20Seconds ha vinto la seconda edizione del nostro Community Award. La realtà nata a Napoli e fondata da Bruno Sculli batte Organoids Factory Lab, che sviluppa colture cellulari 3D (organoidi) derivanti da vari tessuti umani. Scopriamo che cosa fa la startup vincitrice della nuova edizione del nostro Community Award.
Community Award, chi è la vincitrice
Un premio a un social che arriva da una community social. La vincitrice, 20Seconds, propone, infatti, un social network in cui gli utenti possono caricare dei video brevi per entrare in contatto con lavoratori o aziende, come se si trovassero in un “Work Talent Show”. Sia i richiedenti che i proponenti possono creare profili personalizzabili e caricare video di 20 secondi che saranno visibili scrollando nella home (ordinata per trend o recenti attraverso l’algoritmo proprietario), con l’obiettivo di mostrare il proprio talento o la propria realtà. In questa nuova edizione del Community Award sono stati conteggiati più di 21.000 voti, secondo 20Seconds per il loro team a fare la differenza è stata la trasparenza. «Ci speravamo tanto di vincere questo riconoscimento ma non ne eravamo certi, sicuramente ci siamo impegnati», racconta il fondatore Sculli.
Cosa c’è nel futuro di 20Seconds?
«Attraverso un algoritmo proprietario, da gennaio punteremo tutto sull’AI che integreremo nella nostra piattaforma. Su 20Seconds i lavoratori possono contattare direttamente le aziende, e viceversa, tramite la chat. In futuro vorremmo anche seguire tutto il processo di gestione dei contratti di lavoro e per fare questo stiamo stringendo accordi con importanti aziende che si occupano di lavoro». Intanto, nel prossimo anno nel cassetto di 20Seconds c’è un round in programma: «Si aggirerà tra i 300mila e i 500mila euro. Al momento la nostra app, disponibile solo su dispositivi mobili – e presto anche dal web – ha registrato più di 30mila utenti».
Nella sezione “Progetti” di 20Seconds, gli innovatori hanno a disposizione 3 minuti di tempo per presentare la loro idea rivoluzionaria e attrarre nuovi finanziatori. «Ci rivolgiamo a un target che va dai 50 ai 18 anni e vogliamo implementare anche un’area dedicata ai concorsi», conclude il CEO.