Per il momento sembra un’opzione, forse disperata per evitare il ban che tra pochi giorni rischia di subire TikTok negli Stati Uniti. Come riporta Bloomberg pare che il social di ByteDance, la Big Tech cinese, stia valutando di cedere le proprie attività americane legate a TikTok a Elon Musk, già patron di X e che tra pochi giorni entrerà nel team della Casa Bianca, dopo il giuramento di Donald Trump. Il repubblicano ha cambiato idea sul social rispetto a qualche anno fa.
Cosa sappiamo sulla vendita di TikTok a Musk?
Come riporta Reuters, un portavoce di TikTok ha parlato di «pura fiction» riferendosi alla possibile vendita delle attività americane di TikTok a Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. Nel frattempo la Corte Suprema degli Stati Uniti sembra intenzionata a non opporsi alla legge americana, approvata in maniera bipartisan e firmata da Biden nel 2024, che impone al social di ByteDance di essere venduto a un soggetto non cinese, pena la messa al bando dagli USA dal 19 gennaio prossimo. La norma è stata voluta per salvaguardare la sicurezza nazionale, dal momento che Washington teme il possibile furto di dati americani da parte di Pechino.
Musk non ha al momento ancora commentato, anche se l’ipotesi di acquisizione lascia presagire una concentrazione di potere forse senza precedenti. Già a capo di X, una social centrale nel dibattito pubblico globale, il Ceo di Tesla aumenterebbe la propria potenza mediatica in maniera esponenziale se riuscisse a mettere le mani su TikTok (negli USA). Non si tratta infatti di una vendita totale dell’azienda, ma di una cessione soltanto delle attività americane.
Elon Musk: l’acquisizione di TikTok per il bene di Tesla?
Ricordiamo poi che nel 2020, quando alla Casa Bianca era Trump a volere il ban di TikTok, si era parlato di una cordata di imprese americane, potenzialmente interessate all’acquisizione del social negli USA (c’erano Microsoft e Oracle). Ma era un altro mondo. Con Elon Musk sempre più ingombrante a Washington, l’affare potrebbe essere positivo per i suoi affari, anche in un’ottica di distensione dei rapporti con la Cina, dove Tesla ha enormi interessi.