A poche ore dal trionfo di Starship nello spazio, si apre la 75esima edizione del Congresso Astronautico Internazionale di Milano, in programma fino al 18 ottobre. Tra i temi al centro di questa edizione: l’esplorazione lunare, la crescente coalizione di Paesi della NASA per il programma lunare Artemis, la pressante necessità dell’Europa di avere un accesso più sovrano allo spazio. Mentre la rivalità geopolitica alimenta una nuova corsa globale nell’orbita terrestre e sulla Luna, il forte coinvolgimento del settore privato cerca di tenere il passo della dominante SpaceX di Elon Musk.
Leggi anche: Nvidia, perché i suoi processori Blackwell non possono più essere acquistati? Ci saranno problemi per l’AI?
Chi ci sarà quest’anno al Congresso?
Dal 1950, anno di partenza del primo Congresso Astronautico Internazionale come sede in cui scienziati, ingegneri, aziende e leader politici delle nazioni spaziali discutono di cooperazione, quest’anno ci saranno gli Stati Uniti e la Cina mentre l’agenzia spaziale russa Roscosmos, potenza storica isolata dall’Occidente dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022, non sarà presente. Tuttavia, quasi tutti i 77 Paesi membri della Federazione Astronautica Internazionale (IAF), l’organizzazione no-profit che organizza l’IAC, si sono presentati per i colloqui. Il presidente dell’IAF, Clay Mowry, ha dichiarato che sono stati presentati 7.197 abstract tecnici per questo Congresso, e che il 37% delle relazioni sarà presentato da studenti e giovani professionisti. «Questo è il momento più eccitante per lo spazio dai tempi dell’Apollo negli anni ’60″», ha dichiarato al media Reuters.
I progetti della NASA
La NASA, che sta investendo miliardi di dollari nel suo programma lunare di punta Artemis, ha voluto mantenere una presenza nell’orbita bassa della Terra per competere con la stazione spaziale cinese Tiangong, che ha ospitato astronauti cinesi per tre anni. Gli Stati Uniti e la Cina sono anche in corsa per far atterrare in questo decennio i primi esseri umani sulla Luna dall’ultima missione. Lo fanno appoggiandosi ad alcune aziende private per i loro programmi lunari. L’IAC arriva mentre il Parlamento italiano sta per approvare il primo quadro legislativo del Paese per l’industria spaziale, che stabilisce anche regole e responsabilità per gli investimenti privati nel settore. Proprio l’Italia, tra i principali contributori dell’Agenzia spaziale europea, ha recentemente promesso 7,3 miliardi di euro (7,98 miliardi di dollari) entro il 2026 per progetti nazionali ed europei.