Il borgo di Barchi (provincia di Pesaro e Urbino) ora è “disponibile” anche in formato 3D. L’idea è di 593Studio, società trevigiana di architettura e ingegneria nata nel 2020 a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, che ha ricostruito il paese (dove oggi vivono meno di 1000 persone) tridimensionalmente, attraverso laser scanner e droni. La città, che risale al Cinquecento, ideata dall’architetto Filippo Terzi, è un luogo iconico per gli urbanisti a livello mondiale: il marchese Pietro Bonarelli della Rovere affidò, nella seconda metà del ‘500, all’architetto la realizzazione della sua “cittadina rinascimentale” trasformando Barchi nella piccola capitale della sua signoria, creando una sorta di piccola città ideale. Dai fasti rinascimentali oggi si assiste a uno spopolamento sempre più drastico. E il borgo sta lentamente cercando una nuova identità. Anche con l’idea di contribuire alla creazione di questa nuova identità, la società trevigiana ha pensato di riprodurre il borgo in 3D. Qui oggi fa tappa il nostro Viaggio in Italia.
Leggi anche: Sfila il fashion sostenibile. Quattro sorelle bresciane e la passione per la moda che fa nascere una community green
Come nasce l’idea dello studio?
Da una parte c’è il turismo, da un’altra il coinvolgimento della comunità locale all’interno di un percorso che sappia tenere insieme tradizione, storia, cultura con l’innovazione e nuove forme di cittadinanza attiva. Così 593Studio ha deciso di acquistare Palazzo Lenci, a Barchi appunto, per renderlo un luogo di incontro, cultura, divulgazione e sviluppo di iniziative legate al rilancio dell’antico borgo medioevale. «Siamo diventati una società di ingegneria e benefit di 15 persone e altri collaboratori – racconta Michele – Il nostro studio si chiama così perché abbiamo voluto ricordare un passo delle fonti francescane che recita: “Vai e ripara la mia casa che è in rovina”». Inizialmente lo studio si è occupato della ristrutturazione della chiesa di san Damiano, proprio dove iniziò il lungo pellegrinaggio di San Francesco, per poi ampliarsi sia nelle Marche che in Puglia e perseguire anche piccole attività in Germania, tra Berlino e Amburgo, dove hanno un partner con cui gestiscono consulenze soprattutto in ambito artistico.
La ricostruzione del borgo in 3D
Attraverso rilievi con tecnologia laser scanner e il supporto di un drone, lo studio è stato in grado di ricostruire il borgo che, per la prima volta, viene riprodotto in 3D. In questo modo è possibile visualizzare ogni dettaglio semplicemente muovendo il mouse sul portale che coordina l’iniziativa. «L’animazione rientra su un software commerciale e si può navigare con una buona risoluzione online – spiega Michele – Noi riusciamo anche a gestire il file con una buona connessione web anche da casa».
Nella ricostruzione tridimensionale di Barchi è stato fondamentale l’apporto del lavoro di ricerca svolto dal giovane architetto tedesco Johannes Kreye, che ha contribuito al lavoro di mappatura ed elaborazione digitale.
Che forme prenderà il progetto?
Michele Sbrissa, CEO e co-founder di 593Studio, ha in tasca una laurea in architettura all’Università IUAV di Venezia, un master di specializzazione a Firenze e Padova e un PhD internazionale in Urbanistica con successivo post-doc di perfezionamento. Ha vissuto tra Italia e Germania e ama leggere lo spazio e la sua complessità come risultato delle relazioni che ognuno intreccia con il contesto in cui vive, ogni giorno. «Abbiamo avviato a Barchi un cantiere, ma prima di tutto un laboratorio di partecipazione, sostenibilità e inclusione seguendo i fondamentali etici che ci animano – spiega Michele – Dopo mesi di lavoro, la nostra idea è diventata un progetto grazie al coinvolgimento di una rete di attori che, assieme a noi, ha accettato di intraprendere un percorso che porterà Palazzo Lenci verso un uso nuovo, aperto e sostenibile».
Un progetto che è stato possibile soprattutto grazie alla creazione di un portale per la ricezione di proposte, consigli e idee da parte dei cittadini del borgo. «Adesso stiamo ragionando su un brevetto per quanto riguarda i laser scanner dinamici che sono come macchine fotografiche che sparano miliardi di punti nello spazio e lo riescono anche a fare in movimento. I punti raccolti con la macchina statica e dinamica poi vengono uniti assieme ai dati fotogrammetrici che arrivano dal drone», spiega Michele.
I prossimi progetti di 593Studio
I progetti di rilievo nell’ambito della conservazione del patrimonio storico e sacro di 593Studio includono l’ampliamento del complesso Santuari Antoniani di Padova, il restauro delle volte della chiesa San Francesco a Treviso, il piano di recupero per l’ex Monastero delle Clarisse a Castelfranco Veneto, la selezione per il laboratorio-concorso Cappella nel Bosco a La Verna, oltre a servizi di consulenza in varie diocesi per percorsi partecipativi comunitari e piani di valorizzazione immobiliare.
593Studio promuove l’innovazione anche in ambito accademico e, in collaborazione con gli Istituti Lasalliani e lo IUAV di Venezia, co-finanzia dottorati di ricerca nella gestione e nel recupero di beni religiosi. La ricerca in ambito tecnologico ed ingegneristico viene svolta in collaborazione con l’International University of Applied Science in Germania. «Oltre a Barchi, stiamo progettando la riqualificazione di altri borghi minori. Il nostro sogno è quello di donargli una nuova vita – conclude Sbrissa – Vorremmo anche ospitare piccoli laboratori commerciali e di artigianato e spazi dedicati all’arte e alla cultura, in collaborazione con le associazioni locali. Già a fine settembre terremo una serie di incontri per estendere questo progetto soprattutto nella zona del marchigiano, nel comune di Castelfranco Veneto per il piano di riqualificazione dei portici».