Pubblicato subito dopo l’annuncio della ricandidatura del presidente Joe Biden per un secondo mandato alla Casa Bianca
Gli americani sono maestri negli spot elettorali. A giudicare da quanto successo poco dopo l’annuncio della ricandidatura del presidente USA Joe Biden per un secondo mandato alla Casa Bianca lo potrebbero diventare anche con l’intelligenza artificiale utilizzata nei video per supportare la causa dei propri candidati e candidate. Nelle scorse ore è circolato un filmato pubblicato sul profilo YouTube del GOP (il Gran Old Party, così sono chiamati i Repubblicani d’Oltreoceano) fatto interamente con immagini elaborate dall’intelligenza artificiale. Dunque, in altre parole, finte, inventate dall’AI. In 30 secondi gli oppositori di Biden – che devono ancora trovare chi li rappresenterà nella prossima corsa elettorale – si chiedono che cosa succederebbe se «il presidente più debole che abbiamo mai avuto venisse rieletto».
Segue una serie di immagini (torniamo a ripetere finte) in cui si mette in scena un futuro di crisi per gli Stati Uniti, tra il collasso delle banche, l’emergenza immigrazione e lo scoppio della criminalità interna. In alto a sinistra, piccolina, svetta la scritta “Built entirely with AI imagery”. Il filmato si chiude con lo slogan Beat Biden. Da diversi mesi il dibattito nel panorama tech ruota attorno alle potenzialità e ai rischi dell’impiego di intelligenza artificiale. Prima della fine del 2023 la campagna elettorale statunitense entrerà nel vivo ed è possibile che il partito Repubblicano punti a replicare questo schema.
NIGHTMARE: What if Joe Biden, the weakest president we’ve ever had, is re-elected? pic.twitter.com/b5HvY9GEr0
— GOP (@GOP) April 25, 2023
Come in passato, quando immagini deepfake hanno mostrato quanto possano essere verosimili voci, immagini e volti di persone al quale l’AI è in grado di far dire qualsiasi cosa, sarebbe sbagliato minimizzare i rischi. Che cosa faranno i social e le piattaforme di fronte a questa evenienza? Il Twitter di Elon Musk punta a diventare una piazza digitale votata al free speech, senza censura. Ma l’AI utilizzata per mettere in scena situazioni mai esistite corre il rischio di inquinare il dibattito, infiammandolo soprattutto sui social. Secondo quanto si legge sulla stampa di settore per realizzare questo spot anti Biden con l’AI i Repubblicani non avrebbero utilizzato DALL-E 2 o Midjourney, bensì Stable Diffusion.