BetaGlue Technologies, società italiana di radioterapia chimica che sviluppa nuovi prodotti per il trattamento personalizzato dei tumori solidi, ha chiuso un round di finanziamento da 8 milioni di euro guidato da NEVA SGR e da LIFTT, con la partecipazione di FinPosillipo (Gruppo Petrone), RoMED e Giovanni Cerutti. La società impiegherà il finanziamento per raggiungere nuovi traguardi nello sviluppo delle proprie soluzioni.
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Cosa fa BetaGlue Technologies
Fondata da Francesco Izzo, oncologo e professore ordinario di Chirurgia, direttore e coordinatore della Chirurgia Epatobiliare e capo del Gruppo di Studio sui Tumori del Fegato presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, BetaGlue inizialmente si chiamava “Seventeen”. In particolar modo, la società oggi guidata dall’a.d. Colin Story, studia una nuova metodologia di terapia dei tumori, definita “BAT-90“, e ha sviluppato una tecnologia proprietaria che, grazie all’utilizzo della sola matrice biocompatibile, consente di effettuare biopsie sicure prevenendo complicanze a seguito di procedure polmonari o epatiche.
I round di BetaGlue Technologies
Questo ultimo round, il terzo per la società, è stato sostenuto da investitori che erano già entrati nel capitale nell’ambito del secondo round di finanziamento da 10 milioni di euro chiuso a luglio 2022 (che vi avevamo raccontato qui). A quel finanziamento avevano partecipato, oltre ai nomi già indicati, anche Kairos Partners SGR e Profequycapital, Innogest Capital e Panakes Partners. Questi ultimi due erano stati protagonisti anche del primo round da 4.2 milioni di euro chiuso a settembre 2016.