Marc Wietfeld, Stefan Röbel e Maximilian Wied sono ex soldati che hanno deciso di fondare una startup, ARX Robotics, per produrre robot da impiegare sia in contesti bellici, sia per scopi civili. L’azienda, fondata in Germania, ha appena chiuso il suo round seed da 9 milioni di euro guidato dal NATO Innovation Fund, che ha partecipato come lead investor, con la presenza anche di Project A Ventures e Discovery Ventures. Project A Ventures aveva guidato il round pre seed da 1,5 milioni di euro nel 2023 da 1,5 milioni di euro.
Cosa fanno i robot di ARX
Al momento i robot militari della startup vengono impiegati per le operazioni di sei eserciti europei come quello austriaco e tedesco. Come si legge su Tech.eu, le sue tecnologie stanno servendo anche la resistenza ucraina che, su droni e altri veicoli a guida remota, sta facendo grande affidamento dall’inizio del conflitto nel 2022 per contrastare l’avanzata russa.
I veicoli cingolati della serie GEREON possono servizi in varie situazioni in ambito bellico, dalle operazioni di addestramento con simulazione di spari fino alle fasi di emergenza sul campo, come ad esempio il soccorso e il trasporto di persone ferite da mettere al sicuro. Come scrivevamo, c’è anche la funzione che può disturbare il segnale dei droni nemici o segnalare la presenza di mine.
Leggi anche: Vertice NATO, a Vilnius il lancio del fondo VC da 1 miliardo di euro sulle innovazioni per la Difesa
Perché gli eserciti hanno bisogno dei robot
L’ambito defence tech è in costante crescita, con investimenti che coinvolgono importanti player come appunto la NATO, che nell’estate 2023 ha annunciato il lancio di un fondo VC da 1 miliardo di euro (l’Italia vi ha partecipato con appena 8 milioni). «Gli eserciti delle democrazie occidentali non sono preparati alla guerra robotica – ha commentato Wietfeld, il Ceo della startup che ha appena raccolto 9 milioni di euro -. Per migliorare significativamente le capacità delle nostre forze armate e fungere da moltiplicatore di forze, è necessaria una massa critica interconnessa di sistemi terrestri autonomi senza pilota».