Sviluppare videogiochi pronti per andare sul mercato consumer è l’obiettivo dell’iniziativa, lanciata da Regione Lazio, Ministero della Cultura e Cinecittà SpA insieme a IIDEA, Sony, Epic Games e Acer
Dieci startup e un percorso di cento giorni per arrivare sul mercato con titoli di impatto e forte richiamo per gli appassionati. Questa è la missione di Cinecittà Game Hub, l’acceleratore dedicato al mondo videoludico nato grazie all’impegno congiunto di Regione Lazio e Ministero della Cultura-Direzione Cinema e Audiovisivo – che hanno approntato un progetto di più ampio respiro per supportare le giovani imprese di settore – in partnership con IIDEA (Italian Interactive & Digital Entertainment Association, l’associazione di categoria che riunisce produttori di console, editori e sviluppatori di videogiochi) e Cinecittà SpA, che mette a disposizione le strutture e una lunga e famosa storia di successi ed esperienze nel mondo dell’audiovisivo. All’iniziativa partecipano, inoltre, anche tre grandi realtà di settore, come Acer, Epic Games e Sony Interactive Entertainment Italia.
Selezionate tramite un bando pubblico, le dieci startup saranno accompagnate in un cammino di crescita in ambito produttivo e imprenditoriale che avrà inizio il prossimo 10 gennaio e si concluderà il 22 aprile, con un demo day finale in cui ogni team potrà raccontare e mostrare il rispettivo prodotto a un pubblico di investitori e publisher nazionali e internazionali. Nel mezzo si svilupperà il programma che si articola in appuntamenti settimanali seguendo tre direzioni diverse: Business, Production e Inspirational. A coordinare i lavori sarà Mauro Fanelli, cofondatore e amministratore delegato dello studio di sviluppo indipendente MixedBag e già vicepresidente IIDEA, che guiderà un gruppo di tutor formato, tra gli altri, da Elisa Farinetti (Broken Arms Games), Luca Marchetti (Studio Evil), Elisa Di Lorenzo (Untold Games) e Daniele Azara (One-O-One Games).
“Si tratta di una iniziativa rilevante, avviata con un bando pubblico di Lazio Innova e di Cinecittà che ha permesso di selezionare dieci startup promettenti. L’intento era individuare progetti mirati allo sviluppo di giochi pronti per andare sul mercato, orientati al mercato consumer e non di natura Educational o b2b, bensì titoli col potenziale per attirare un’ampia fascia di pubblico. Per farlo avevamo bisogno di team completi e competenti, in grado di portare a termine il compito seguendo un piano fattibile sia per budget che per ambizioni del progetto”, spiega a StartupItalia Mauro Fanelli.
“L’obiettivo è agevolare la produzione e lo sviluppo dei giochi. Per questo il programma di accelerazione prevede un supporto formativo e un investimento di 60.000 euro per ognuna delle dieci startup. Anche se la cifra in assoluto è bassa per una produzione nel mondo gaming, si tratta di fondi che devono aiutare i team a migliorare le attuali versioni giocabili e il materiale di pitching in modo da attirare ulteriori fonda da publisher e investitori. Sono inoltre fondi pubblici messi a disposizione da Regione Lazio e Cinecittà, sui quali non c’è il ritorno per l’investimento fatto né viene richiesta equity alle aziende sostenute”, aggiunge Fanelli.
A sottolineare l’importanza del progetto per tutte le parti in causa è Nicola Maccanico, amministratore delegato di Cinecittà: “Il Game Hub è una sfida strategica per guardare al futuro. Avere qui dieci start up, 7 costituite e 3 in fase di costituzione, è un modo per guardare avanti, specie ora che il mondo dell’audiovisivo ha smesso di pensare ai videogiochi con diffidenza. Il settore audiovisivo e i videogame avranno sempre più occasioni per sovrapporsi in modo dialettico creando, con la realtà virtuale, interi mondi digitali che sono l’avvenire anche per il modello di produzione audiovisiva e la premessa per l’evoluzione degli Studios. Cinecittà sta puntando molto sulla realtà virtuale e l’esperienza dell’Hub ha quindi un valore fortemente industriale, oltre che simbolico”.
Un altro punto chiave del progetto l’ha evidenziato Tiziana Ena, PBU and Greek Market Head di Acer, partner del programma che fornirà ai partecipanti pc e monitor della gamma Predator, dedicata proprio al mondo gaming. “Il settore rappresenta un condensato di opportunità economiche, occupazionali, didattiche, relazionali e di intrattenimento, con un impatto importante sulla società e sull’economia. Al di là dello svago, i videogame aiutano a sviluppare abilità di problem solving, a prendere decisioni velocemente e ad apprendere competenze specifiche. Si tratta, inoltre, di un settore che ha un impatto significativo sull’economia italiana, con un giro d’affari di quasi 2,2 miliardi di euro nel 2020, cresciuto del +21,9% rispetto al 2019 e raddoppiato rispetto al 2016”.
A proposito di numeri, va tenuto a mente che l’industria del gaming conta in Italia 160 imprese, 1.600 addetti (di cui il 79% con meno di 36 anni), 90 milioni di euro di fatturato (fonte Rapporto IIDEA-Censis: Il valore economico e sociale dei videogiochi in Italia). Cifre importanti che rappresentano però solo la superficie di un comparto in costante sviluppo: “Il Game Hub di Cinecittà è una innovazione importante e un esempio, perché il valore della produzione italiana di videogiochi arriva solo a 80 milioni in un settore che globalmente nel paese ha una dimensione economica di 2 miliardi. Siamo in ritardo, questo ritardo va colmato e Cinecittà sta dando un contributo importante in questa direzione”, chiarisce Marco Saletta, presidente di IIDEA.
Questo, infine, l’elenco delle startup, con i rispettivi titoli, selezionate per prendere parte al percorso di sviluppo:
– Adalot Networks con “SATAN JR”, un’avventura grafica a fumetti piena di puzzle da risolvere, enigmi improbabili e dark humour.
– Baryonyx Games con “Der Marsch”, che racconta come durante l’epica battaglia di Stalingrado un gruppo di soldati dell’Asse, guidati da un giovane tenente, si ribella agli ordini e smette di combattere.
– Codemount Studio con “Mega Chickens”, un gioco multiplayer di carte collezionabili online basato su un’ambientazione ironica e unica. Il gioco si avvale anche della possibilità di produrre e acquistare NFT legati ai personaggi.
– Ghostshark con “TOPO.B”, un action/adventure in pixel art e stile retrò, che dà al giocatore reminiscenze dei classici anni Ottanta e Novanta.
– Keiron Interactive con “Movin Force”, un fitness casual VR game capace di far divertire il giocatore e contemporaneamente fargli bruciare calorie.
– Mad Pumpkins con “Movierooms”, un gioco gestionale per PC e Mac OS, dove il giocatore deve gestire il proprio cinema-teatro dagli albori del Novecento facendolo evolvere fino ai giorni nostri.
– Mav Reality con “Sephirot – il Gioco”, basato su drammaturgie ipertestuali, algoritmiche e procedurali con attori e giocatori che condividono uno stesso spazio digitale.
– Overdroid con “Hexarchia”, un videogioco di guerra e strategia a turni in tempo reale ispirato agli scacchi, con le più importanti civiltà della storia che si scontrano per il dominio del mitico mondo in cui il gioco è ambientato.
– Rednoy con “Caracoles”, un running game multiplayer (locale e online) atipico, di una lentezza esilarante ma che sa essere insospettabilmente competitivo e ricco di colpi di scena.
– Sedleo con “1348 (working title)”, un action-adventure in terza persona ambientato nell’Italia medievale.