresso che generi benefici sia per l’ambiente che per la società. Questo approccio può inoltre produrre un importante vantaggio competitivo creando valore sia per gli azionisti che per tutti gli stakeholder.
In che modo?
Sempre più aziende innovative stanno utilizzando l’AI per migliorare l’adozione delle pratiche ESG ottenendo al contempo significativi vantaggi economici. L’AI può ridurre i rischi operativi, migliorare la resilienza e ottimizzare la supply chain. I modelli predittivi e le tecnologie di monitoraggio remoto consentono di prevenire danni da eventi naturali rendendo le operations e le infrastrutture più resilienti e sostenibili.
Come funzionano i modelli predittivi e che vantaggi offrono?
La creazione dei cosiddetti “gemelli digitali”, che simulano l’impatto delle decisioni su consumi ed emissioni, può trasformare le strategie ESG aziendali stesse. Pensiamo che le aziende per prepararsi alla nuova competizione debbano prima immaginare il futuro e gli scenari, e in base a questi sviluppare strategie vincenti. La combinazione di AI e ESG potrebbe infatti raccomandare alle aziende di assicurarsi rapidamente forniture sostenibili di materie prime per essere in linea con i requisiti richiesti dai loro clienti e dai consumatori finali, potrebbe indicare quali investimenti tecnologici effettuare per sviluppare un processo produttivo più sostenibile ed infine potrebbe anche indicare come valutare attentamente la vulnerabilità dei propri asset e sistemi di legacy.
Infine i soggetti che avranno recepito in maniera autentica i principi ESG entreranno per primi nei favori dei consumatori e saranno premiati dal mercato nel lungo periodo. AI e ESG assieme possono rappresentare un importante vantaggio competitivo.
Ha esempi da raccontarci?
Per esempio, per rispondere all’aumento della regolamentazione e agli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dell’acciaio, le aziende siderurgiche stanno ripensando la produzione per avere un acciaio “verde”. Esse stanno gradualmente sostituendo gli attuali altiforni con impianti di riduzione diretta a base di idrogeno e forni ad arco alimentati da elettricità verde, sviluppando così competenze tecnologiche sostenibili non solo per risparmiare energia ma anche al fine di supportare la commercializzazione dei nuovi prodotti ottenuti. In questo modo esse proteggono la loro capacità produttive e le proprie quote di mercato mitigando i rischi connessi alle accelerazioni della regolamentazione.
Ma torniamo alla Call4Startup: come verrà annunciata la startup vincitrice?
Nextamina il 5 dicembre 2024 organizzerà il suo evento annuale. Sarà questa l’occasione in cui, in collaborazione con TiburTecHub, annunceremo la startup vincitrice del contest. Proporremo un contratto per un aumento di capitale alla startup più meritevole partecipando all’avvio di una nuova avventura imprenditoriale. Saremo i nuovi compagni di viaggio.