Il New Scientist ha raccolto una serie di consigli per studiare in modo efficace e ricordare le cose più a lungo. Uno su tutti: allenare la forza di volontà ed evitare l’autocommiserazione
Far finta di dover spiegare qualcosa a qualcuno, tipo a un allievo, aiuta a organizzare i ricordi. Gli adolescenti apprendono di più dopo pranzo, anziché dopo cena, mentre le distrazioni possono essere molto utili a ricordare più a lungo determinati concetti. Per lo studio di una materia, per l’esercizio di una nuova competenza o di un’altra lingua, esistono delle tecniche per imparare meglio e più in fretta. Le ha elencate il New Scientist raccogliendo vari studi sul tema.
1. Le ore migliori del giorno
Le ore migliori per apprendere non sono uguali per tutti. Mentre gli anziani danno il meglio di loro al mattino, e al pomeriggio “girano al minimo”, per i giovani è l’esatto opposto: i ragazzi tra i 16 e 17 anni hanno il loro picco di apprendimento alle 3 del pomeriggio piuttosto che alle 9 di sera. Questo significa che mettersi a studiare dopo pranzo è efficace, mentre aprire i libri dopo cena, molto meno.
2. Auto-interrogazione
Secondo molti studi, una delle più efficaci strategie di apprendimento è l’autoverifica. Interrogarsi continuamente su ciò che si sta imparando è un ottimo strumento di apprendimento: questo include il ripassare a mente e farsi delle domande, anche senza sapere la risposta. Uno studio effettuato dal team di Nate Kornell del Williams college di Williamstown, negli Usa, ha scoperto, infatti, che non è tanto importante saper dare la risposta, ma è importante provarci. Anche se la risposta la darà un altro, il nostro tentativo ci resterà in mente e la prossima volta riusciremo a rispondere in prima persona.
3. Fare qualcos’altro
Si può imparare anche quando apparentemente non si sta imparando nulla. Secondo alcuni test svolti su dei volontari alla Northwestern university di Evanston, negli Usa, subito dopo un periodo di apprendimento attivo (cioè dopo qualche ora di studio) i volontari continuavano ad imparare anche se avevano smesso di concentrarsi in modo attivo. In altre parole, ci sono delle competenze, come ad esempio il riconoscere suoni o l’imparare vocaboli stranieri, che si possono apprendere anche facendo qualcos’altro, come cucinare, scrivere una email, fare le pulizie.
4. Le distrazioni sono positive
Abituarsi alle distrazioni è un fattore positivo. Distrarsi mentre si sta studiando può essere utile se si verrà distratti anche mentre si dovrà usare quello che si sta imparando. I fattori ambientali presenti nel contesto in cui stiamo studiando ci aiutano a ricordare meglio: per esempio se associamo determinate parole o concetti a odori o immagini, questi restano più facilmente impressi nella memoria.
5. Studiare in gruppo
La discussione è un ottimo sistema di apprendimento. Dopo aver studiato da soli, infatti, se si discutono gli argomenti trattati in un gruppo, lo studio risulta più efficace. L’utilità sta soprattutto nel farsi domande a vicenda: una volta confrontate le varie risposte, bisognerebbe poi tornare a studiare da soli.
6. Giocare ai videogames
I videogiochi sviluppano nel cervello modelli di coordinazione tra gli occhi e le mani, che risultano essere molto utili anche in altri ambiti di applicazione. Un videogame come Call of Duty, ad esempio, permetterebbe di apprendere più rapidamente la coordinazione tra sensi e capacità motorie: questa abilità è utile se si sta imparando a praticare un nuovo sport o a suonare uno strumento.
7. Rilassarsi
Il relax è amico dello studio. Durante il periodo di riposo il cervello ha la possibilità di consolidare le informazioni e memorizzare i concetti appresi. Quindi se stiamo cercando di mandare nozioni a memoria, la cosa migliore è fare una pausa: non occorre necessariamente dormire, è sufficiente rilassarsi.
8. Fare finta di insegnare
Il miglior modo per capire quanto si conosce di un argomento è cercare di spiegarlo a qualcuno. Fare finta di dover insegnare a un allievo la materia che si sta imparando è un buon modo per organizzare i ricordi nella testa e disporli secondo un percorso logico; e naturalmente per individuare le lacune.
9. Ripassare
Per ricordare più a lungo, occorre ripassare a intervalli regolari. Gli intervalli cambiano a secondo di quanto a lungo vogliamo ricordare: se intendiamo memorizzare qualcosa e ricordarcelo tra una settimana dovremo ripassarlo tra due o tre giorni. Se impariamo qualcosa oggi e vogliamo ricordarlo tra un anno, dovremmo ripassarlo tra un mese e poi una volta al mese per un anno.
10. Allenare la forza di volontà
Se andate male in una prova o a un esame non arrabbiatevi troppo con voi stessi ed evitate l’autocommiserazione. Sembra che un atteggiamento positivo, anche verso i fallimenti, spiani la strada verso i futuri successi. L’ultimo segreto per riuscire nello studio, poi, è la forza di volontà che, secondo Roy Baumeister della Florida state university, è come un muscolo: più si esercita e più si rinforza. Sviluppare una buona dose di forza di volontà in un settore, inoltre, migliora la forza di volontà anche in tutti gli altri campi.