I ragazzi del team “2IB-OMBI” dell’Istituto “Fedi-Fermi” di Pistoia sono arrivati primi alle selezioni italiane di FIRST LEGO League. Ora hanno la possibilità di andare alle finali mondiali negli Usa: per sostenere i costi del viaggio hanno aperto una raccolta fondi online
Sono i campioni italiani di FIRST LEGO League (FLL), il concorso mondiale per ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano robot innovativi da impiegare nella vita di tutti i giorni. Arrivati primi in Italia, i ragazzi del team “2IB-OMBI” dell’Istituto “Fedi-Fermi” di Pistoia, hanno ora l’opportunità di volare negli Usa, a Saint Louis, per le finali mondiali dal 22 al 25 aprile. Portare tutto il team in America, però, richiede molti soldi. Per questo i ragazzi hanno aperto una raccolta fondi online, come spiegano sul loro sito: “Sembra strano come una competizione scientifica possa influenzare le vite di semplici ragazzi, per la prima volta ci siamo trovati a dover non correre da soli, ma a collaborare per un unico obiettivo, e in questo la scuola ci ha sostenuto. Abbiamo capito che qualsiasi idea poteva essere fondamentale, che ogni singolo contributo poteva fare la differenza. I risultati raggiunti sono stati al di sopra di ogni nostra aspettativa, e siamo ancora più intenzionati a dare il meglio di noi, ma per riuscirci abbiamo bisogno di aiuto”.
Federica Bettin insegna scienze e tecnologie applicate. Con le sue tre classi (tutte al secondo anno) ha lavorato da ottobre a febbraio per le selezioni nazionali di FIRST LEGO League. “Al progetto ha partecipato l’intera classe. Il carico di lavoro è stato suddiviso in piccoli gruppi, e tutto è stato fatto durante le ore curriculari. Da una parte si pensava a un progetto scientifico da proporre, dall’altra si programmava e costruiva il robot, esattamente come prevede il regolamento della FLL. Il team che ha vinto la selezione italiana ha presentato un metodo di apprendimento della storia romana mediante realtà aumentata”.
Il progetto dei libri aumentati
L’idea dei ragazzi del “Fedi-Fermi” di Pistoia riguarda lo studio della storia, dunque. Il team ha cercato un modo per applicare la realtà aumentata ai libri di testo, in modo che i ragazzi possano avere, mentre studiano sui libri, traduzioni automatiche, video di approfondimento, e la possibilità di condividere le loro conoscenze in tempo reale. Grazie alla loro intuizione, gli studenti potranno vedere ciò che studiano attraverso modelli 3D che escono direttamente dal libro di testo. Questi modelli possono essere ruotati e ingranditi con il semplice uso di tablet e smartphone. Il sistema è semplice: le pagine contengono dei loghi decodificabili che permettono la visione di un oggetto in tre dimensioni. Questo procedimento aiuta la memoria dello studente e la sua comprensione dei fatti, soprattutto per quanto riguarda la storia: mentre studi un’antica battaglia, ne puoi vedere la ricostruzione in tempo reale, e in tre dimensioni.
La competizione
Non solo robotica. Alla FLL ci tengono a sottolineare che non si tratta di una semplice gara tra robot, ma di scienza applicata per inventare soluzioni a problemi di interesse generale. La competizione nasce dalla collaborazione tra la LEGO, famosa azienda danese di mattoncini di plastica, e la FIRST (acronimo dell’Associazione americana For Inspiration and Recognition of Science and Technology, ovvero “Per l’ispirazione e la valorizzazione di Scienza e Tecnologia”). Tutti i partecipanti utilizzano i LEGO Mindstorms per la realizzazione dei loro robot: in questo modo si mettono sullo stesso piano concorrenti di età differenti e provenienti da diverse parti del mondo. Le nazioni partecipanti sono 70, e responsabile della competizione, per l’Italia, è la Fondazione Museo Civico di Rovereto. La FLL si vince superando 4 prove: gara di robotica, progetto tecnico (ovvero ricerca di soluzioni robotiche innovative per risolvere alcune missioni proposte al momento), progetto scientifico (presentazione di una ricerca scientifica sulla tematica assegnata), e qualità generale del team.
La raccolta fondi
“Andare negli Stati Uniti è una bella occasione per i ragazzi, ma non possiamo chiedere alle famiglie uno sforzo economico così grande. Abbiamo deciso di formare un team di 10 ragazzi su tutta la classe e avviare una raccolta fondi per permettere a loro di partire” spiega la professoressa Bettin. Il costo totale del viaggio è stato quantificato in 30 mila euro: per ora è stato raccolto solo il 25% della quota. “Stiamo battendo il territorio per cercare degli sponsor che possano aiutarci. Ma il tempo corre e se non raggiungiamo il monte finale i ragazzi dovranno rinunciare al loro sogno, per cui hanno lavorato tanto”. Speriamo che non debbano farlo.
Chi vuole aiutare il team dell’Istituto “Fedi-Fermi” ad andare in America può inviare il suo contributo con paypal o con bonifico. IBAN: IT37K0626013827000000003C01 intestato a: “I.T.I.S. Silvano Fedi”.