I rapporti tra Elon Musk e Linda Yaccarino starebbero peggiorando, sotto la spinta del proprietario di X di migliorare i risultati della piattaforma. Come si legge sul Financial Times il clima è parecchio teso tra l’amministratrice delegata e l’imprenditore sudafricano, il quale la avrebbe costretta a ridurre le proprie spese aziendali, a cominciare da quelle per i viaggi di lavoro.
Tra le conseguenze di questa situazione c’è stato il licenziamento di Joe Benarroch, head of business operations and communications, ritenuto responsabile dalla Ceo di un rilascio troppo frettoloso e poco chiaro della funzione per la pubblicazione dei contenuti per adulti sul social.
Musk riuscirà a trasformare X in una everything app?
Elon Musk, già alle prese con le difficoltà e le sfide di Tesla, è impegnato su più fronti. Acquisendo Twitter per 44 miliardi di dollari nel 2022, ha sempre voluto trasformare la piattaforma in una everything app, con cui chattare, comprare biglietti aerei ed effettuare bonifici. Stando alla Ceo Yaccarino questa nuova versione di X sarebbe quasi pronta.
Nel frattempo il Ceo di Tesla ha reintrodotto in X una figura a lui molto vicina, Steve Davis, nel 2023 tra i papabili Ceo di Twitter prima che venisse scelta Yaccarino. Già noto in The Boring Company, Davis ha giocato un ruolo importante nelle prime settimane del corso muskiano a Twitter, avviando licenziamenti, revisione delle spese e taglio drastico dei costi.
Quanti brand hanno ripreso a fare pubblicità sul social?
X ha ancora un problema con gli inserzionisti. Musk, va detto, non si è mai coperto il capo di cenere per spingerli a tornare (anzi, in passato li ha anche mandati pubblicamente a quel paese). Il 60% dei brand che aveva messo in pausa i propri investimenti in pubblicità sul social ha ripreso le attività. Nei giorni scorsi Yaccarino e Musk hanno preso parte al Cannes advertising festival proprio per convincere più aziende possibili del fatto che X sarebbe un posto sicuro per il loro business.
Introducendo gli abbonamenti come modalità per aumentare le entrare e combattere i bot, l’imprenditore sudafricano ha cambiato X. Tra le ultime novità c’è quella di Grok, l’AI politicamente scorretta che soltanto chi paga può utilizzare. A svilupparla è xAI, l’ultima startup di Musk, che ha raccolto poche settimane fa un round da 6 miliardi di dollari.