Mark Zuckerberg ha parlato: Meta torna alle origini e dice addio al fact-checking. Per ora soltanto negli Stati Uniti. Come abbiamo scritto su StartupItalia, il Ceo ha pubblicato un Reel nelle scorse ore spiegando che d’ora in avanti i social del Gruppo non si affideranno più ai fact-checker, ossia organizzazioni terze, per verificare i contenuti e segnalare fake news. Zuckerberg ha detto che nei prossimi mesi negli USA verranno introdotti i Community Notes, sul modello di X. Si tratta di note che non vengono fatte da società terze, bensì da un gruppo di utenti/redattori che validano informazioni. In Europa intanto è già iniziato il dibattito sul destino dei fact-checker: subiranno la stessa sorte dei colleghi americani?
Il commento di Pagella Politica al nuovo corso di Meta sul fact-checking
In un’intervista all’Agi Tommaso Canetta, vicedirettore di Pagella Politica e Facta news, ha dato la propria opinione sul nuovo corso di Meta: «Ci dobbiamo aspettare il peggio. Il meccanismo di fact-checking è di per sè una garanzia che non ci sia il rischio di censura e leggere Zuckerberg che parla proprio di censura è scioccante». Lo stesso Canetta ha aggiunto che «nulla impedisce a Zuckerberg di chiudere la collaborazione che ha in molti Paesi europei e in un secondo tempo affrontare le conseguenze».
Sul Corriere della Sera viene poi pubblicato il commento di Walter Quattrociocchi, ordinario di Data Science and Complexity all’Università La Sapienza di Roma, secondo il quale la decisione di Zuckerberg «nasconde un’ammissione implicita: il fact-checking non funziona. Spesso peggiora le corse, rafforzando la polarizzazione e consolidando le echo chamber. Le piattaforme social non sono progettate per essere strumenti di informazione, ma macchine per l’intrattenimento».
Quali sono i fact-checker di Meta in Europa?
Sul sito di Meta è disponibile la mappa globale delle organizzazioni riconosciute dalla Big Tech come fact-checker. In Italia compaiono Pagella Politica diretta da Giovanni Zagni e Open di Enrico Mentana. Di seguito l’elenco di alcuni Paesi europei con le relative organizzazioni:
- Francia: 20 Minutes, AFP – HubLes, Observateurs de France 24
- Germania: AFP, Correctiv, dpa-Faktencheck
- Spagna: AFP España – Hub, AFP Catalan – Hub, EFE Verifica, Maldito Bulo, Newtral
- Portogallo: Poligrafo, Observador
- Belgio: AFP – Hub, dpa-Faktencheck, Knack
- Irlanda: TheJournal.ie
- UK: Full Fact, FactCheckNI, Logically Facts, Reuters Fact Check
- Polonia: AFP – Hub, Demagog Poland
- Grecia: AFP, Ellinika Hoaxes