L’investimento da parte dei due big a dieci anni di distanza da quando Marco Magnocavallo con Juliette Elodie Bellavita, Cristiano Pellegrino, Riccardo Zilli e Marco Sangiovanni mettevano insieme i primi pezzi del puzzle. “Nel 2021 abbiamo spedito oltre 5 milioni di bottiglie a più di 300.000 clienti e abbiamo chiuso a 76 milioni di euro di fatturato rispetto ai 37 dell’anno prima”
Il percorso era iniziato nel 2021, quando Campari Group e Moët Hennessy, la divisione vini e liquori di LVMH avevano siglato una joint venture per acquisire il 50% di Tannico, la scale up fondata nel 2013 da Marco Magnocavallo e specializzata nell’e-commerce di vini e spirits. Nel giugno 2020 era stata Campari a comperare il 49% delle quote (con opzione per il 100% entro il 2025) poi confluite nella nuova joint venture 50/50 (il 50% del capitale della nuova società è stato venduto da Campari Group a Moët Hennessy per un corrispettivo di 25,6 milioni di euro). Oggi la joint venture tra i due colossi ha acquisito il cento per cento delle quote della società per costruire un player di e-commerce paneuropeo di fascia alta a favore di tutti i marchi di vino e spirit e dei loro consumatori europei. Startupitalia ha intervistato il fondatore Marco Magnocavallo.
Siete quasi un unicum in Italia, un chiaro esempio di open innovation, dove grandi corporate acquisiscono imprese digitali per innovare. Come ci si sente?
Non si tratta proprio di open innovation: non è un’azienda che ci ha acquisiti, quanto due grandi multinazionali che si sono messe insieme e hanno deciso di investire in una società che resta completamente indipendente. Siamo soddisfatti, ma è semplicemente l’epilogo di un percorso già cominciato l’anno scorso. La curiosa coincidenza è che la notizia è uscita proprio a dieci anni di distanza da quando con Juliette Elodie Bellavita, Cristiano Pellegrino, Riccardo Zilli e Marco Sangiovanni mettevamo insieme i primi pezzi del puzzle.
Come è cresciuta Tannico in questi anni?
Sono stati anni straordinari, il lockdown ha dato una spinta forte nel 2020, l’anno scorso abbiamo acquisito Valap, piattaforma leader in Francia nell’e-commerce di vini e così siamo diventati un gruppo che ha ormai più di metà del giro affari all’estero tra Francia e altri 20 paesi del mondo. Ma in questi dieci anni Tannico è passato da un semplice negozio online di vino a un gruppo con attività nel B2C in venti paesi del mondo, servizi nel B2B con Tannico.biz e WinePlatform, una presenza nel mondo fisico con il Wine Bar e Wine Corner. Senza dimenticare l’education con la Tannico Flying School sia in presenza che su Youtube e podcast e un catalogo di vini di importazione diretta e da collezione che fa invidia a tanti distributori con esperienza decennale.
E com’è andato il 2022?
Il 2022 è un anno di stabilizzazione e ora il progetto che stiamo spingendo è Wine platform, una piattaforma per cantine che permette loro di vendere ai loro clienti finali sfruttando la nostra logistica e la nostra infrastruttura digitale. Inoltre stiamo consolidando anche i business paralleli, come la nostra piattaforma education e i wine bar.
Si tratta di progetti che continueranno?
Il wine bar di Milano in via Savona funziona benissimo per ospitare eventi così come per far vivere l’esperienza Tannico ai clienti. Ora è un progetto pilota, sarà la nuova proprietà a decidere se ampliarlo o meno.
Parliamo di numeri…
Nel 2021 abbiamo spedito oltre 5 milioni di bottiglie a più di 300.000 clienti e abbiamo chiuso a 76 milioni di euro di fatturato del Gruppo, rispetto ai 37 dell’anno prima. Tannico conta un’ottantina di persone tra le due sedi di Milano e Parigi. Nulla di tutto questo si sarebbe potuto costruire senza il contributo fondamentale dei tanti giovani che nel corso degli anni si sono uniti alla squadra. Giovani che sono a mano a mano cresciuti portando un’energia e una passione che ha dato la benzina al team anche nei momenti più complicati.
Tu che ruolo avrai nella nuova società?
Dal 1 gennaio 2023, Thierry Bertrand-Souleau assumerà la guida di Tannico, prendendo il mio posto nel ruolo di amministratore delegato. Io sarò presidente onorario per mantenere continuità nell’impostazione strategica della piattaforma.
Poi che farai? Sei un imprenditore seriale (prima di Tannico Marco ha fondato Blogo ed Eboox, ndr), hai già in mente qualcosa di nuovo?
Dopo dieci anni di Tannico e oltre venticinque da imprenditore ne approfitto per tirare il fiato davanti a un buon bicchiere di vino comprato su Tannico, ma senza dover guardare le statistiche. Che relax! Mi prendo un po’ di vacanza e chissà che non mi venga qualche idea…