La startup livornese 3DNextech, specializzata nello sviluppo di soluzioni connesse al mondo della manifattura additiva e della stampa 3D, ha annunciato la chiusura di un round di investimento da 1,5 milioni di euro. L’operazione vede l’ingresso nella compagine societaria di EUREKA! Venture SGR, lead investor al fianco di RoboIT e del fondo di co-investimento regionale Toscana Next.
Andrea Arienti, Ceo e Founder di 3DNextech, ha dichiarato: «Grazie alla collaborazione strategica con Eureka!, e all’ingresso di nuovi investitori, siamo pronti per proseguire ulteriormente lungo il nostro percorso di sviluppo. Puntiamo a triplicare l’attuale team, raddoppiare il fatturato e a proiettarci verso un nuovo round di serie A da concludere nel primo trimestre del 2025».
Questo round di finanziamento è finalizzato a consolidare la posizione di 3DNextech sul mercato. Con un focus specifico sul 2024 e 2025, la roadmap futura si basa sull’ampliamento delle soluzioni tecnologiche, supportato dal consolidamento del team. La startup era tra le decine presenti nella delegazione italiana che ha partecipato all’ultimo CES di Las Vegas.
Claudia Pingue, Responsabile fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital, ha aggiunto: «La tecnologia sviluppata da 3DNextech evolve il panorama della manifattura additiva equiparando o addirittura superando i prodotti plastici ottenuti attraverso i processi industriali tradizionali».
Cosa fa 3DNextech
Utilizzando polimeri termoplastici come ABS (Acrilonitrile butadiene stirene) o derivati della cellulosa le creazioni tridimensionali presentano spesso piccole imperfezioni e increspature che rendono la superficie rugosa e poco “piacevole” al tatto e all’occhio. E soprattutto, rendono il prodotto privo delle caratteristiche fisiche e meccaniche indispensabili per utilizzi industriali.
Per risolvere questo problema 3DNextech ha sviluppato una tecnologia basata su un innovativo processo chimico-fisico e un ampio portafoglio di brevetti, alcuni già concessi a livello internazionale. Gli oggetti vengono lavorati in modo tale da renderli malleabili: le catene di polimeri della plastica si riallineano e, nelle operazioni di finitura, gli oggetti diventano lucidi e resistenti, impermeabili e pronti per essere verniciati o metallizzati.
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Oltre a dare vantaggi meccanici ai singoli prodotti, la tecnologia 3DNextech abilita tutta una nuova filiera per la produzione degli oggetti in plastica, perché si possono ottenere prodotti di qualità paragonabile a quelli ad iniezione ma producendone solo nella quantità necessaria e direttamente in loco.
Il primo dispositivo ad integrare questa tecnologia è 3DFinisher, la stazione di finitura da utilizzare come complemento di una stampante 3D che è in grado di “smussare” le imperfezioni dell’oggetto e restituire un prodotto rifinito in ogni singolo aspetto. I campi di applicazione di questa tecnologia sono i più vari, dall’automotive al design, dalla nautica al settore medicale.