Quando gli startupper attenti alla sostenibilità ambientale lavorano insieme agli imprenditori di aziende agricole innovative con lo sguardo rivolto al futuro, nascono progetti straordinari. Un incontro di idee e progetti reso possibile grazie alla call4innovation Basilicata Pitch2Pitch, ideata e sostenuta da Joule, la scuola di Eni per l’impresa, in collaborazione con il Politecnico di Milano, PoliHub (acceleratore del Politecnico di Milano), ALSIA (agenzia lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura), e sostenuta dal Dipartimento delle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata.
Nei giorni scorsi, presso il Centro Ricerche di Alsia, a Metaponto, tre delle sei startup finaliste giunte al termine del percorso di selezione e formazione avviato a giugno 2022, si sono aggiudicate i Co-Innovation Award. Le startup sono state affiancate da altrettante aziende agricole lucane, per lo sviluppo dei business case. Alle startup vincitrici è andato un grant di 20mila euro, mentre alle aziende agricole sono stati assegnati 10mila euro. Premi in denaro ai quali si aggiunge il supporto di competenze utili ad accelerare lo sviluppo dei Proof of Concept tramite un programma di accelerazione di 3 mesi, e l’affiancamento di mentor e tutor di PoliHub, Joule ed Alsia.
I vincitori dei Co-Innovation Award
Startup: Trace Technologies, con il progetto Wine Tech in ambito vinicolo (team: Marco Ferrante, Carlo Capretta, Fabio di Gaetano ed il team di Argoserv by Sandhills Italy).
Co-innovation con: Asso Fruit Italia (team: Salvatore Pecchia).
Progetto: la startup abruzzese Trace Technologies ha messo a punto la web app Vigneto Sicuro, all’interno del progetto Wine Tech, e avvierà la sperimentazione con Asso Fruit Italia, organizzazione di produttori con sede in Basilicata, ma attiva in tutto il mezzogiorno. La web app consente il monitoraggio degli appezzamenti dell’azienda agricola Palmitesta, prevedendo la peronospora della vite.
Startup: AOP4Water (team: team: Alessia Falco, Antonino Fiorentino, Luigi Rizzo, Antonio Proto, Raffele Cucciniello)
Co-innovation con: Masserie Viviano (team: Antonio Nicola Viviano, Giovanna Bascetta e Aida Viviano).
Progetto: AOP4Water, startup pugliese specializzata in progettazione di impianti innovativi di trattamento acque, avvierà la sperimentazione con Masseria Viviano, azienda lucana specializzata. nell’allevamento bovino, per un progetto di economia circolare e di valorizzazione delle acque reflue.
Startup: SmartEducationLab, con il progetto Ortolino (team: Loredana Verardi, Lucio Colizzi, Emanuela Guerriero e Tommaso Adamo).
Co-innovation con: Piaceri del Pollino (team: Nicola Ciminelli, Francesco Ciminelli e Mirko Bianco).
Progetto: SmartEducationLab, startup pugliese, ha ideato il progetto Ortolino, un sistema IoT e fertirrigazione low-cost, e lo sperimenterà con Piaceri del Pollino, azienda agricola specializzata nella produzione di fragole fuori suolo nel territorio montano.
Basilicata Pitch2Pitch è la call4innovation finalizzata all’individuazione di progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili negli ambiti Agritech e Agroenergia presentati da team, ricercatori, startup e spinoff provenienti dalle Regioni del Sud d’Italia, per accelerarne la crescita attraverso il coinvolgimento attivo delle aziende agricole lucane, generando effetti positivi sulla Basilicata. Un modello di accelerazione imprenditoriale e di co-innovazione tra startup e aziende agricole, per favorire lo sviluppo di un ecosistema di innovazione in grado di generare un valore durevole per l’economia locale regionale.
Le soluzioni tecnologiche per aumentare l’efficienza dei processi e la resilienza delle pratiche agricole in modo sostenibile (Agritech) e le soluzioni in grado di ricavare energia dai materiali di scarto dai processi agricoli (Agroenergia) sono ambiti di ricerca e sperimentazione fondamentali per il benessere collettivo e la sostenibilità ambientale. Digitalizzare e innovare l’agricoltura non è più una scelta di nicchia ma una garanzia di sicurezza alimentare e salvaguardia dell’intero Pianeta. L’energia prodotta dalle imprese agricole, zootecniche, forestali e dall’agroindustria è diventata la più importante e versatile fra le fonti energetiche rinnovabili nel nostro Paese (fonte: Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Concretezza, collaborazione e trasferimento delle competenze sono gli ingredienti principali di Basilicata Pitch2Pitch. Startup e aziende agricole che affrontano e risolvono, insieme, problemi che in agricoltura si presentano ogni giorno.
Wine Tech e Asso Fruit Italia: mentor di alto livello e apprendimento sul campo
“Trace Technologies ha presentato il progetto Wine Tech con l’applicazione Vigneto Sicuro, che prevede le malattie della vite con l’obiettivo di supportare le aziende lucane – commenta Carlo Capretta, co-founder di Trace Technologies -. Consiglio a tutte le startup che si occupano di Agritech di partecipare alla call4innovation Basilicata Pitch2Pitch perché è uno dei pochissimi programmi a offrire la possibilità di collaborare con aziende agricole, che al tempo stesso sono anche clienti. È importantissimo potersi misurare concretamente con le problematiche reali che si presentano durante i processi produttivi e assimilare know-how. Inoltre, si viene a contatto con mentor di altissimo livello e si apprendono conoscenze sul campo, discutendo quotidianamente con gli esperti delle aziende agricole. Un trasferimento di competenze pragmatiche, molto prezioso per il successo di un programma di open innovation”.
“Come Asso Fruit Italia, avere l’opportunità di essere coinvolti in eventi volti all’innovazione come Basilicata Pitch2Pitch ci ha permesso di intercettare le migliori realtà innovative del centro sud nel settore Agritech, grazie all’eccellente lavoro di selezione fatto dagli enti partner dell’iniziativa – commenta Salvatore Pecchia, agronomo di Asso Fruit Italia -. Questo ci ha consentito di entrare in contatto con Trace Technologies, una realtà innovativa abruzzese con la quale stiamo portando avanti un POC volto alla sperimentazione di soluzioni innovative per la prevenzione delle malattie del vigneto nel territorio lucano. Se da un certo punto di vista, il nostro know-how è risultato di grande aiuto ai ragazzi, per affacciarsi al settore dell’uva da tavola, noi a nostra volta siamo stati contaminati da una genuinità e una freschezza imprenditoriale che ci hanno colpito. La soluzione Vigneto Sicuro che i ragazzi ci hanno sottoposto rispecchia a pieno le nostre esigenze e i nostri need come OP.
AOP4Water e Masseria Viviano: ricerca e impresa uniti per soluzioni semplici e innovative
“È la prima volta che partecipiamo a una call di questo tipo ed è stata la scelta giusta – commenta Alessia Falco, founder AOP4Water -. Abbiamo trovato il modo di rendere compatibili le nostre idee con quelle dell’azienda agricola, riuscendo a produrre delle soluzioni concrete per i problemi reali che ogni giorno si presentano sul campo. Inoltre, il tutoraggio dei mentor di Eni e del Politecnico ci ha permesso di crescere, confrontandoci con altri punti di vista molto qualificati. La nostra idea è stata revisionata e perfezionata, consentendoci di progettare una soluzione economicamente competitiva, a basso impatto ambientale. Ora procederemo con la progettazione esecutiva, direttamente nell’azienda agricola”.
Esperienza molto positiva anche per Antonio Nicola Viviano e Giovanna Bascetta della Masseria Viviano: “È stata un’esperienza bellissima e stimolante, confrontandoci con tante idee nuove. Siamo partiti da punti di vista molto differenti, trovando la sintesi con soluzioni semplici, pratiche e innovative – commenta Antonio Nicola Viviano”.
“La principale difficoltà è stata quella di trovare l’idea giusta per la nostra azienda, adattandola alle nostre specifiche esigenze – spiega Giovanna Bascetta -. L’obiettivo dell’imprenditore è di efficientare i processi produttivi, unendo le forze con AOP4Water abbiamo raggiunto il risultato. La call di Joule unisce il mondo della ricerca a quello delle imprese, un collegamento solitamente difficile da trovare nel mondo del lavoro”.
Ortolino e Piaceri del Pollino: innovazione su scala reale e prodotti calibrati per le microaziende
“Il valore aggiunto della partecipazione alla call4innovation deriva dal trasferimento delle competenze e da un approccio molto concreto ai problemi – commenta Loredana Verardi, co-founder di Smart-Education Lab, la startup che ha ideato Ortolino –. Il contributo dei mentor del PoliHub e le competenze che ci hanno tramesso sono state molto importanti ai fini del perfezionamento del nostro progetto. Inoltre, abbiamo contestualizzato meglio la nostra innovazione, collaborando con l’azienda agricola, affrontando problemi pratici”.
“In agricoltura ci sono tante belle innovazioni, ma raramente trovano applicazione nella vita reale dell’impresa – commenta Lucio Colizzi -. Grazie a Basilicata Pitch2Pitch abbiamo sperimentato la nostra innovazione su problematiche in scala reale, nei campi, collaborando con i colleghi dell’azienda agricola Piaceri del Pollino”.
“Abbiamo trovato grande disponibilità e voglia di lavorare insieme – commenta Nicola Ciminelli, agronomo dei Piaceri del Pollino – con la sperimentazione puntiamo a realizzare prodotti a bassi costi, calibrati per le microaziende come la nostra. In futuro vorremmo includere altre piccole imprese produttrici di fragole, abbassando ulteriormente il costo dell’investimento iniziale. In questo modo potremmo creare un cartello di produttori di frutti di bosco e fragole di montagne, con un marchio fortemente identitario del nostro territorio”.