L’azienda ha raccolto un round pre-seed da 2,5 milioni di euro. Lanciata nel 2022, l’app è stata tra le più scaricate in Germania
Slay è una startup tedesca fondata nel 2022 che, in pochi giorni dal lancio, ha toccato la vetta della classifica sullo store Apple come app più scaricata in Germania nella propria categoria. Di cosa si tratta? Loro si definiscono “un social network positivo per i teenager”. Non è la prima volta che nuove iniziative del settore puntano a combattere il clima di odio e violenza che spesso si respira nei feed, anche dei giovanissimi. Ovviamente la questione non si risolve con una tecnologia, ma con un lungo lavoro culturale e di educazione che deve partire dalle famiglie, coinvolgendo scuola e società. Detto questo, Slay ha convinto diversi investitori a finanziare il proprio social dei “complimenti”, chiudendo un round pre-seed da 2,5 milioni di euro. A guidare l’operazione è stata Accel e tra gli investitori si scoprono nomi noti come il calciatore Mario Götze e Alex Pall, dj del gruppo The Chainsmokers.
Al momento l’app non è disponibile in italiano e la startup starebbe cercando di atterrare sul mercato UK dopo il successo in patria. Una volta scaricata, la piattaforma chiede all’utente di rispondere a 12 domande riguardo ad altri utenti, esprimendo un parere positivo, ad esempio, su quali tra i compagni di classe o altri iscritti sia il più carino o carina. I complimenti sono anonimi e il ricevente non potrà che sorridere di fronte a endorsement simili. Non è scontato tuttavia che sulla piattaforma non si inneschino i meccanismi social a cui siamo abituati.
Il termine inglese slay significa “uccidere”. In realtà, nella sezione FAQ del sito, la startup spiega di aver scelto una parola gergale giovanile che indica “quando qualcuno sembra sicuro di sé, si comporta in modo sicuro o realizza qualcosa di spettacolare: vogliamo mettere in evidenza gli attributi positivi e far sentire tutti speciali”. In italiano lo riassumeremmo dicendo che quella persona spacca. A ispirare uno dei tre founder Fabian Kamberi (gli altri due sono Jannis Ringwald e Stefan Quernhorst) a ideare e sviluppare un social simile è stata l’esperienza vissuta online dai fratelli più piccoli durante la pandemia. Il tema della salute mentale, come insegnano storie di successo anche italiano, sarà sempre più centrale in futuro.