In attesa del 18 maggio – vi siete già registrati per partecipare all’evento di Cagliari? – siamo tornati dalla startup vincitrice della scorsa edizione
«Ho raccontato l’idea a un amico durante una partita a calcetto. Che ne dici di un’app che premia le persone quando decidono di prendersi cura di sè?». Andrea Severino, Ceo e Founder di Healthy Virtuoso, è un ragazzo che ama correre. «Ho giocato a hockey e a calcio. Ora i 5 km di corsa mi aiutano tantissimo». A tre anni dallo scoppio della pandemia il tema della salute resta ancora prioritario. «Una cosa che mi ha sempre impressionato è il fatto che tanti si concentrano sulla cura. Ma se investi 1 milione di euro in prevenzione ne risparmi 3 in assistenza». La sua startup è stata la vincitrice dell’ultima edizione di SIOS a Cagliari, nel 2022, aggiudicandosi il titolo di Startup sarda dell’anno. A poco più di un mese da SIOS23 Sardinia insieme a INNOIS e Fondazione di Sardegna (segnate in agenda: giovedì 18 maggio al Sa Manifattura di Cagliari), torniamo da loro per fare un punto sui risultati e sulla storia di persone che hanno deciso di concentrarsi sul benessere altrui.
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Prevenire è meglio che curare
Prima di Healthy Virtuoso Andrea Severino ha fatto esperienza in diversi settori dell’innovazione, conoscendo la sua prima startup per cui ha lavorato a Londra. «Dopo il diploma a 18 anni a Cagliari ho preso un biglietto di sola andata per l’Inghilterra. Ho trovato lavoro il primo giorno, come cameriere. E dal momento che avrei dovuto aspettare alcuni mesi prima dell’esito dell’application all’università, mi sono dato da fare». Poi, come spesso accade, i piani vengono stravolti. «Mi sono candidato per una posizione aperta in Betclic, società di gambling online. All’epoca era una startup da 70 persone, che sarebbe poi arrivata a oltre 1000 dipendenti. Mi occupavo di marketing digitale».
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In seguito ha lavorato in Antevenio come manager della divisione UK dell’azienda. L’esperienza nel settore consumer gli ha poi aperto le porte di Filo diretto Assicurazione, che lo ha chiamato nel 2015 per occuparsi di un progetto di telemedicina. «Abbiamo lanciato DOC24, app che permette alle persone di videochiamare un medico. Sono stati 3 anni bellissimi che mi hanno permesso di studiare il mondo sanitario». Periodo fondamentale che lo ha aiutato a ragionare su un servizio che si occupasse non tanto del bisogno delle persone quando hanno un problema, ma delle persone che vogliono stare bene.
Come funziona Healthy Virtuoso
Nasce così Healthy Virtuoso, startup che finora ha raccolto circa 1,4 milioni di euro, con una partecipazione anche da parte di CDP Venture Capital. L’app è aperta sia a utenti sia alle aziende che in ottica ESG vogliono occuparsi del benessere dei propri dipendenti e collaboratori, incentivandoli a prendere parte a sfide di vario tipo. Corsa, camminata, pedalata: tutto quello che è esercizio fisico rientra in un’attività non competitiva che sblocca premi e non solo. C’è anche spazio per la beneficienza. «Non una semplice donazione, ma una donazione collegata al benessere delle persone».
Al momento Healthy Virtuoso ha avviato collaborazioni con un centinaio di organizzazioni e tra le aziende compaiono Autostrade per l’Italia, American Express, Whirlpool, Intesa Sanpaolo, Ceva Logistics e Schneider Electrics. Risultato frutto del pivot attuato subito dopo lo scoppio della pandemia. Così sono nate le competizioni digitali tra dipendenti. Tra i casi di successo che ci ha segnalato la startup c’è quello con Autostrade per l’Italia: in poche settimane ha coinvolto più di 1000 dipendenti di tutta Italia, ottenendo dopo venti giorni un miglioramento medio superiore al 95% delle abitudini quotidiane, come ad esempio i passi fatti durante la giornata.
La sedentarietà delle persone è uno dei problemi e fattori di rischio a cui possono seguire problemi di salute ben più gravi. Con la gamification e la possibilità di utilizzare il proprio smartphone per conteggiare le proprie attività, le persone si sentono parte di una community. «Prima di tutto bisogna incentivare la prevenzione: si chiamano meccanismi di spinta leggera e sono tecniche di psicologia comportamentale», spiega Severino. In base ai dati che ci ha fornito l’azienda oltre il 55% dei dipendenti dichiara di sentirsi meglio da quando ha aderito al programma e più del 60% di aver migliorato le proprie abitudini quotidiane.
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«A distanza di un anno dalla vittoria a SIOS22 abbiamo circa 180mila persone registrate. E stiamo crescendo nel fatturato: quello del primo trimestre 2023 ha sorpassato l’intero fatturato dell’anno precedente». Dandovi appuntamento a SIOS23 Sardinia il 18 maggio, abbiamo chiesto a Severino che cosa ha significato quella vittoria. «SIOS è arrivato in un momento in cui stavamo cercando di stabilizzarci. Molto interessante, ci ha dato un’ottima visibilità. Una gratificazione che ci ha spinto a fare ancora meglio».