La ricetta bianca cartacea, utilizzata dagli italiani per acquistare farmaci a pagamento, sarà eliminata a partire dal prossimo anno per essere disponibile soltanto in formato digitale. La novità è stata inserita nella legge di Bilancio 2024, all’articolo 57, che prevede che le prescrizioni per i medicinali di fascia C — quelli a carico del cittadino — diventino totalmente digitali, così come già avviene per la “ricetta rossa” destinata ai farmaci coperti dal Sistema Sanitario Nazionale. Ma il sistema informatico ha già riscontrato qualche problema e causato disservizi.
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Quali problemi ci sono con il sistema?
L’obiettivo della riforma è quello di potenziare il monitoraggio delle prescrizioni e garantire la completa alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, centralizzando e rendendo più accessibili i dati delle prescrizioni. Questa transizione alla prescrizione digitale è, però, oggetto di malfunzionamenti del sistema. In particolare, il 4, 5 e 6 novembre si sono verificati blocchi di un’ora o due, replicando problemi che già si erano verificati a ottobre. Perciò i medici hanno fatto retromarcia e sono tornati alla vecchia ricetta cartacea. Ma non è soltanto questo il problema della prescrizione esclusivamente digitale.
I dottori lamentano anche il fatto che il sistema informatico non sia pronto a reggere un carico esclusivamente digitale e che un’altra problematica che sussiste sia legata al digital divide: le persone più anziane saprebbero come visionare le ricette elettroniche? Inoltre, i problemi che già si sono verificati hanno interessato: il sistema informatico delle farmacie, che non vedeva la ricetta dematerializzata caricata dal medico sul Fascicolo Sanitario del paziente e il fatto che lo stesso medico non riuscisse a caricare la ricetta dematerializzata sul Fascicolo Sanitario.
Ricette anche su WhatsApp
I medici potranno inviare la prescrizione direttamente ai pazienti via email o WhatsApp, facilitando la prosecuzione delle terapie senza la necessità di recarsi in ambulatorio per ottenere la ricetta cartacea. La novità segnerà un passo ulteriore anche per il monitoraggio delle abitudini di prescrizione dei singoli medici, grazie a una raccolta dati più precisa, che permetterà di valutare il numero di ricette emesse da ciascun professionista. Gli specialisti, così come i medici di famiglia, saranno obbligati a utilizzare il sistema informatico o, eventualmente, un’applicazione per generare queste nuove prescrizioni digitali, ma questo nuovo sistema sarà davvero efficiente?