Meno di un anno fa la quotazione in Borsa a 93 miliardi di dollari
Al momento, di modelli R1T, i SUV elettrici della scaleup Rivian, ne circolano soltanto due. Sono quelli consegnati al Ceo dell’azienda, RJ Scaringe, e alla CFO Claire McDonald. Per gli altri bisognerà ancora aspettare. Secondo quanto riportato da Auto Evolution, diversi clienti che avevano effettuato il pre ordine del veicolo (costo: oltre 72mila dollari) hanno ricevuto una mail in cui venivano informati che il loro mezzo arriverà alla fine dell’estate o, addirittura, a dicembre. Le ragioni di questo ritardo sono evidentemente legate alla crisi della supply chain e alle enormi difficoltà che pure il settore automotive sta riscontrando nel reperire materiali e hardware. Ma non è la prima volta che Rivian manca le consegne.
Per Rivian le cose sono molto cambiate in meno di un anno. Nel novembre 2021 la società si è quotata con una capitalizzazione da 93 miliardi di dollari attirando l’attenzione della stampa internazionale. La cifra, per inquadrare l’hype generato attorno a un potenziale competitor di Tesla, era superiore al valore di mercato di giganti del settore come GM e Ford. Poco dopo l’IPO, un’azione Rivian valeva quasi 130 dollari. Oggi il titolo, dopo mesi di correzione, è crollato e ne vale meno di 30.
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Sono anni che vi raccontiamo il percorso di Rivian su StartupItalia, soprattutto alla luce di investitori di rilievo che continuano a crederci. Tra questi citiamo Amazon, che da tempo ha ordinato alla società diverse migliaia di van elettrici da introdurre nella propria flotta di consegne; ma c’è anche Ford, impegnata sul fronte della guida autonoma con la startup Cruise, e che di recente ha venduto parte delle proprie azioni Rivian (continua a esserne il quarto azionista, con oltre il 10% delle quote). In un momento complesso per tutta l’economia e le Borse, è senz’altro prematuro qualsiasi giudizio definitivo su un’azienda come Rivian.