La quarta tappa del nostro viaggio tra le startup for kids guarda al commercio generato dai più piccoli. Solo la moda junior nel nostro Paese vale più di 3 miliardi e ha proprio nei marketplace online e nell’export il suo punto di forza. Succede così che al calo delle nascite corrisponda un aumento degli store sul web…
Un nuovo nato in famiglia, si sa, porta a spese e acquisti, che continuano per tutto il tempo di crescita del bambino. Non è un caso che, nonostante il calo delle nascite, gli e-commerce verticali dedicati all’infanzia crescano e con loro le startup del settore. Ma che cosa comprano i genitori online? L’interesse maggiore si concentra verso i prodotti di prima necessità e quelli legati alla sicurezza con un 85,3%, mentre i prodotti legati all’intrattenimento hanno una percentuale di interesse del 14,7%.
Se si sceglie di comprare beni di prima necessità – dai biberon, ai passeggini ai pannolini – online, è possibile risparmiare in media un buon 10%. A scattare la fotografia del settore sono dati Idealo, la piattaforma di confronto di prezzi d’acquisto online. Anche i giocattoli sembrano essere più convenienti online: il risparmio si attesta intorno al 10,4%. I più convenienti sono i libri per l’infanzia con un risparmio del 29,4%, ai quali seguono i peluche, i giochi motori, le giostrine e le palestrine per i neonati, i giocattoli per il bagnetto. Per l’abbigliamento il risparmio medio sale quasi al 20%.
Soltanto il comparto della moda junior vantava nel 2021, ultimi dati disponibili, un fatturato in crescita (+15,5%), pari a poco più di 3 miliardi, ovvero su valori solo lievemente inferiori a quelli del 2019, secondo i dati di Sistema moda Italia. Un sistema che si regge anche grazie all‘e-commerce che fa sì che l’export di comparto, dopo la flessione del 13,7% nel corso del 2020, abbia archiviato un aumento del 18,6% (1,3 miliardi di euro).
Non è un caso che, oltre ai grandi siti di e-commerce generalisti e quelli legati a brand storici della prima infanzia, siano nati in Italia e in Europa diversi siti di e-commerce dedicati.
Family Nation, e-commerce globale
Emilia e Aidan, dopo aver viaggiato, lavorato e vissuto in più di 60 paesi con le Nazioni Unite, hanno deciso di fare base per un po’ a Firenze, città natale di Emilia. È lì che nasce il progetto Family Nation, shop online dove si può acquistare una collezione dei migliori brand per bambini e pre-maman provenienti da tutto il mondo. “Il nostro lavoro con le Nazioni Unite – raccontano i fondatori – ci ha portato a viaggiare e vivere ai quattro angoli del mondo, prima da soli e poi con i nostri due bambini. Abbiamo creato Family Nation per genitori e famiglie come noi che vogliono vivere e sentirsi bene ed essere sempre pronti per nuove avventure. Troppo spesso come mamme in attesa o famiglie con bambini piccoli ci sentiamo costretti a sacrificare stile, comfort e sostenibilità per circondarci di oggetti di cattiva qualità o per indossare abbigliamento lontano dal nostro gusto. Con Family Nation vogliamo aiutare famiglie e genitori a scegliere per sé e per i propri bambini oggetti e abbigliamento belli, funzionali e innovativi che aiutino a farci sorridere e ad apprezzare ancora di più quell’allegra e ricca confusione che è la vita in famiglia. La ricchezza di spunti che abbiamo raccolto da famiglie e genitori di oltre 40 paesi ci ha spinto a riunire questo caleidoscopio globale di idee in un unico spazio online bello ed efficace, arricchito da consigli e guide pratiche per rendere lo shopping un’esperienza facile e piacevole”.
La società ha chiuso il 2021 con un fatturato di oltre 6 milioni e 250mila euro e 32mila clienti serviti attraverso la piattaforma di e-commerce. Family Nation, divenuta società benefit in questo ultimo anno, aiuta le famiglie a scegliere oggetti e abbigliamento sostenibili e di qualità. Family Nation è cresciuta all’interno dell’ecosistema dello startup studio di Nana Bianca, partecipando a un programma di accelerazione e incontrando i primi investitori.
Le box etiche di Tilla
Tilla è una startup etica fondata nel 2019 da Margherita Barin, che persegue obiettivi di solidarietà sociale e sviluppo sostenibile. Ogni acquisto permette di donare beni di prima necessità alle mamme che ne hanno più bisogno, sostiene l’emancipazione femminile e promuove un mondo del lavoro più equo e a misura di vita, grazie alla collaborazione con associazioni e imprese che si impegnano a fare la differenza nella vita delle persone. Le confezioni in legno Tilla Baby Box, disponibili anche su misura e personalizzabili, contengono prodotti provenienti da filiere etiche certificate, valutati e testati, oltre a una guida con i suggerimenti per utilizzare i prodotti, i consigli degli esperti e le informazioni più utili sul parto, il puerperio e il primo anno di vita del bebè.
L’italiana acquisita da Stokke
Mukako nasce nel 2015 da un’idea di Martina Cusano ed Elisa Tattoni. Il portale offre articoli per la prima infanzia, giocattoli e pezzi di design, anche originali, con un comune denominatore: la qualità. Oltre a prodotti di branbd scelti, il sito inizia a commercializzare anche il loro MUtable, una rivisitazione moderna del tavolo per i piccoli, pluripremiato a livello internazionale. Il tavolo da gioco in legno multifunzione è venduto in tutto il mondo tanto che nel 2021, in un momento di grabde difficoltà per l’azienda made in Italy, a notarla e “salvarla” è stata la norvegese Stokke, “madre” del famoso seggiolone “Trip Trap”, uno dei più venduti e apprezzati nel mondo. Mukako veniva da un dissesto finanziario, era in concordato preventivo, e i norvegesi hanno deciso di acquistarla. Ora Mukako e i suoi prodotti rientrano nella filiera Stokke.
L’e-commerce di giocattoli vintage
Di nascita più recente è Vintoys, startup salentina fondata nel 2021 da Renato Manni. Vintoys è un negozio e un e-commerce dedicato ai giochi retrò. “L’azienda nasce da una mia convinzione, se non una legge di vita: beato chi non smette mai di giocare!”, dichiara il fondatore. A unirsi a Manni nell’ideazione e implementazione della startup sono Francesco Pio Manca, Alessia Petino e Luigi Carratta, tre studenti dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, scuola nota in Italia per incentivare e guidare i propri alunni nell’ideazione e implementazione di startup innovative. Il target dell’azienda non sono solo i genitori che vogliono fare un regalo un po’ più ricercato ai propri figli, ma anche adulti appassionati e collezionisti.
La risposta dei “big” di settore
Il settore della vendita digitale di articoli per l’infanzia è così interessante che anche i brand storici decidono di investirci. È il caso di Angelini Industries e PRG Retail Group, che hanno lanciato l’anno scorso iMammaShop, piattaforma di e-commerce interamente dedicata alle mamme in attesa, ai nuovi genitori e alle famiglie con bambini. Sin dalla fase della gravidanza e della creazione della lista nascita – sempre più condivisa con amici, zii e nonni – iMammaShop partecipa alla vita familiare. L’obiettivo è semplificarla e renderla sostenibile offrendo un ampio catalogo di prodotti selezionati da Prénatal, che spaziano dalla puericultura, all’abbigliamento, al gioco. Il catalogo presenta anche i prodotti di Angelini Industries (articoli per la cura della persona e l’igiene) e i giochi educativi Lovely Mind, creati da Angelini Consumer e Fondazione Montessori Italia con l’obiettivo di accompagnare lo sviluppo cognitivo dei più piccoli, da 0 a 36 mesi.
La piattaforma norvegese
Crescono anche progetti innovativi che garantiscono sostenibilità attraverso una nuova visione del second-hand: Vigga è una piattaforma di e-commerce danese di abbigliamento per neonati e bambini fino a tre anni. I capi sono venduti online con un servizio in abbonamento, per offrire ai genitori la possibilità di vestire i propri figli con abiti usati di qualità, realizzati con tessuti eco-sostenibili. L’e-commerce offre un abbonamento a 48 euro al mese e man mano che il bambino cresce, Vigga propone una nuova collezione di capi di taglia più grande, facendosi restituire i vestiti piccoli in un punto di raccolta: più di 4.000 in tutta la Danimarca grazie alla collaborazione con la società di consegne Dao, in location che vanno dai grandi supermercati a stazioni di benzina a piccoli negozi di alimentari.