A partire dal 30 dicembre, entrano in vigore le nuove tariffe (e i relativi nomenclatori) per la specialistica e la protesica, dopo 28 anni da cui non venivano più aggiornati. Dalla procreazione medicalmente assistita alla consulenza genica, dall’adroterapia all’enteroscopia con microcamera ingeribile fino alla radioterapia stereotassica. E poi, apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando, arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo. L’aggiornamento ha riguardato oltre 3mila prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica dopo un percorso travagliato durato quasi un decennio.
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A quanto ammontano le nuove tariffe?
L’impatto complessivo della proposta tariffaria è di 502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e di 47,6 milioni per la protesica, per un totale di 549,9 milioni di euro. In totale, si parla di un impatto di circa 150 milioni rispetto alla versione approvata nel 2023. Nell’assistenza specialistica ambulatoriale sono state introdotte anche alcune prestazioni diagnostiche e terapeutiche avanzate, prima sperimentali, che ora possono essere erogate in ambito ambulatoriale, come alcuni tipi di radioterapia e terapie biologiche innovative. Per quanto riguarda le prestazioni per la cataratta e oculistica, sono state modificate le tariffe per alcune procedure legate alla cataratta e altre prestazioni oculistiche per le quali è prevista un’integrazione tariffaria per coprire la valutazione anestesiologica. In tema di procreazione medicalmente assistita, per quanto riguarda le prestazioni principali, sono state adottate le tariffe applicate dalla Regione Emilia-Romagna che comprendono la remunerazione di tutti i cicli del percorso delle coppie assistite, tenendo anche in considerazione l’inclusione del reperimento dei gameti e il relativo monitoraggio, prevedendo una necessaria integrazione tariffaria alla luce anche delle indicazioni fornite dal tavolo tecnico sulla PMA del 28 marzo 2022, su agoaspirazione dei follicoli, fecondazione in vitro con o senza ICSI (omologa), trasferimento embrioni.
Il nuovo nomenclatore amplia e aggiorna anche l’elenco delle ortesi e protesi per arti superiori e inferiori, inclusi ausili per la mobilità e calzature ortopediche. Le nuove tariffe sono state calcolate in base al costo di produzione, per una copertura completa che si rivolge a numerosi dispositivi prima non inclusi o solo parzialmente finanziati.
L’impatto complessivo della proposta tariffaria risulta pari a 502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e a 47,6 milioni di euro per la protesica, per un totale di 549,9 milioni di euro. Un impatto di circa 150 milioni rispetto alla versione approvata nel 2023.